«Come è strano essere lontani da casa quando la distanza è un intero continente e non sai neanche più dove sia la casa tua e la casa che ti resta è quella che hai in testa»
«Prima soddisfa te stesso, e poi al lettore non mancherà lo choc telepatico e la corrispondenza significante perché nella tua e nella sua mente operano le stesse leggi psicologiche.»
Jack Kerouac, (Jean-Louis Kerouac) nato a Lowell (Massachussetts) nel 1922 da immigrati originari del Québec, è considerato uno dei più importanti scrittori americani del XX secolo, nonché precursore della Beat Generation.
Spinto dalla volontà di dare un senso alla propria esistenza, trascorre la sua vita scappando dalle soffocanti convenzioni sociali, tra frenetici viaggi, alcool, droga e religione (accosta il buddismo al cattolicesimo), senza mai trovare un luogo che gli dia serenità interiore.
Gli amori, i conflitti di un gruppo di amici, la ricerca della verità attraverso l’arte in tutte le sue forme sono i temi centrali nelle sue opere, così come l’oscillazione, che caratterizza la sua vita, tra la tranquilla città e la frenetica metropoli. Negli anni Quaranta si immerge nella vita degli artisti di New York, frequentando gli ambienti del Greenwich Village tra ribelli e bohémien, e conosce William Burroughs e Allen Ginsberg con i quali forma il nucleo originario della Beat Generation, movimento culturale americano che influenza profondamente la società degli anni Cinquanta.
Ispirato da Jack London, nel 1957 pubblica Sulla strada, considerato il manifesto della Beat Generation, è un successo. Le altre opere di Kerouac, però, non sono ugualmente apprezzate, e lo scrittore sprofonda nella desolazione più assoluta abbandonandosi sempre più agli alcolici, che lo portano alla morte a 47 anni.
Kerouac si definisce poeta Jazz: lo stile è immediato, la punteggiatura si perde, le convenzioni sintattiche si spezzano e la prosa scorre libera per associazioni d’idee a ritmo musicale. Ha ispirato numerosi scrittori e artisti, come Bob Dylan.
La città di San Francisco gli ha intitolato una piccola strada (Jack Kerouac Alley) che da Chinatown porta a Colombus Street.
Bibliografia
Romanzi
The Sea is My Brother (1942)
Orfeo emerso (1945 pubblicato nel 2002)
E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche (1945; pubblicato nel 2008)
La città e la metropoli (1949; pubblicato nel 1950)
Sulla strada (On the Road, 1951; pubblicato nel 1957)
La nuit est ma femme (1951; inedito), scritto in francese
Il dottor Sax (1951-1952; pubblicato nel 1959)
Visioni di Cody (1951-1952; pubblicato nel 1960)
Pic (1951-1952; pubblicato nel 1971)
Il libro dei sogni (1951-1960; pubblicato nel 1960)
Sur le chemin (1952; inedito), scritto in francese
Maggie Cassidy (1953; pubblicato nel 1959)
I sotterranei (The Subterraneans, 1953; pubblicato nel 1958)
Tristessa (1955-1956; pubblicato nel 1960)
Visioni di Gerard (Visions of Gerard, 1956; pubblicato nel 1963)
I vagabondi del Dharma (The Dharma Bums, 1958)
Big Sur (1962)
Angeli di desolazione (1965)
Satori a Parigi (1965; pubblicato nel 1966)
Vanità di Duluoz (1968)
Raccolte di racconti
Diario di uno scrittore affamato (1943; pubblicato nel 1999)
Bella bionda e altre storie (1955; pubblicato nel 1993)
Viaggiatore solitario (1960)
Poemi
Mexico City Blues (1955; pubblicato nel 1959)
Vecchio Angelo Mezzanotte (1956; pubblicato nel 1973)
Raccolte di poesie
La scrittura dell’eternità dorata (1956; pubblicato nel 1960)
Scattered Poems (1968; pubblicato nel 1971)
Il libro degli schizzi (1957; pubblicato nel 2006)
Trip Trap: Haiku on the Road from SF to NY (1959; pubblicato nel 1973)
Heaven & Other Poems (1957-1962; pubblicato nel 1977)
San Francisco Blues (1954; pubblicato nel 1991)
Pomes All Sizes (1960; pubblicato nel 1992)
Book of Blues (1961; pubblicato nel 1961)
Il libro degli Haiku (pubblicato nel 2003)
Le Opere su Xanadu:
Jack Kerouac, Sulla strada, Einaudi Mi svegliai che il sole si faceva rosso; e quello fu l’unico, chiaro momento della mia vita, il momento più strano di tutti, in cui non seppi chi ero… Mi trovavo lontano da casa, ossessionato e stanco del viaggio, in una misera camera d’albergo che non avevo mai vista, a sentire […]