Descrizione
Autore
Mathieu Reynès e Valérie Vernay
Entrambi francesi, lui nasce nel 1977 nella regione parigina, mentre lei tre anni dopo nei pressi di Lyon.
Mathieu Reynès dopo aver lasciato gli studi scientifici intrapresi presso l’Università di Bordeaux, decide di dedicarsi al mondo del fumetto e a quello dell’animazione in 3D. Dopo poco, però, decide di tuffarsi a capofitto nel fumetto e nel 2002 viene pubblicato il suo primo lavoro, Banana Fight, al quale collabora con Frédéric Brémaud. Il lavoro procede a gonfie vele per i due artisti, i quali decidono di realizzare anche 2 tomi della serie Sexy Gun, 3 tomi di Lola Bogota, alla quale seguono altre serie umoristiche edite dalla casa editrice Bamboo. Nel 2007, Mathieu Reynès inizia una collaborazione con Denis Lapière e Pierre-Paul Renders che porterà alla realizzazione di Alter Ego. Infine, nel 2012 inizia il lavoro La memoria dell’acqua con Valérie Vernay, pubblicato nel 2012 dalla casa editrice francese Dupuis.
Valérie Vernay si è fin da subito dedicata all’illustratrazione, frequentando la scuola Émile Colh, al completamento della quale pubblica Le gardien de la nuit, con la casa editrice francese Petit à Petit. Con il passare del tempo si avvicina all’universo del fumetto. Inizialmente, intraprende diversi lavori collettivi, mentre oggi, la sua più grande gioia è quella di lavorare alla serie Agathe Saugrenu con Vincent Zabus, mentre contemporaneamente lavora come illustratrice.
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Descrizione
La memoria dell’acqua, Tenuè, 2013
Una ragazza, un vecchio e misterioso guardiano del faro, il mare:
cambiare casa significa cominciare una nuova vita. È quel che succede a Marion, curiosa adolescente, e a sua mamma Caroline. La nuova casa, appollaiata su una roccia in riva al mare, ha davvero un che di magico: panorami mozzafiato, spiagge incantevoli, un faro che svetta all’orizzonte.
Il paesaggio nuovo e meraviglioso e la voglia di esplorarne ogni angolo porta Marion a scendere in spiaggia e a immergersi in quel mondo colorato che profuma di salsedine, alghe e sabbia. Una grotta nascosta dalla marea le rivela, come una visione, la carcassa di una enorme creatura marina, le rocce “graffitate” sparse un po’ ovunque evocano storie di misteri e drammi, il guardiano del faro, che tutti evitano, pare nascondere segreti che in qualche strano modo la riguardano.
E mentre il mare sembra animarsi sempre più, come mosso da una furia primitiva, quasi preda di una rabbia vendicativa, noi seguiamo Marion in un viaggio in cui la vita reale e il mistero si mescolano, rendendo impossibile distinguerli l’uno dall’altro.