Descrizione
Christa Wolf, Cassandra, e/o, 1996
Con questo racconto vado nella morte.
Termino qui, impotente, e niente, niente di quello che avrei potuto fare o non fare, volere o pensare, mi avrebbe condotto ad una meta diversa. Più profondamente di ogni altro moto dell’animo, più profondamente persino della mia paura, mi impregna, mi corrode, mi avvelena l’indifferenza dei Celesti verso noi terreni.
Occhio. Questo piccolo libro è difficilissimo, ogni pagina richiede un’attenzione e una concentrazione rare, e molto tempo. Le prime 30-40, in particolare, stendono anche il miglior lettore.
L’importante è saperlo, se non si è più che intenzionati meglio lasciar perdere, lasciando ai più temerari il piacere e l’intensità di questa esperienza.
Come se non bastasse, la ricercatezza stilistica accompagna un testo sofferente dalla prima all’ultima riga: l’autrice immagina Cassandra, la profetessa del mito greco, figlia del re di Troia e condannata a non essere mai creduta, a poche ore dalla morte.
Sulla nave di Agamennone, in attesa di essere giustiziata, ripercorre rabbiosa per noi la storia di Troia, i lunghi anni di guerra, la caduta tremenda e la distruzione, e contemporaneamente la sua infanzia, la sua adolescenza. E poi il rapporto coi genitori, con le amiche, con Apollo che l’ha resa peggio che muta, le violenze cui è stata sottoposta, la storia d’amore splendida e clandestina con Enea, l’odio feroce per Achille “la bestia”, che viene raccontato più volte come un mostro spietato, autore di delitti innominabili.
Autore
Christa Wolf
Christa Wolf
Christa è nata come Christa Ihlenfeld a Landsberg an der Warthe nel 1929. Dopo un’infanzia e una giovinezza passate sotto i dogmi di Hitler, a vent’anni aderisce con entusiasmo alla fondazione della DDR (Repubblica Democratica Tedesca). Studia germanistica all’università di Jena e nel 1951 si sposa con lo scrittore Gerhard Wolf. Lavora per anni come critica letteraria e inizia a pubblicare romanzi dal 1960. Nel 1975 esce Cieli Divisi, titolo che la rende celebre non tanto perché tratta del regime socialista, ma per lo stile col quale sceglie di farlo: abbandona infatti il realismo che caratterizzava tutti gli autori della Germania Orientale, e questo costituisce un grosso merito agli occhi dei critici più illuminati e meno politicizzati. Negli anni seguenti escono diverse nuove opere tra le quali le più importanti sono: Riflessioni su Christa T. nel 1968, Cassandra nel 1983 e Medea. Voci del 1996; il racconto attraverso il mito greco è un trucco furbo, perché si riflette sul presente ma con il distacco necessario a rendere l’analisi più precisa. Christa resterà comunque un’autrice molto criticata, un bersaglio facile, soprattutto dopo la riunificazione tedesca, per non avere espresso pareri più diretti circa gli orrori commessi dal regime socialista. Muore nel 2001 a Berlino, dove da sempre viveva col marito.
Bibliografia
Cassandra, e/o, 1996
Medea, e/o, 2000
Il cielo diviso, e/o, 2012
Commenti
Commenti Finora
È una storia con riflessioni profonde e ci fa vedere la guerra di Troia da un altro punto di vista. Christa Wolf ha un grande talento e fa ragionamenti molto profondi.
Voto: leggi dettagliil libro mi è piaciuto perchè ci permette di capire la caduta di Troia dal punto di vista di Cassandra, inoltre non compaiono solo eventi bellici ma anche sociali
Voto: leggi dettagliQuesto è più di un libro,Cassandra è una storia tra le righe: dentro ogni frase si nascondono messaggi di una mente frustrata, stanca di vivere in un mondo in cui non si sente pienamente a più sè stessa. Lascia molto da riflettere come la protagonista Cassandra, principessa di Troia, racconta a ritroso tutti gli eventi della sua vita come se riguardassero qualcun altro. Perchè lei è effettivamente qualcun altro. Tutto inizia dalla fine, quando sta per entrare nel palazzo dell’odiatissimo Agamennone, che l’ha fatta sua schiava dopo la guerra. Cassandra si prende qualche minuto per ripensare a tutto ciò che ha vissuto: dall’infanzia felice di principessa prediletta, ai confusionari ultimi anni di guerra vissuti. Il tutto è un appassionante viaggio nella sua mente tra lo spaventoso presente e l’inesistente futuro, dettato dal difficile passato. dentro questo libro, a differenza di ciò che si legge del Poema, Cassandra appare come la vittima di tanti casi e scelte altrui che le hanno provocato talmente tanto dolore da portarla a riflettere su qualsiasi valore della vita. Le sue sciagure in amore e famiglia l’hanno resa una persona così profonda da farle capire che è diversa da tutte le altre donne. Si distingue da loro nello spazio fisico a bordo della nave su cui arrivano a Micene per le sue doti da veggente (che saranno la parte più importante della sua storia e anche la sua rovina), allo stesso modo in cui si distingue da loro per pensieri e azioni. Nel suo barlume di emancipazione femminile, sa che avrebbe avuto un destino diverso se fosse nata uomo. tra le sue riflessioni sull’argomento c’è quella sulla realtà delle donne insorgenti, che vogliono dominare: sono obbligate a uccidere o morire. Ebbene Cassandra avrebbe voluto essere una di quelle, ma vivendo. qui si nota particolarmente come le idee di un’autrice del ‘900 abbiano trovato un appoggio nella testa di una protagonista che, se fosse esistita davvero, avrebbe probabilmente avuto questo pensiero.
