Philippe, un ricco tetraplegico, organizza colloqui nella speranza di trovare un badante che si occupi di lui 24 ore su 24. Un giorno si presenta un ragazzo di colore, Driss, che chiede di ricevere un documento, che dimostri di essere stato rifiutato, e intascarsi così il sussidio di disoccupazione.
Però Philippe, colpito dall’incontro, lo invita a fare qualche mese di prova e a decidere con clama se restare o lasciare l’incarico; così Driss, aiutato da Yvonne, l’assistente di Philippe, comincia ad imparare le tecniche per accudirlo e, grazie alla sua simpatia, tra i due si instaura una forte amicizia.
L’atteggiamento di Driss è alquanto insolito. Infatti non condizionato dalla pietà e dalla compassione è spontaneo e diretto nei confronti di Philippe. Un approccio talmente efficace da indurre nel paziente una vitalità persa da tempo.
Perchè vederlo
Il film merita di essere visto perché, nonostante tratti argomenti seri, come la malattia o la povertà e i problemi familiari di Driss, riesce anche a fare ridere molto. Mi ha molto colpito il fatto che questo film sia stato tratto da una storia vera, perché non avrei mai creduto che due persone così diverse potessero diventare tanto amiche
Qualcosa sull'autore
Olivier Nakache (Suresnes, 14 aprile 1973) è un regista, sceneggiatore e attore francese non molto conosciuto. Dirige e scrive assieme all'amico Éric Toledano. È fratello dell'attrice Géraldine Nakache.