Descrizione
Autore
Neil Gaiman
Il nero è il suo colore preferito, ama il rischio e le storie di paura. Autore di fumetti, scrittore, giornalista e sceneggiatore televisivo e radiofonico, nella sua carriera artistica non ha mai rinunciato alla sfida di cimentarsi con qualsiasi tipo di linguaggio gli permettesse di esprimere le sue idee. Appassionato di musica, fumetto, cinema e letteratura, ha colto al volo qualsiasi opportunità lavorativa e nel suo carnet può vantare premi importanti e collaborazioni con artisti di calibro internazionale quali Dave McKean, Alice Cooper e Terry Pratchett, ma anche con partner come la Dc Comics e la Marvel.
Bibliografia
Stardust, Mondadori, 2005
Il figlio del cimitero, Mondadori, 2009
Coraline, Mondadori, 2009
Il cimitero senza lapidi e altre storie nere, Mondadori, 2009
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Descrizione
Nessun dove, Fanucci, 2011
“Richard scrisse mentalmente un appunto sul suo diario. Caro Diario, cominciò, venerdì avevo un lavoro, una fidanzata, una casa e una vita che aveva senso. (Be’, per quanto senso possa avere qualunque vita). Poi ho trovato una ragazza ferita e sanguinante sul marciapiede e ho cercato di fare il Buon Samaritano. Adesso non ho più fidanzata, né casa, né lavoro, e me ne vado in giro a quasi un centinaio di metri sotto le strade di Londra con un’aspettativa di vita pari a quella di un’effimera.”
Richard, il protagonista del romanzo, vive a Londra, ha una bellissima fidanzata e una bella carriera avviata nella City. Ma a volte basta un piccolo gesto per capovolgere una vita: il soccorso a una ragazza ferita, dal nome misterioso di Porta, lo catapulterà nella Londra di Sotto, un vero altrove abitato da mostri, santi, angeli, fanciulle perseguitate, ratti che parlano, ragazze armate e pallide avventuriere. In questo mondo da incubo Richard si trova suo malgrado a vivere un’avventura con tutte le caratteristiche dell’eroe, fino ad affrontare una prova che potrà o meno certificare la sua natura di eletto. Il superamento della prova e la riconquista della vita di un tempo non sono però sufficienti: davvero è la normalità il premio più ambito?
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