Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Mi è piaciuta la trama del racconto e i vari argomenti ad essa collegati come ad esempio la situazione politica e la condizione sociale della popolazione afroamericana e di come erano considerate le varie diversità nel dopo guerra. In questo libro non c'è molto che non mi è piaciuto, ma se devo trovargli un difetto è l'eccessivo sovrapporsi di avvenimenti che costringono il lettore ad una attenzione particolare per non perdere il filo del racconto. Come colonna sonora metterei della musica blues così da richiamare la tipologia di musica utilizzata dagli afroamericani per denunciare la loro condizione. Consiglio questo libro alle persone che amano tuffarsi completamente nei ritmi ricchi di suspance e mistero dei gialli o a quelle persone che ancora oggi commettono gli stessi errori di discriminazione denunciati nel testo. Tutto deve combaciare come un puzzle. Un pezzo qua, un pezzo là. Certe cose ti sembrano dei pezzi che possono andar bene, ma poi scopri che non è vero, così le devi buttare. Ma non vanno buttate troppo lontano. Certe volte devi tornare indietro e guardare meglio. Il più delle volte, queste faccende si risolvono solo a darsi da fare. Un frammento qui, un altro lì. Pensaci. Vuoi scolpire una statua, cominci con un blocco di pietra. A forza di frammenti, finisce che hai tolto abbastanza pietra dal blocco da farlo diventare una statua. Freedom Writers film uscito nel 2007.
Un personaggio che ho apprezzato molto è stata la madre del ragazzino perché è un esempio della poca gente che a quell'epoca riusciva a pensare con la propria testa e a non farsi corrompere dalla società. Mi è piaciuto anche come il personaggio del padre sia mutato nel corso del racconto passando da una condizione di pregiudizio imposto dal conformismo della società in cui viveva al far prevalere le proprie convinzioni e i propri sentimenti.
Il modo di scrivere, a mio parere, è molto coinvolgente e nei dialoghi rispecchia i limiti del linguaggio utilizzati all'epoca nella lingua parlata.
Martina
voto: Molto bello