Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Ambientato in un'atmosfera quasi irreale che vede come teatro delle vicende narrate il quartiere di Pangbourne, situato nei pressi di Londra del 1988, “Un gioco da bambini”, sin dalle prime pagine, mi ha immerso in uno scenario particolarmente suggestivo che mi ha da subito appagato. Consapevole di non essermi addentrato nel solito assassinio con l’ormai scontato finale a sorpresa sono stato sorpreso positivamente dall’autore, Ballard, che non si sofferma eccessivamente sulla descrizione dei dettagli, troppo spesso minuziosa e macchinosa, rendendo scorrevole e di conseguenza piacevole la lettura. La figura di Richard, lo psicologo protagonista del romanzo, è relativamente coinvolgente, in quanto si discosti troppo dal suo vero ruolo, rendendo, del tutto inverosimile la storia. Una colonna sonora che renderebbe in pieno il genere del romanzo e ancor di più la storia in questione sarebbe, senza alcuna ombra di dubbio, uno tra i più agghiaccianti sfondi musicali mai esistiti, quello del noto film, “Profondo Rosso”. Consiglierei l’opera, non del tutto soddisfacente, di Ballard a chiunque sia stufo del solito “gialletto” sviluppatosi in un’atmosfera ormai scontata, per immergersi in un altra, del tutto innovativa, che non vede alcun precedente nella storia della letteratura e del cinema Dei ragazzi scomparsi non si avrà mai più alcuna traccia. "Un gioco da bambini" non è collegabile a niente e a nessuno.
Spesso il caso assume le sembianze di un thriller, questo evidenza l’elasticità di Ballard, in quanto non segua rigidamente i canoni del genere “giallo” ,con il quale viene classificato il libro, animando l’intera vicenda.
Un finale aperto, soddisfa parzialmente la curiosità del lettore per ragioni di cui verrà a conoscenza chiunque si degni di intraprendere la lettura del medesimo libro.
Passano le settimane, i mesi , gli anni e di ciò si convincerà anche lo psicologo, convinto che i ragazzi sarebbero tornati allo scoperto o si sarebbero fatti vivi in un futuro non troppo lontano.
Il caso verrà archiviato e mai più nessuno si ricorderà o parlerà dell’ormai remoto mistero di Pangbourne.
Il Gila
voto: Discreto