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Fuga dal campo 14

Fuga dal campo 14

Blaine Harden, Fuga dal campo 14, Codice, 2014 

 I campi di lavoro nordcoreani, tuttora funzionanti, esistono da un periodo di tempo doppio rispetto ai gulag sovietici e dodici volte superiore rispetto ai campi di concentramento nazisti. Sulla loro collocazione geografica non ci sono dubbi […] secondo le stime del governo sudcoreano sarebbero circa centocinquantamila i prigionieri rinchiusi nei campi…

Tanta è la letteratura che racconta le vicissitudini dei deportati nei campi nazisti, dei rifugiati politici, dei soldati in guerra, qui però è tutto diverso perché non è nel passato che si svolge il racconto, terribile, angosciante, purtroppo reale, molto reale, ma è nell’oggi. Shin Dong-hyuk è nato nel 1982 in un campo di prigionia nordcoreano, ha vissuto gran parte della sua vita convinto di meritarsi la reclusione, convinto che la prigionia fosse necessaria per debellare il nemico dello Stato. Fin da piccolissimo ha subito ogni tipo di tortura psicologica ma sopratutto fisica, ha visto decine e decine di ragazzi, donne, vecchi, uomini e bambini morire per cause “naturali”, ha provocato la morte della madre, convinto che fare la spia fosse legittimo e necessario. Ha mangiato topi e rane, ha vissuto con gli stessi vestiti per anni, senza biancheria intima. Non aveva accesso all’acqua, né per bere né per lavarsi; non gli era permesso avere amici, confidenti, rapporti o relazioni se non quelle con i capi per favorire la delazione di altri compagni.

Da questo clima di oppressione riuscirà a scappare nel 2002, impiegando quasi due anni per raggiungere gli Stati Uniti, questa è la sua storia brutale, intensa, potente che ci fa sentire tutti colpevoli. Dopo averlo letto non potrete più far finta di niente, sapete la verità.

I trasfigurati

I trasfigurati

John Wyndham,  I trasfigurati, BEAT, 2015

 In un mondo futuro e postapocalittico, i sopravvissuti si sono organizzati in piccoli villaggi autonomi di pastori e agricoltori. La comunità di Waknuk è forse la più ordinata, timorata di Dio, e attenta a rispettare la Definizione, un insieme di leggi che tutti sin da bambini devono imparare a memoria per non ripetere gli errori del passato, con comandamenti come:

«E il Signore decretò che l’uomo dovesse avere un corpo, una testa, due braccia, due gambe; che ogni braccio dovesse avere due giunture e terminare in una mano; che ciascuna mano dovesse avere cinque dita… E ogni creatura che abbia aspetto umano ma non sia formata così non è umana. È un Sacrilegio… »

David è il figlio del capo carismatico del villaggio, e lo ha visto bruciare, anche nelle stagioni di grande crisi e carestia, piante e animali considerati impuri perché imperfetti, o diversi dalla norma.

Un giorno scopre il “terribile segreto” di una nuova amica: ha sei dita nei piedi. A lui non sembra affatto grave, poi ricorda la Definizione, e inizia a riflettere su ciò che è “normale”, e quindi giusto, e cosa no, e quindi sacrilego. Deve denunciare l’impurità della ragazza? E che dire di quella strana capacità che lui stesso possiede, e non ha mai rivelato, di poter comunicare a distanza col pensiero con le pochissime altre persone come lui?

Graceling

Graceling

Kristin Cashore, Graceling, De Agostini, 2016

 Una volta aveva ucciso per errore: era un ricordo che non l’abbandonava mai. Era così che si era mostrato il suo Dono, dieci anni prima, quando aveva solo otto anni.

 Katje nasce con un occhio blu e uno verde, è una Graceling, le appartiene un Dono potente e pericoloso, quello di uccidere. Nei Sette Regni ogni sovrano ha al suo servizio dei Graceling, perché nascere con il Dono significa essere per legge schiavi dei regnanti, servirli e obbedire sempre. Anche Katje deve servire re Rand, suo zio, uomo potente e subdolo che la usa, fin da bambina, per i suoi loschi traffici, per riscuotere le tasse e per intimidire il popolo. Solo il Consiglio, fondazione segreta della resistenza, è a conoscenza del doppio gioco della fanciulla: di giorno serva del suo padrone, di notte ribelle e guerriera al servizio dei più poveri. Tutto però si complica quando Katje intuisce che un complotto, ordito da re Leck, sovrano violento e molto pericoloso, rischia di scatenare una guerra tra i regni. Solo lei può contrapporsi alla sventura che si sta avvicinando, solo lei può veramente combattere contro quest’uomo, ma non sarà sola, con lei un altro Graceling, Poe, con il potere di leggere nella mente.

Carol

Carol

Patricia Highsmith, Carol, Bompiani, 2007

Therese ha diciannove anni e ha appena trovato lavoro in un grande magazzino, reparto bambole. Tutto le sembra senza anima, meccanico, squallido, e gli impiegati tristi automi senza desideri né emozioni, imbruttiti e senza speranza. È certa che per lei si tratti solo di un impiego temporaneo, in attesa di trovare finalmente un ingaggio nel teatro, visto che è scenografa.
Da dieci mesi ha un fidanzato che vuole portarla in Europa, e che dà già il matrimonio per fatto. Ma Therese non è convinta, anche se non ha mai avuto il coraggio di rivelarlo.
Un giorno, nella folla che si accalca per gli acquisti natalizi, nota una signora bella e dai modi eleganti, che le chiede aiuto per una bambola. Scambiano qualche parola, e Therese sente, dopo tanto, una scintilla: non sa perché, ma vuole assolutamente rivedere la signora Aird. Recuperato l’indirizzo, le scrive un biglietto d’auguri. E il pomeriggio seguente, la signora la chiama per invitarla a un aperitivo, loro due sole.

burgess

Storia d’amore e perdizione

Melvin Burgess, Storia d’amore e perdizione, Salani

Bristol, anni Ottanta. Tar e Gemma hanno quattordici anni, sono diversissimi (lui timido e riservato, lei esplosiva) si amano, e per motivi diversi decidono di scappare di casa. Per Tar, che ha una madre alcolizzata e un padre violento, la fuga è necessaria, per Gemma invece sembra quasi un’avventura, un modo per sconfiggere la noia della scuola e della famiglia.
Nella loro vita tutto cambia quando fanno amicizia con Lily, bella e travolgente, e il suo fidanzato Rob, simpatico e sempre pronto alla battuta.
Per Tar e Gemma inizia un periodo felice: si amano, possono condividere tutto, stanno con persone della loro età e cosa non meno importante nessuno può dir loro cosa è giusto fare, semplicemente fanno quello che vogliono. Tutti e quattro formano una squadra, si aiutano, vivono condividendo tutto e ben presto iniziano ad assumere droghe, prima solo qualche canna durante le feste ma poi eroina: in principio solo qualche sniffo, poi passano alle siringhe.
È l’inizio di un lungo periodo che li porterà lentamente verso la distruzione, l’eroina dà lo sballo ma poi li getta nella più nera depressione…