Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Innanzitutto ho apprezzato moltissimo la storia, che é molto originale e diversa dagli altri libri di fantascienza che ho letto, infatti la trama invece di essere fantastica appare quasi verosimile. Mi ha fatto anche piacere il frequente cambiamento di punto di vista che spesso passava da Newton a Bryce, e viceversa,che permette una libera interpretazione dei pensieri del personaggio dandone però una delineazione sufficientemente definita. La scrittura semplice e scorrevole crea una particolare suspance e i capitoli si concludono in momenti particolarmente salienti, aumentando la voglia di leggere del lettore. Anche se non permette l'identificazione nel protagonista, il libro per molti versi offre la possibilità di riflettere su come ci si potrebbe comportare nei panni di Newton, nella difficile situazione di unico in grado di poter salvare la propria popolazione. Nel modo più assoluto, la fine del racconto mi è parsa troppo pessimista. L'abbandono del progetto da parte dell'antheano mi è sembrato immotivato e ha significato la corruzione di un animo già corrotto sul proprio pianeta: infatti Newton non ha impedito la guerra su Anthea e, potendo impedirla sulla Terra il destino dell'umanità è nelle sue mani, ma egli decide di non salvare nè il proprio popolo nè quello terrestre, segnando la fine di entrambi. Ho scelto la canzone "Sometimes you can't make it on your own" degli U2, perchè è una canzone molto triste e in alcuni versi del testo ho ritrovato la solitudine, la nostalgia e la debolezza di Newton, che spesso è tormentato dal desiderio di abbandonare la sua missione e di rivedere il suo pianeta e la sua famiglia. Lo consiglio a tutti coloro che hanno voglia di leggere qualcosa di particolare, di insolito e di diverso dal normale. Lo consiglio anche a chi non crede negli extraterrestri cosicchè possa in un certo senso ricredersi grazie all'umanità conferita al protagonista da Tevis. Dopo l'incontro tra Newton e Bryce al bar, lo scienziato, deluso dal dialogo con l'antheano che ha deciso di abbandonare il proprio popolo, decide di ultimare lui stesso la costruzione dell'astronave. Dopo anni di studi e lavori, aiutato da pochi volontari, riesce ad ultimare il sofisticato mezzo di trasporto che consentirà la salvezza del popolo di Anthea. Bryce,allora, informa Newton dell'imminente missione di salvataggio in favore del pianeta morente, e lui, rianimato da una nuova speranza, decide di guidarla. Quindi, un giorno parte alla volta della sua madrepatria e dopo un estenuante viaggio giunge ad Anthea. Lì dice al suo popolo che che per loro è meglio restare su quel pianeta deserto piuttosto che andare sulla Terra e venire corrotti dalla cattiveria e dalla stupidità degli uomini. Così un giorno qualsiasi, il pianeta Anthea sparisce insieme al suo popolo, profondamente pentito per le guerre che hanno causato la sua distruzione. Mentre sulla Terra tutto procede secondo quello profetizzato da Newton:l'odio e la sete di potere infatti stanno causando il rapido impoverimento delle risorse e Bryce, ormai anziano, attende ancora il ritorno di Newton. Senza dubbio il film tratto da questo libro, in cui si ricorda particolarmente la fantastica interpretazione di David Bowie nel ruolo di Newton eche secondo me è uno dei pochi film che rende onore al libro da cui è tratto.
Il titolo dell'opera, inoltre, mi fa pensare ad un magnifico quadro che ritrae un angelo inginocchiato a terra con le mani poggiate sul simbolo dell'infinito, intitolato "L'angelo caduto". Lo collego al libro perchè mi sembra che infine Newton abbia il destino di due popoli nelle sue mani e, forse, questo grosso peso lo tiene inchiodato sulla Terra.
Irish soul
voto: Va nella biblioteca ideale