Descrizione
Autore
Baku Yumemakura, Jiro Taniguchi
Nato a Odawara, Giappone, nel 1951, è un celebre scrittore attivo soprattutto nel romanzo d’avventura e di fantascienza. Sceneggiatore per il cinema, la televisione, il fumetto e la letteratura, presidente del Science Fiction and Fantasy Writers of Japan e autore di numerose opere di successo, ha vinto nel 1997 il premio Rentarô Shibata per il libro da cui è tratto questo fumetto. E’ stato soprannominato “l’Artigiano della violenza“, in seguito alla sua famosa serie di romanzi sulle arti marziali “Shishi no mon” (“La porta dei leoni feroci”).
Jiro Taniguchi nasce a Tottori, in Giappone, il 14 agosto 1947. Appassionato di manga fin da bambino, dopo il diploma liceale lavora per un anno come impiegato, quindi decide di dedicarsi completamente all’illustrazione e si trasferisce a Tokyo. Al pari di tutti gli aspiranti mangaka, comincia l’attività come assistente di un autore già affermato, Kyota Ishikawa, finché non gli viene proposto di creare una storia tutta sua. Nel 1975 inizia a pubblicare la sua prima serie, Animali senza nome, che ha per protagonisti degli animali. Inizia così una lunga carriera che lo vede realizzare fumetti sia da solo che collaborando con gli scrittori Natsuo Sekikawa e Caribu Marley.
La serie Ai tempi di Bocchan viene premiata nel 1998 con l’Osamu Tezuka Award, il premio più prestigioso per un mangaka. Jiro Taniguchi per molto tempo ha letto e studiato il fumetto europeo, maturando così uno stile grafico originale, minimale e realistico, non appiattito sugli schemi dell’industria mainstream del fumetto giapponese. Proprio questa sua caratteristica lo ha reso molto popolare nel vecchio continente, soprattutto in Francia, tanto che uno degli autori più significativi, Moebius, gli ha chiesto di disegnare una propria storia (Icaro).
Nel 2003 ha vinto il premio Alph’Art al Festival di Angoulême per la migliore sceneggiatura con In una lontana città, e nel 2004 il premio Attilio Micheluzzi per la migliore serie straniera al Comicon di Napoli con Ai tempi di Bocchan.
La poetica e il ritmo narrativo posato, tipicamente giapponesi, e il tratto chiaro e leggero, più vicino alla tradizione europea, lo rendono un vero e proprio outsider del panorama fumettistico nipponico, del quale egli stesso ha più volte dichiarato di non sentirsi del tutto parte integrante.
Bibliografia
In una lontana città, Rizzoli, 2006
L’uomo della tundra, Coconino Press, 2010
L’uomo che cammina, Panini Comics, 2012
La vetta degli dei, Rizzoli Lizard, 2012
Sky Hawk, Panini, 2012
Furari. Sulle orme del vento, Rizzoli Lizard, 2012
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Baku Yumemakura, Jiro Taniguchi, La vetta degli dei, Rizzoli Lizard
Le vette dell’Himalaya hanno da sempre suscitato le fantasie degli amanti della montagna. Ma per Habu Jöji l’Himalaya rappresenta molto più di un sogno, rappresenta la vita stessa.
Persi i genitori da bambino, Habu viene adottato da uno zio che cerca di crescerlo come un figlio, ma anche se ce la mette tutta per dare al ragazzo il miglior futuro possibile, l’essere orfano diventa segno tangibile di diversità, tanto da suscitare la derisione dei compagni e l’isolamento.
Un giorno però Habu incontra il suo destino, sotto forma di un gruppo di alpinisti che passa nei pressi della scuola. L’ammirazione che provocano al loro passaggio, lo sguardo intimorito della folla, convince Habu a diventare anche lui un grande alpinista per essere acclamato come un eroe. Il ragazzo cresce, chiede di essere accettato nel Club Alpino giapponese e dopo dure prove viene accolto diventando il più bravo.
Sono amicizie che, però, durano poco, infatti durante una cena con il gruppo degli alpinisti Habu si lascia sfuggire una rivelazione poco piacevole. Il gruppo di amici si interroga su quella che è una domanda ricorrente nella testa di un alpinista: se per salvarmi la vita dovessi trovarmi nella situazione di dover tagliare la cima che farebbe precipitare nel vuoto il mio compagno di cordata, che farei? A quella domanda Habu risponde che taglierebbe la corda. Purtroppo quella situazione capiterà e il nostro scalatore si troverà di fronte al dramma più cupo della sua vita.
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