Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Devo dire che finora dei tre libri di Xanadu che ho letto, questo è decisamente il migliore dal mio punto di vista. Il libro infatti, è sì lungo, ma se ti ci "immergi"dentro, se ti immedesimi nei personaggi, la voglia di leggerlo è così tanta che finisci per terminarlo in poco tempo. Oltre alla storia in sè, il testo ci presenta numerosi argomenti che così come facevano polemica e scandalo alla fine degli anni '50, nei quali è ambientato il libro,seppur in minor dimensione fanno discutere anche oggi. Emerge infatti il razzismo nei confronti delle persone di colore, il tema dell'omosessualità, la violenza in famiglia e i problemi adolescenziali. Ed il bello è che tutto ciò viene presentato al lettore attraverso gli occhi di un ragazzino di tredici anni, Stanley, che entrando a conoscenza con i reali problemi della vita, capisce che le cose al mondo non sempre vanno come dovrebbero e credo che lo"svegliarsi" da questa piacevole illusione accada a molte persone. "Nella mia beata ignoranza, ero convinto che al mondo tutto andasse bene". Forse alcuni punti della narrazione erano troppo dilungati così da risultare a volte un po' noiosi, ma nulla di rilevante secondo me. Credo che l'ideale sarebbe una canzone di Elvis Presley capace di entrare al meglio nel clima degli anni '50. Ed infatti alla fine del primo capitolo si fa proprio riferimento a questo cantante. Lo consiglio a tutte le persone a cui piace veramente leggere, non storielle qualsiasi ma dei bei romanzi come questo capace di trasmettere ai lettori messaggi importanti. Sta' a sentire. la vita non è giusta, e non è che tutto quanto deve tornare a posto come i pezzi di un puzzle. Certe cose sono così e basta, e non c'è niente da spiegare. Puoi venirtene fuori con un sacco di se e di ma, e qualche volta puoi anche scoprire la verità. Ma molte cose che succedono non hanno proprio senso, e non combaciano mai. Capito? Collegherei alla Sottile Linea Scura tutti i libri belli che ho li letto ambientati negli anni '50 e '60 e ai libri con protagonisti ragazzini della mia età che imparano a veder ciò che li circonda con occhi nuovi come in questo caso.
Ho apprezzato anche lo stile del narratore che con il suo modo di raccontare inserisce il lettore in un mondo "nuovo".
Ran96
voto: Va nella biblioteca ideale