Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Ho apprezzato la capacità dell'autrice di produrre descrizioni dei luoghi in cui è ambientato il racconto in modo conciso, esauriente e colorito. Esse risultano, come in pochi libri che ho letto, scorrevoli e piacevoli e non interrompono il filo fra le scene d'azione e di tensione. Non ho gradito le sequenze riflessive, spesso prolisse e piene di interminabili, inutili ed esageratamente enfatizzati monologhi. Sceglierei un brano dal tono lugubre, sinistro e misterioso, che sottolinei il tema della morte e il passaggio -in entrambe le direzioni- fra essa e la vita: "La danse macabre" di Camille Saint Saens, un noto poema sinfonico che ha la vita oltre la morte come argomento-chiave. Lo consiglio a un lettore sappia apprezzare anche lo stile di un libro, oltre al mero contenuto; un lettore paziente ma sempre pronto al colpo di scena. "Stranissima cosa è la coscienza! Quando si è impadronita della mente, si abbarbica ad essa come un lichene sulla roccia." Mi è ovviamente venuto in mente "Frankestein Junior", un'esilarante ed originalissima parodia del libro di Mary Shelley, la versione più famosa di questo racconto.
In generale, mi ha soddisfatto lo stile narrativo dell'autrice, di una qualità tipica della prima metà del XIX secolo, un'età dell'oro della narrazione,
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voto: Molto bello