Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Generalmente non mi piacciono molto le storie fantascientifiche, ma questa l’ho apprezzata perché è molto spiritosa e divertente. La cosa più divertente soprattutto penso sia stata la fervida immaginazione di Douglas Adams, l’autore del libro, nell’inventare tutti i vari alieni che i terrestri incontrano nello spazio. Non mi è piaciuto per niente il finale, non sembrava la fine di una storia, è come se fosse finito a metà. Non penso avesse molto senso. Come colonna sonora per “Guida Galattica per Autostoppisti” io consiglierei una canzone tranquilla, ma con forti accordi nei momenti in cui succedono scene di azione durante la trama del libro. Una canzone simile potrebbe essere “Magic Moments” di Perry Como. Consiglio questo libro a un genere di persona a cui piacciono le storie fantascientifiche e a cui piace divertirsi e immedesimarsi in storie inverosimili. Io penso che dopo l’ultima pagina Arthur Dent, Ford Perfect, Zaphod Beeblebrox e Tricia “Trillian” McMillian continuino a sfuggire dalla polizia spaziale navigando sul Cuore D’Oro e intraprendendo nuove avventure, scoprendo nuovi pianeti e conoscendo nuovi alieni. L’unico film che potrei associare a questo libro è proprio il film che ne è stato tratto: “Guida Galattica per Autostoppisti”.
La parte che più mi è piaciuta sono state le descrizioni. Sono tutte precise e comprensibili. Ad esempio quella della Terra2 e quelle dei personaggi.
Non ho apprezzato a volte neanche la lentezza della storia: è molto divertente, ma ogni tanto passavano pagine prima che succedesse qualcosa.
Ariel
voto: Bello