Tema: AVVENTURA      Percorso: Viaggio     

Into the wild

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Eddie Vedder nasce il 23 dicembre 1964 a Evanston, Illinois. Teneva i suoi primi concerti nel salotto di casa, quando a tre anni si esibiva con il suo registratore-giocattolo davanti ai parenti!

Ha iniziato a strimpellare le sue prime note su un ukulele ricevuto insieme ad una pista di automobiline difettosa, per i quali aveva scambiato tutti i suoi vecchi giocattoli. Eddie ricorda come figura fondamentale per la sua formazione musicale uno zio che lo ha iniziato alla musica con “Yellow Submarine”, proponendoglielo all’età di dieci anni.

A metà degli anni settanta si trasferisce con la sua famiglia a San Diego, dove prese parte a diverse band emergenti.

Oggi è un artista affermato, ma è attivo anche sulla scena sociale e politica. Nel 2000 aveva sostenuto il candidato alle elezioni Ralph Nader per i suoi interessi nella causa socialista. Nel 2004 ha partecipato con i Pearl Jam al tour Vote for Change istituito contro la rielezione del presidente George W. Bush. È attivo anche sulla scena sociale e politica. Inoltre, ha partecipato anche a molti concerti benefici, tra cui il Tibetan Freedom Concert.

Durante la sua carriera, Eddie ha collezionato moltissime collaborazioni, tra cui Bob Dylan e gli Who.

 

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Descrizione

«Non sarò l’ultimo
Non sarò il primo
A trovare una strada verso il luogo in cui il cielo incontra la terra
E’ tutto giusto e tutto sbagliato
Per me si comincia alla fine della strada
Si viene e si va…»

Eddie Vedder, cantautore dei Pearl Jame, per la prima volta solista, si addentra nell’avventura di Chris McCandless rappresentata nel film di Sean Penn, Into the Wild. È la storia di una ricerca: di identità, di un nuovo orizzonte lontano dalla società e dalle tante regole che limitano la libertà. Il viaggio e l’avventura estrema sono indispensabili per comprendere chi si è, la propria volontà, ciò che si desidera.  Lontano è il mondo:  con le sue regole, con le sue scale di valore alterate dal materialismo, che richiama una coscienza sempre più lontana e frivola; sanguinano i pensieri quelle poche volte che nel mondo occidentale si comincia a pensare, canta Eddie Vedder. Il cantautore, fa questo percorso e ragionamento in solitario, alternando note calme, pacate, contemplative, alle rabbiose, viscerali e primitive di The Wolf, più vicine al mondo selvaggio che al mondo abitato, urlano la libertà o anche solo la ricerca di libertà. Le note ci addentrano in un percorso di mente e anima. In Setting Forth respira il coraggio e la volontà di ricercare, di trovare, lasciando il cammino fino a quel momento percorso e il ritmo è vivo, energico, dinamico quanto Far behind, Hard Sun chiamando l’immaginazione agli orizzonti di un’avventura, di mente e sguardo. La voce, accompagnata ora dall’ukulele ora dal banjo, a dare il ritmo al pensiero e alle parole.

«Società, sei una razza folle, spero che tu non ti senta sola, senza di me»

 

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