Descrizione
Autore
Shirley Jackson
Nata a San Francisco nel 1916 è stata una scrittrice e giornalista statunitense. Alcuni famosi scrittori come Stephen King e Richard Matheson dicono di essersi ispirati a lei. Particolarmente noti i libri L’incubo di Hill House e la raccolta di racconti La lotteria, ha esordito scrivendo per la prestigiosa testata “The New Yorker” nel 1948. Nel 1965 la Jackson muore per infarto durante il sonno, all’età di 48 anni. Si pensa che la cura a base di psicofarmaci che stesse facendo possa aver contribuito.
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Shirley Jackson, Abbiamo sempre vissuto nel castello, Adelphi
“Merricat”, disse Connie, “tè e biscotti: presto, vieni.”
“Fossi matta, sorellina, se ci vengo m’avveleni.”
Perché in paese i negozianti evitano la giovane Mary Katherine Blackwood come se fosse una strega e i bambini cantano alle sue spalle una macabra filastrocca? Perché Mary, la bellissima sorella Constance e lo zio Julian vivono da tempo segregati in una casa al limitare della foresta? E che cosa è successo veramente al resto della loro famiglia, sterminata sei anni prima durante una cena poco appetitosa?
Alle signore perbene che ogni settimana bevono il tè in compagnia delle sorelle Blackwood, pare impossibile che una delle due care ragazze, così attente alla casa e ottime cuoche, possa essere un’assassina; eppure, meglio non fidarsi troppo…
Al cugino Charles, che si presenta inaspettatamente alla porta di casa intenzionato a romperne l’isolamento, pare impossibile che la ricca eredità dei Blackwood sia lasciata in mano a due giovani donne sprovvedute, di cui non ci si può fidare…
Ospiti ed invitati di Merricat e Connie, state molto attenti a non farle arrabbiare: lo zucchero nelle vostre fragole potrebbe essere arsenico!
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La storia è molto particolare ed inusuale non è un libro da leggere assolutamente ma consiglio di non lasciarsela sfuggire
Voto: leggi dettagliLa storia è molto particolare ed inusuale non è un libro da leggere assolutamente ma consiglio di non lasciarsela sfuggire
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La musica che metteresti come colonna sonora*
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Stiamo bene da sole
La frase che mi è piaciuta di più
Non c’è una frase che mi è piaciuta particolarmente
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Particolare ed inusuale
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Il libro mi è piaciuto molto e penso che racconti una storia molto particolare anche per come è narrata.
Mi hanno molto affascinato le due sorelle Blackwood: Costance, bellissima ragazza che, pur essendo molto giovane, si occupa della casa come se fosse una donna matura, mi è sembrata inoltre una persona molto ambigua sia nei confronti del cugino Charles sia in rapporto alla sua paura delle persone. L’altra sorella, Mary Katherine detta Merricat, è un personaggio che a tratti può sembrare infantile nonostante i suoi diciotto anni, ma che spesso ha comportamenti più maturi degli adulti che la circondano.
Il libro mi è piaciuto molto e penso che racconti una storia molto particolare anche per come è narrata.
Mi hanno molto affascinato le due sorelle Blackwood: Costance, bellissima ragazza che, pur essendo molto giovane, si occupa della casa come se fosse una donna matura, mi è sembrata inoltre una persona molto ambigua sia nei confronti del cugino Charles sia in rapporto alla sua paura delle persone. L’altra sorella, Mary Katherine detta Merricat, è un personaggio che a tratti può sembrare infantile nonostante i suoi diciotto anni, ma che spesso ha comportamenti più maturi degli adulti che la circondano.
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A tratti la storia mi è sembrata noiosa a causa di descizioni prolungate che rallentavano il ritmo narrativo.
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Legami Fraterni.
La frase che mi è piaciuta di più
“Una delle statuine di Meissen di mamma si è rotta”, pensai, e ad alta voce dissi a Costance.
Costance si mosse, e le foglie frusciarono.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
La forza e il coraggio di due sorelle contro tutti.
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Una bella storia che emoziona per l’amore tra le due sorelle nonostante le avversità che devono affrontare.
Voto: leggi dettagliUna bella storia che emoziona per l’amore tra le due sorelle nonostante le avversità che devono affrontare.
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Noi due contro tutti.
La frase che mi è piaciuta di più
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Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Quello che pensi di questa storia in una rigaUn giallo psicologico a “camera chiusa”.
