Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) non ho un personaggio preferito, anche se Buster e Rosy Mae forse sono i migliori. Mi è piaciuto lo stile di scrittura, molto realistico grazie alle descrizioni accurate e ai dialoghi ben impostati. La famiglia Mitchell è una famiglia perbene, e mi piace che all'inizio del libro Stanley precisa che suo padre si è guadagnato tutto con fatica e tanto lavoro e eche ne va fiero. Mi sembra una cosa molto bella. Mi sembra invece una famiglia disgustosa quella dei Chapman: il Sig. Chapam è completamente pazzo e nessuno fa niente, neanche la moglie. L'unico coraggioso è il figlio, Richard, e mi è dispiaciuto che alla fine del libro, quando Stanley (ormai adulto) racconta che sul giornale della città dove vive adesso trova un inserto riguardante Dewmont e la vecchia segheria dietro al vecchio Drive-In, dove hanno ritrovato lo scheletro di una persona e dei vecchi stivali da Cowboy "Roy Rogers". Per me è una cosa molto triste. E un'ultima cosa che mi è piaciuta è la difesa che la famiglia Mitchell al completo (anche il Sig. Mitchell, sebbene all'inizio con riluttanza) prendono della gente di colore. Del fatto che non vogliono sentire la parola "negro" e che trattano adeguatamente Rosy Mae, offrendole un posto dove stare. Con Buster sono meno gentili, ma forse è per il fatto che beve. Non mi sono piaciute due famiglie: la famiglia Chapman e la famiglia Stilwind. La famiglia Chapman (a aprte il piccolo Richard) è una famiglia di fanatici, molto vicini alla pazzia, e il Sig. Chapman in particolare, che alla fine si rileva ...., è una specie di fanatico pazzo, compeltamente convinto di essere il prediletto del Signore. Invece gli Stilwind sono dei ricattatori che comprano il silenzio degli altri. James Stilwind è un maniaco e la sua logica è che se una ragazza è bella, deve essere sua. Ma per poco perchè poi le scarica. Della musica Jazz o blues alternata a Rock 'n Roll, a seconda della situazione. E poi della musica misteriosa e d'effetto per le parti delicate e horror. Lo consiglio a chi ama i misteri, che riesce a trovare i collegamenti che alla fine portano alla verità. Anche a chi piace l'horror. Il libro è molto spesso descrittivo, quindi anche a chi ama le descrizioni realistiche e accurate. Nel trovare e poi aprire quel cofanetto, dovevo aver sicuramente offeso gli déi del male, dovevo aver fatto loro varcare di gran carriera la sottile linea scura che separa i misteri delle tenebre dalla realtà; dovevo averli trasportati da questa parte, furibondi, diabolici e malvagi più che mai. Pag.221 non mi viene in emnte nient'altro da ricollegarci, anche se sarebbe bellissimo farne un film di questo libro. Verrebbe molto bene.
Non sembre Buster aveva ragione, e certe volte dava risposte sibilline. Ma una delle sue frasi mi è rimasta impressa, e continua a sembrarmi vera: -Non sempre la vita dà soddisfazione e, al tirar delle somme, carne e polvere finiscono per rivelarsi la stessa cosa-.
Pag. 296
Cate^^
voto: Molto bello