Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Innanzitutto bisogna dire che “Morte Malinconica Del Bambino Ostrica” è un libro un po’ particolare; si tratta infatti di una raccolta di poesie, ciascuna delle quali è abbinata ad una o più immagini. Questo libro infatti mi è piaciuto in primo luogo proprio per la sua originalità; è infatti diverso da tutti quelli che ho letto sino ad ora. Inoltre, nonostante la sua brevità, è riuscito a trasmettermi forti emozioni ed anche a farmi riflettere. Ed a farmi riflettere è stato in particolare quello che è il tema più profondo del libro. Le varie poesie, infatti, pur non essendo apparentemente legate le une alle altre, trattano tutte un unico argomento, molto triste. I protagonisti delle varie poesie sono infatti dei bambini, o meglio, delle piccole creature che appaiono per niente normali e che presentano al contrario delle evidenti stranezze; sono ad esempio “fatti” di spazzatura, di stoffa e spilli, oppure hanno molti occhi, o la testa a forma di melone, oppure hanno atteggiamenti anomali, …. Di questo libro ho apprezzato l’originalità ma, come voto finale, non darò il voto massimo, perché comunque presenta un genere macabro, che non amo particolarmente. Come colonna sonora di questo libro proporrei, pensando a tutti i bambini protagonisti delle poesie, la dolce “ninna nanna” di un carillon. Consiglierei questo libro a ragazzi della mia età poiché si tratta di un libro breve, ma tutt’altro che banale, come potrebbe sembrare inizialmente: è infatti molto profondo e in grado di trasmettere forti emozioni. ….queste piccole creature animate salgono su una fantastica “arca di Noè” e iniziano un lungo viaggio nello spazio alla ricerca di un pianeta dove poter gettare l’ancora e trovare la pace. Mi viene mente al proposito il film “Edward mani di forbice”, che ha per protagonista un personaggio che sembra tratto dalle pagine di questo libro.
In realtà alcuni non sono neanche dei veri bambini, ma cose animate: troviamo un bambino robot , un bambino cozza, un bambino mummia,….Ma la cosa più triste e che risalta maggiormente è il fatto che questi bambini vengono rifiutati da tutti: non solo dai loro coetanei, ma addirittura dai loro stessi genitori. Questi ultimi, non accettando la diversità dei loro figli, in quasi tutti i casi finiscono per allontanarli da loro e talvolta li uccidono. L’esempio che mi è rimasto più impresso è sicuramente quello del “bambino ostrica”, che viene mangiato, inghiottito, dal padre.
Quindi, in realtà, dietro queste poesie apparentemente banali, composte in rima e piuttosto brevi, si nasconde una riflessione molto più profonda, che affronta una problematica tanto terribile quanto reale. Molto spesso, infatti, i bambini che presentano delle diversità, che hanno dei problemi, vengono rifiutati non solo dagli altri bambini, ma anche dagli adulti o addirittura dalle loro stesse famiglie, rimanendo così disperatamente soli. Questa triste realtà ci porta a riflettere sul fatto che dovremmo apprezzare maggiormente tutte quelle cose che ci sembrano così scontate solo perché ci appartengono, ma che in realtà non lo sono affatto, come ad esempio la salute, la famiglia e gli amici.
Dobbiamo inoltre riflettere molto su ciò che si nasconde veramente dietro quella che noi chiamiamo “normalità” e sulla diffidenza con la quale spesso allontaniamo, anziché avvicinarle e aiutarle, le persone “diverse”. Molto spesso ci si ferma all’aspetto fisico di una persona per definirla “normale” o “non normale”, senza soffermarsi su ciò che possiede “dentro” e che è in grado di comunicarci attraverso i sentimenti.
La poesia a mio parere più significativa è l’ultima, “Il bambino Ostrica va in giro”. E’ una poesia molto breve, ma che riassume tutto il contenuto del libro: “Per Halloween il bambino Ostrica decise di travestirsi da umano”. Secondo me è proprio in queste parole che è racchiuso il messaggio dell’autore.
Giuggi
voto: Discreto