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Il libro mi è piaciuto parecchio, anche se in alcune parti, il racconto risulta lento e ripetitivo. La storia di queste due sorelle mi ha affascinato: la loro incredibile forza e la loro unione, nonostante i problemi di tutti i giorni.
Voto: leggi dettagliIl libro mi è piaciuto parecchio, anche se in alcune parti, il racconto risulta lento e ripetitivo. La storia di queste due sorelle mi ha affascinato: la loro incredibile forza e la loro unione, nonostante i problemi di tutti i giorni.
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La musica che metteresti come colonna sonora"Stay with me" - Sam Smith
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Puro amore.
La frase che mi è piaciuta di più
“Mi guardai dal toccare l’anello: la sola idea di infilarne uno al dito mi faceva sentire imprigionata, perché gli anelli non avevano aperture da cui uscire. Ma mi piaceva la catena, che mi si snodò tra le dita quando la presi in mano”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Abbinerei questo libro al romanzo di Silvia Avallone, “Acciaio”. Le storie sono più o meno simili, con la differenza che in “Acciaio” non sono sorelle, benché amiche ma il loro rapporto equivale a quello fraterno. Entrambi le coppie sono molto unite, inseparabili ed entrambi sono pronte a superare ogni ostacolo con la propria metà. Lo abbinerei anche a un altro libro, ovvero “Io e Te” di Ammaniti. Anch’esso narra la storia di due fratellastri, che nonostante la poca stima e l’odio reciproco sono disposti a coprire le spalle l’uno all’altro.
Quello che pensi di questa storia in una rigaFa capire che non c’è nulla di migliore di un fratello o sorella
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“Abbiamo sempre vissuto nel castello” è la storia di due sorelle che passano tutte le loro giornate nella loro villa isolate da tutto il resto del paese perchè odiate dagli abitanti per un fatto accaduto molto tempo prima: la morte di tutti i componenti della famiglia Blackwood.Per molto tempo le due sorelle vissero felici e tranquille nella loro villa fino all’arrivo di un cugino che sconvolse la loro vita.Mi piaciuto molto il modo in cui l’autrice descrive le fantasie di Merricat e il rapporto tra le due sorelle.
Voto: leggi dettagli“Abbiamo sempre vissuto nel castello” è la storia di due sorelle che passano tutte le loro giornate nella loro villa isolate da tutto il resto del paese perchè odiate dagli abitanti per un fatto accaduto molto tempo prima: la morte di tutti i componenti della famiglia Blackwood.Per molto tempo le due sorelle vissero felici e tranquille nella loro villa fino all’arrivo di un cugino che sconvolse la loro vita.Mi piaciuto molto il modo in cui l’autrice descrive le fantasie di Merricat e il rapporto tra le due sorelle.
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La musica che metteresti come colonna sonora.
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Un giorno vivremo sulla luna
La frase che mi è piaciuta di più
“Come mi piaceva la mia casa sulla luna! Ci avevo messo anche il caminetto, e fuori c’era il giardino (chissà che fiori crescono sulla luna? Bisogna che chieda a Constace),e avrei pranzato lì,nel mio giardino sulla luna.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Quello che pensi di questa storia in una rigaavvincente e convolgente
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E’ la storia di due sorelle che vivono ai margini della società, ridicolizzate da tutti per un fatto successo molto tempo prima: la morte di quasi tutti i membri della loro famiglia, i Blackwood. Un giorno un lontano cugino delle due ragazze si presenta alla loro porta ma da lì la loro vita cambierà per sempre… Mi è piaciuto molto come l’autrice ha descritto la vita delle due sorelle e soprattutto il legame che le lega.
Voto: leggi dettagliE’ la storia di due sorelle che vivono ai margini della società, ridicolizzate da tutti per un fatto successo molto tempo prima: la morte di quasi tutti i membri della loro famiglia, i Blackwood. Un giorno un lontano cugino delle due ragazze si presenta alla loro porta ma da lì la loro vita cambierà per sempre… Mi è piaciuto molto come l’autrice ha descritto la vita delle due sorelle e soprattutto il legame che le lega.
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La fine sembra un po’ tirata via, è poco definita.
