Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Ho apprezzato molto lo stile di scrittura capace di trasmettere emozioni e di rappresentare al meglio le situazioni tanto umoristiche quanto commoventi. Esso ha reso una storia del tutto ordinaria piuttosto coinvolgente. Nonostante gli ostacoli che incontra il protagonista siano diversi da quelli in cui solitamente mi imbatto io, ho trovato interessante la sua grande paura dei cambiamenti in cui mi sono riconosciuta. La figura estremamente semplice del padre legato alle tradizioni, con formaggio, pane e vino in valigia è risultata molto toccante. Spesso ho trovato le vicende lontane dal mio punto di vista di quattordicenne e frequentemente mi sono trovata in disaccordo con il protagonista, ad esempio nelle sue riflessioni sulla linea della moglie invece di pensare ad aiutarla. Nonostante ciò lo stile mi ha pienamente soddisfatto, tanto da far passare in secondo piano anche questi aspetti. Purtroppo non mi è venuta in mente nessuna canzone in particolare, ma sarebbe adatta qualsiasi musica che sia in alcune parti dolce e in altre frenetica, commovente ma frizzante. Lo consiglio a chiunque abbia paura dei cambiamenti perchè capisca che se affrontati passo per passo, spesso sono positivi. Credo che sia adatto inoltre a chi vuole capire, perlomeno in parte, come ci si sente a diventare genitori. A mio parere anche John si battezzerà e sposerà Joyce. I due saranno genitori di altri bambini e tra gioie e difficoltà cresceranno con loro. Vivranno nella loro casa disinfestata dalle termiti, ma andranno spesso a trovare i nonni che adoreranno pazzamente i loro nipoti, maschi o femmine che siano. Questo libro mi ha ricordato il film “Il padre della sposa” (Usa 1991 con Steve Martin). Lì la situazione è diversa perchè il padre è in ansia per il matrimonio della figlia e non per la sua nascita: tuttavia è presente la stessa forte paura dei cambiamenti e la grande di mescolanza di scene commoventi ed umoristiche.
Sorprendente quanto l’arrivo di una nuova vita possa cambiare le persone che si preparano ad accoglierla: ciò porta addirittura Joyce ad un ritorno alla religione. Le mie scene preferite sono quelle finali perchè le più cariche di emozioni e di umorismo: dai padri fuori dalla sala parto visti con gli occhi del protagonista, ai suoi pensieri confusi, fino alla grande gioia dell’arrivo del bambino.
*kia*
voto: Bello