Descrizione
Autore
Alex Proyas
Nato in Egitto da genitori greci, si trasferisce in Australia all’età di tre anni. A diciassette anni inizia a studiare all’Australian Film Television and Radio School, e dirige alcuni videoclip. In seguito lavora a Los Angeles per MTV dove realizza spot pubblicitari (Nike, Nissan, Swatch) e videoclip (INXS, Sting, Alphaville, Crowded House). Dopo aver diretto molti cortometraggi, nel 1989 dirige il suo primo lungometraggio, il thriller postapocalittico Spitirs of the Air,
Gremlins of the Clouds. Nel 1994 dirige Il corvo, tratto dal fumetto di J. O’Barr: il protagonista Brandon Lee muore incidentalmente sul set, ma il regista decide di finire comunque il film (con l’ausilio di effetti speciali e stuntman), che si rivela un successo. Nel 1998 scrive, dirige e produce Dark City aggiudicandosi molti premi tra cui un National Board of Review Awards. Dopo il film musicale Garage Days dirige Io Robot, tratto da un racconto di Isaac Asimov, con spettacolari effetti speciali e Will Smith come protagonista. Nel 2009 dirige il thriller Segnali dal futuro, con protagonista Nicolas Cage.
Filmografia
Spitirs of the Air, Gremlins of the Clouds (1989)
Il corvo (1994)
Dark City (1998)
Garage Days (2002)
Io, Robot (2004)
Segnali dal futuro (2009)
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Descrizione
Tratto dal fumetto omonimo di James O’Barr. Eric e Shelley sono due giovani innamorati, lui appassionato di rock, è il cantante-chitarrista della band “Hangmen’s Joke”. Scelgono di sposarsi la notte di Halloween. Ma la notte prima delle nozze, (la cosiddetta Devil’s Night, Notte del diavolo) un gruppo di criminali legati alla malavita locale irrompe nella loro casa, uccide Eric e sevizia Shelley, che muore dopo 30 ore di sofferenze all’ospedale. Un anno dopo, Eric resuscita.
Reso quasi invulnerabile (nel fumetto lui è immune a tutto, nel film invece hanno deciso che se il corvo fosse stato ferito, lui avrebbe perso i poteri) dalla sua nuova natura ultraterrena, ritorna nella sua vecchia casa e lì davanti allo specchio (fantastica scena con sottofondo da pelle d’oca dei The Cure con “Burn”, tra l’altro canzone-colonna sonora portante del film) diventa il corvo, ispirando il suo trucco ad una maschera che teneva vicino al suo specchio.
Adesso può partire la sua vendetta verso coloro che hanno portato tanto dolore nella sua vita da farlo tornare dal regno dei morti. Film culto da subito tra i giovani, resta una pellicola maledetta per la morte dell’attore Brandon Lee ucciso per errore in una delle scene (proprio come il padre Bruce anni prima).
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