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Troppo zucchero nelle fragole
La frase che mi è piaciuta di più
“Mi chiamo Mary Katherine Blackwood. Ho diciott’anni e abito con mia sorella Constance. Ho sempre pensato che con un pizzico di fortuna potevo nascere lupo mannaro ,perchè ho il medio e l’anulare della stessa lunghezza,ma mi sono dovuta accontentare. Detesto lavarmi, e i cani, e il rumore. Le mie passioni sono mia sorella Constance, Riccardo Cuor di Leone e l’Amanita phalloides, il fungo mortale. Gli altri membri della famiglia sono tutti morti”
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Commovente e avvincente la storia di queste due sorelle
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“Abbiamo sempre vissuto nel castello” è il racconto della vita apparentemente idilliaca di due sorelle, Constance e Mary Catherine, gravosa in realtà di scheletri nell’armadio da cui le due faticano a distaccarsi. Si tratta di una intrigante storia inerente il forte legame che unisce due sorelle pronte a proteggersi l’un l’altra dall’asprezza della gente, sempre in guardia per far emergere nelle due il ricordo di quella tragica cena di molti anni prima, riportata a galla dall’arrivo inaspettato dell’odioso e dispotico cugino Charles …
Ho apprezzato soprattutto di questo racconto l’ambiguità della personalità di Mary Catherine, di cui non è specificata l’età, che a tratti sembra solo una bambina, per i suoi ragionamenti e i suoi modi di fare infantili, altre volte pare una donna adulta risoluta, per come sa affrontare, specie all’inizio della storia, i discorsi accusatòri dei paesani.
“Abbiamo sempre vissuto nel castello” è il racconto della vita apparentemente idilliaca di due sorelle, Constance e Mary Catherine, gravosa in realtà di scheletri nell’armadio da cui le due faticano a distaccarsi. Si tratta di una intrigante storia inerente il forte legame che unisce due sorelle pronte a proteggersi l’un l’altra dall’asprezza della gente, sempre in guardia per far emergere nelle due il ricordo di quella tragica cena di molti anni prima, riportata a galla dall’arrivo inaspettato dell’odioso e dispotico cugino Charles …
Ho apprezzato soprattutto di questo racconto l’ambiguità della personalità di Mary Catherine, di cui non è specificata l’età, che a tratti sembra solo una bambina, per i suoi ragionamenti e i suoi modi di fare infantili, altre volte pare una donna adulta risoluta, per come sa affrontare, specie all’inizio della storia, i discorsi accusatòri dei paesani.
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Sebbene mi sia piaciuto molto il libro per via dell’inaspettato colpo di scena finale, ho trovato che la narrazione in alcuni punti fosse un po’ troppo minuziosa, rallentando il ritmo della storia, che in ogni caso era molto scorrevole e piacevole alla lettura.
La musica che metteresti come colonna sonora"Que sera , sera" di Doris Day.
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Merricat, sciocchina.
La frase che mi è piaciuta di più
“A un certo punto pensai che era stata un’ottima idea rassettare pulire il nascondiglio perché adesso Constance sarebbe stata comoda. L’avrei coperta con le foglie, come fanno i bambini nelle fiabe, e l’avrei tenuta al caldo e al sicuro. […] Un giorno saremmo andate sulla luna”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Quello che pensi di questa storia in una rigaAvvincente l’ambiguità di Mary Catherine, a tratti bambina, a tratti donna adulta e risoluta.
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Storia a mio parere molto ben scritta, con una sorta di enigma che segue il lettore fino alla fine. Mi è piaciuta particolarmente la presentazione iniziale della casa e della routine delle due sorelle, che sembrano vivere proprio sulla Luna, come dice Merricat, in una situazione di isolamento e felicità solitaria.
Voto: leggi dettagliStoria a mio parere molto ben scritta, con una sorta di enigma che segue il lettore fino alla fine. Mi è piaciuta particolarmente la presentazione iniziale della casa e della routine delle due sorelle, che sembrano vivere proprio sulla Luna, come dice Merricat, in una situazione di isolamento e felicità solitaria.
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mi è piaciuto, non ho nulla da evidenziare
La musica che metteresti come colonna sonoraschindler's list
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Chi ha avvelenato la cena?
La frase che mi è piaciuta di più
“è un fantasma- dissi – è solo uno spirito maligno, non esiste.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Avvincente
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Una cosa che mi è piaciuta molto è stato l’amore delle due sorelle.
Voto: leggi dettagliUna cosa che mi è piaciuta molto è stato l’amore delle due sorelle.
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In generale non mi è piaciuta molto. Lungo la storia ho cambiato idea sulle due protagoniste; all’inizio mi facevano pena poi con il passare dei capitoli sono diventate morbose. Mi aspettavo di più da questo libro.
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Sulla luna
La frase che mi è piaciuta di più
“Come vorrei andare sulla tua luna!”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Non si può mai sapere con chi si ha a che fare.
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9 thoughts on “Abbiamo sempre vissuto nel castello”