Irène Némirovsky
Nasce a Kiev da famiglia ebraica nel 1903. Allo scoccare della Rivoluzione Bolscevica del 1917 lascia in fretta e furia, insieme alla famiglia, la sua San Pietroburgo per rifugiarsi in Francia, dove si sistema definitivamente e dove trascorre – fino all’arrivo della II° Guerra Mondiale – i suoi anni più frivoli e spensierati. A Parigi continua ad impegnarsi nella sua attività preferita, la scrittura, ed è ancora giovanissima quando Grasset le pubblica il primo romanzo,
David Golder, che ha un grande successo. Nel 1926 sposa Michel Epstein, giovane ingegnere che seguirà fino alla fine il suo avverso destino; da questo matrimonio nasceranno due bambine, Denise ed Elisabeth.
Negli anni successivi l’antisemitismo inizia a far sentire forte il suo ringhio; Iréne Némirovsky decide così di convertirsi al Cristianesimo e battezza se stessa e le sue due figlie. Ma ciò nonostante la morsa della furia nazista si stringe e non la perdona: Iréne e Michel finiranno entrambi arrestati e successivamente trucidati nei campi di sterminio.
Deportata prima a Pithivier e poi ad Auschwitz, muore nel 1942.
Il ballo, Adelphi, 2005
La moglie di Don Giovanni, Adelphi, 2006
I doni della vita, Adelphi, 2009
Jezabel, Adelphi, 2010