Descrizione
Autore
Robert Westall
Robert Westall (1929 -1993) è nato e cresciuto a Tynemouth, nel nord dell’Inghilterra. In gioventù si dedica a studi di Belle Arti e scultura e in seguito lavora come insegnante, critico, giornalista e persino antiquario. Pubblica il primo libro, Una macchina da guerra, nel 1975, all’età di quarant’anni. Il romanzo si ispira a un episodio autobiografico: il figlio dodicenne, assieme ad alcuni amici, aveva costruito un rifugio segreto, nel quale lo stesso Westall fu portato bendato, per fornire aiuto per la costruzione del tetto.
Dal momento della pubblicazione di Una macchina da guerra, Westall si dedica freneticamente alla scrittura e scrive oltre quaranta libri. Ispirandosi, probabilmente, anche alla propria esperienza personale, in diverse opere Westall riesce a descrivere la tragedia della guerra filtrata attraverso gli occhi dei ragazzi, dotati di spirito d’avventura e inconsapevole coraggio. Oltre ai giovani, in molti dei suoi romanzi (come Blitzcat, Lo stregone e Un gatto è un gatto), troviamo, a volte intrecciate, due categorie di personaggi, che racchiudono a livelli diversi inquietudine e mistero: gatti e fantasmi.
L’autore vinse molti premi letterari, tra cui la prestigiosa Carnegie Medal, e da alcune sue opere, furono tratte persino serie televisive. I libri di Westall sono tradotti in tutto il mondo e amati anche in Giappone, dove, nel 2006, alcuni suoi racconti sono stati pubblicati nella raccolta Il bombardiere di Blackham, accompagnati dal manga La fantasia di Westall–Viaggio a Tynemouth di Hayao Miyazaki, celebre sceneggiatore di Il castello errante di Howl e La città incantata.
Bibliografia
Blitzcat, Mondadori, 1995
Lo stregone, Mondadori, 1997
Un gatto è un gatto, Fabbri, 2000
Una macchina da guerra, Salani, 2010
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Descrizione
Robert Westall, La grande avventura, Piemme
“Un altro problema risolto. Guardò le piccole onde che lambivano la spiaggia. Era sempre più buio. A quest’ora, la notte scorsa, erano tutti seduti a tavola per la cena: mamma, papà, Dulie… Finalmente riuscì a piangere. In un certo senso se lo poteva permettere, con la pancia piena e la sua nuova casa dietro la schiena, e il suo nuovo amico che fiutava il suo impermeabile, ancora in cerca di briciole. Pianse a lungo, ma silenziosamente, per non farsi sentire, nel caso che a qualcuno saltasse in testa di venire a vedere cosa stava succedendo. Il cane leccò le sue lacrime con un’enorme lingua bagnata, e lui lo abbracciò, stringendolo a sé.”
Seconda Guerra mondiale, Inghilterra. Harry, 12 anni, è ormai un esperto nel riconoscere dal rumore il tipo e il numero di aerei nemici che si stanno avvicinando. Una notte si rende conto che i bombardieri sono troppo vicini, e pochi secondi dopo si trova tra le macerie di casa sua, distrutta. I genitori non riemergono, e Harry decide di scappare chissà dove, per non essere affidato all’orfanotrofio o a qualche parente insopportabile. Solo, trova conforto nell’incontro con un grosso cane lupo, che lo accompagnerà nella sua grande avventura: la ricerca del cibo o di un rifugio per la notte, i rapporti con le altre persone, ogni singola giornata, sono prove di sopravvivenza, ostacoli sul cammino. Prove e ostacoli che permetteranno a Harry di conoscere i fatti della vita, la violenza, l’amore, i punti più bassi e più alti dell’uomo.
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