Nessun dubbio: Road Dahl è una colonna della cultura mondiale dell’ultimo mezzo secolo. Si è guadagnato un posto nell’Olimpo dei Grandi scrivendo storie per bambini, e questo riesce solo a pochi eletti. Grazie ai suoi pazzi racconti per adulti si è conquistato l’amicizia di personaggi come Hemingway, e l’amore di una delle attrici più belle del tempo.
Nato in Galles da genitori norvegesi, ci ha raccontato moltissimo della sua vita nei bellissimi romanzi Boy e In solitario, e da quelli possiamo facilmente capire che quasi tutte le idee strampalate che troviamo nei suoi libri hanno un’origine in quello che ha vissuto: per esempio ha passato anni terrificanti a scuola, subendo punizioni corporali dai professori e dal preside (diventato poi addirittura Arcivescovo di Canterbury!), e infatti le sue pagine sono piene di professori sadici; davanti alla sua scuola c’era una fabbrica di cioccolato che mandava aromi incredibili, ma di fianco c’era anche un macello, così il profumo si mischiava all’odore delle bestie uccise e ai loro lamenti.
Nei suoi libri allo stesso modo il mondo è incomprensibile; è stato aviatore in guerra, è precipitato e rimasto cieco per sei mesi, poi ha combattuto da solo contro centinaia di aerei tedeschi; ha fatto la spia; ha inventato un marchingegno che ancora oggi è utilizzato negli ospedali per combattere l’idrocefalia; scriveva i suoi libri rintanato dentro un baraccone da circo che aveva comprato apposta e messo in giardino, vietandone l’ingresso a chiunque; e giusto per chiudere in bellezza, si è fatto seppellire con delle buone bottiglie di vino, la sua stecca da biliardo, e naturalmente la sua amata cioccolata.
Bibliografia
Matilde, Salani, 2008
Boy, Salani, 2008
La fabbrica di cioccolato, Salani, 2008
Tutti i racconti, Longanesi, 2009
Il GGG, Salani, 2010
Le streghe, Salani, 2011
In solitario. Diario di volo, Salani, 2011
La magica medicina, Salani, 2011
Donald Sturrock, Roald Dahl. Il cantastorie, Odoya, 2012
Le Opere su Xanadu:
Roald Dahl, In solitario, Salani «Quando si vive troppo a lungo in Africa si esce un po’ di testa, glielo assicuro. È in Africa che va, non è vero?» «Sì» dissi. «Uscirà di testa anche lei, non c’è dubbio» ribadì, «come tutti». Nel 1938 il giovane Roald Dahl si trasferisce in Africa per lavoro. In questa […]