Voto: leggi dettagliHo gradito il fatto che l’autrice, pur sapendo di scrivere un racconto basato su di un personaggio mitico, non esita a creare uno sfondo realistick e reinterpretare tutti i personaggi, dando loro un corpo e anima nuovi: meno mitici, più umani.
Voto: leggi dettagliPenso sia molto interessante leggere la storia della guerra di Troia dal punto di vista dei Troiani, per i quali i Greci sono degli aggressori, mentre nei poemi omerici sono gli eroi.
La protagonista Cassandra descrive con continui flashback, non solo le vicende della guerra, le amazzoni con la loro regina Pentesilea, l’arrivo di Elena a Troia, la morte di Ettore, le violenze di Achille “la bestia”, ma anche la vita della corte, il rapporto con la madre Ecuba, il padre Priamo e i fratelli, le usanze e le tradizioni della città.
Libro molto avvincente, l’inizio è lento, ma dopo che ci si è “ambientati” la lettura è scorrevole, piacevole e interessante.
l’intero libro si svolge poco prima della morte di Cassandra e per questo è un monologo ininterrotto.
La storia mi è piaciuta perchè racconta un argomento secondo me emozionante e molto interessante; si possono conoscere gli effetivi momenti della guerra di Troia, vissuti in prima persona da Cassandra da cui ricaviamo i suoi stati d’animo e pensieri personali.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta abbastanza, consiglio di leggerla.
Voto: leggi dettagliMolto commovente è l’incontro finale fra Cassandra ed Enea, il quale cerca di convincerla a partire con lui e pochi troiani per andare a fondare una nuova città.Cassandra…..
Mi è piaciuto molto il sentimento che lega Cassandra ad Enea e la figura della protagonista: gioiosa, gentile, spigliata ma anche pazza. Bellissima è anche la descrizione di Anchise, uomo generoso che crede negli esseri umani e che sa essere giovane nello spirito.
Ho apprezzato molto questo libro, perché anche se complesso ha messo in luce perfettamente tutti i sentimenti di Cassandra,coinvolgendomi nelle sue vicende personali. Ho riscontrato un po’ di difficoltà nella lettura delle prime 40-50 pagine,ma una volta superate ho capito che è stata comunque una scelta vincente quella dell’autrice, in questo modo sono stata motivata ad andare avanti nella lettura.
Voto: leggi dettagliMi è piaciuto molto questo libro, soprattutto per la trama e il modo in cui è narrato. Ho trovato la storia molto interessante e ben approfondita. La narrazione era piuttosto singolare, ma l’ho apprezzata molto; anche l’uso diverso della punteggiatura mi è piaciuto e ha reso ancora più particolare la lettura.
Voto: leggi dettagliMi è piaciuto perché, anche se ha un linguaggio difficile che implica grande concentrazione, si vedo bene le caratteristiche dei personaggi e i loro sentimenti, come l’amore di Cassandra per Enea.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi è piaciuto molto, lo trovo particolare e non sempre facile da capire. Di questo racconto mi piace soprattutto il fatto che ci si possa immedesimare ed “entrare” nei pensieri di Cassandra. Oltre alla vita di questo personaggio,possiamo capire molto anche sulle vicende della guerra di Troia in quanto Cassandra la vive di persona e la vede con i suoi occhi,raccontandone tutti quei particolari che noi non sappiamo. Soprattutto all’inizio però, ho trovato difficile capire i collegamenti dei personaggi, poi però mano a mano che si avanza con la lettura tutto diventa più chiaro.Inoltre,trovo interessante il fatto che si racconti la storia da una persona che non ha combattuto direttamente in battaglia perchè in questo modo vengono narrate anche le reazioni delle persone quando successe un evento in particolare.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi è piaciuto moltissimo perché permette di analizzare la caduta della città di Troia con uno sguardo particolare, quello di Cassandra. Attraverso il suo racconto non scopriamo solo i fatti relativi alla guerra, ma possiamo anche conoscere la storia della figlia di Priamo e l’evoluzione del suo e degli altri personaggi.
Non fatevi ingannare dal numero di pagine del libro: possono sembrare poche, ma ognuna di esse, per essere compresa, necessita di grande attenzione.
30 thoughts on “Cassandra”