Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Di questo libro ho apprezzato moltissimo il linguaggio chiaro e forbito dell’autrice: Mary Shelley, infatti, descrive perfettamente i luoghi e i sentimenti dei personaggi utilizzando parole coerenti e precise. Questo libro inoltre spiazza il lettore perché è completamente differente dalle riduzioni cinematografiche horror degli ultimi decenni. Il libro tratta temi come la vendetta, la ricchezza, la generosità, la vita e la remota possibilità di poter ridare la vita ai cadaveri. Inoltre il romanzo ha pochi momenti noiosi. E’ avvincente e mi ha incuriosito fino all’ultima pagina. Il romanzo ha pochi difetti: l’unico rilevante secondo me è il lungo racconto del mostro riguardo alla sua sfortunata amicizia con la famiglia De Lacey, perché allunga il romanzo di tre capitoli senza aggiungere qualcosa di veramente importante. La musica che metterei come colonna sonora è una musica dolce e rilassante durante i periodi felici del protagonista, Victor Frankenstein, e una musica sinistra e grave per i periodi disperati e di sconforto di Frankenstein. Un brano può essere “Pas de quatre – il lago dei cigni” di Ciajkovski e “La sagra della primavera” di Stravinskji. Consiglio questo libro a tutti i lettori perché è una storia avvincente e particolare. Inoltre è un ottimo libro per migliorare il proprio italiano. Dopo l’ultima pagina, il comandante di una nave rompighiacci inglese Walton, colui che ha ascoltato la storia di Frankenstein e l’ha riassunta in un testo, raggiunge l’Inghilterra dove pubblicherà il romanzo. Secondo me Mary Shelley si è identificata con il personaggio di Walton perché al ritorno in patria lei pubblicherà il romanzo che tratta la storia di Frankenstein. Rappresenterei questo romanzo con l’immagine di Victor Frankenstein al lavoro circondato da tanti strani strumenti chimici e con il mostro che lo spia di nascosto.
Krum
voto: Va nella biblioteca ideale