Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Il libro è un intreccio molto complesso di trame che si susseguono formando un insieme completo e organico; l'autrice, Silvana De Mari, si destreggia abilmente tra tre diverse situazioni, apparentemente molto lontane e incongruenti, che sul finale si rivelano complementari. Tutto mi è piaciuto. Nulla, è abbastanza completo già di per sè. A coloro che amano il fantasy e la suspense fino all'ultimo, a coloro che desiderano vedere il proprio personaggio divenire quasi un Dio agli occhi dei compagni in un epico dramma che fonde tristezza, povertà, ira, ingiustizia e virtù in un testo ricco di colpi di scena e profonda morale. Accade il consolidamento del potere di Rankstrail in Varil e alla definitiva distruzione del dominio del Giudice, uomo despotico e crudele che ha sottomesso per anni il mondo nella sua crociata contro i non-Umani con la repressione tirannica di ogni libertà. Nessuno, perchè è una storia unica e irripetibile.
Il personaggio principale, il capitano Rankstrail, è un uomo che unisce le prerogative di due diverse razze: la brutalità e l'inciviltà degli Orchi alla intelligenza e inventiva degli Uomini; per questo ha un carattere violento e al contempo razionale e riflessivo, capace di piegare le persone ai propri scopi, ma senza cadere nella tirannide. Sul finale si rivelerà un capo abile e i suoi sottoposti ne riconosceranno i pregi indipendentemente dalla sua umile estrazione sociale. L'autrice fonde magnificamente questi elementi con le virtù di un elfo, Yorsh, ultimo del suo popolo, votato alla vendetta contro gli Umani e gli Orchi sterminatori della sua antica stirpe.
Tutto ciò si contrappone alla malignità del Giudice, signore di Daligar, che reprime ogni libertà con il suo dominio tirannico.
ton ton
voto: Molto bello