Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) L\'autrice ha un grande talento nel disegnare i paesaggi e le ambientazioni, molto particolareggiate e piene di dettagli. Le trame sono banali. Non ho avuto particolari ricordi. Io non lo consiglierei a nessuno per ora, forse alle ragazzine adolescenti che ricercano un amore stereotipato e fintamente impossibile. Niente mi ha colpito, il testo è molto lineare. Ho letto molto sui vampiri, ma mi rifiuto di paragonare qualcosa.
Lo stile è molto pulito e chiaro, cosa che di questo tempo è sempre più difficile da riscontrare.
La classica storiella adolescenziale del vampiro che s\'innamora della solita introversa e speciale ragazza, ma il loro amore è proibito ed è ostacolato dalle loro nature, ma alla fine l\'amore trionfa su tutto e bla, bla, bla.
Storia che in questo periodo va molto di moda a quanto vedo in giro, ma che io trovo solo trita e ritrita e riritrita.
I personaggi sono stereotipati, non c\'è qualcosa che veramente li faccia riconoscere o me li faccia saltare alla mente per la loro unicità. Sono delle comparse, certo, ma questo secondo me non basta. Serve qualcosa di reale in questi personaggi! Qualcosa che li porti fuori dai soliti stereotipi, qualcosa che li renda unici! Anche le comparse sono stereotipate e con una caratterizzazione uguale a mille e mille altre!
Anche l\'idea stessa del vampiro è abbastanza distorta a volte.
In alcuni punti è veramente ben tratteggiata la sofferenza dei non-morti, in altri l\'immagine del vero vampiro è completamente demolita.
Il vampiro è un cacciatore, è un demone, è preda degli istinti nonostante tutto l\'autocontrollo che può cercare di avere per non far male alle persone, ma sta di fatto che il vampiro romantico (penso sia questo quello che cerca di raccontare nelle sue storie l\'autrice) che ha iniziato a diffondersi nel 1800 era pur sempre un essere preda degli istinti e delle più forti emozioni negative umane, simbolo della lussuria (in molti testi i vampiri non succhiavano solo il sangue ma, anzi, rubavano soprattutto la vita compiendo un atto del tutto sessuale con le vittime), del desiderio e dell\'ambito più oscuro e mostruoso dell\'animo umano.
Partendo da questi presupposti se si vuole rimanere FEDELI all\'ideale del vampiro che si è creato in più 600 anni di storia e se si vuole evitare che Bram Stoker e altri valenti autori si rivoltino nella tomba bisogna essere consapevoli che un vampiro non si innamora così facilmente. Anzi.
Sono dell\'opinione che l\'immagine del vampiro in questi anni venga completamente stravolta e ridicolizzata, rendendoli dei fighissimi tenebrosi con un grande cuore, buttando nel cesso (scusate i termini) più di 600 anni di cultura europea.
Volevo passare poi alle due protagoniste femminili.
Se Agnese l\'ho apprezzata per la sua semplicità e per quel poco che si sa su di lei, Rosa secondo me è proprio un personaggio toppato.
Incarna tutti gli stereotipi della protagonista di un racconto fantastico simil-noir.
E\' impaurita ma alla fine è coraggiosa.
E\' semplice ma è speciale.
Non è molto bella ma già due uomini dopo poco le vanno dietro.
E mi fermo qui.
E scusate tanto ma a me un personaggio del genere che, in fin dei conti, non ha difetti mi sta proprio in gola.
Yuji Sujaku Seiryu
voto: Molto scarso