Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Ho apprezzato il lessico e lo stile utilizzati e la descrizione molto suggestiva che il protagonista fa di sè. A prescindere dal libro in sè, il genere non mi piace molto. Probabilmente se fosse presente qualche altro tema oltre all'amore il romanzo risulterebbe più interessante. Inoltre la trama non è molto avvincente e il finale è piuttosto banale. Un "largo" o un "adagio" di un concerto di Vivaldi, perchè è un tipo di musica lenta e perlopiù triste e noiosa che si accorda bene con le caratteristiche del libro. A chi ama storie d'amore in cui i personaggi sono indagati molto a fondo nella loro complessità psicologica. Il protagonista, che ovviamente non torna mai più da Nasten'ka, dopo aver continuato a patire per qualche anno le sofferenze legate all'amore non corrisposto, decide di porre fine ad esse con il suicidio. Collegherei il romanzo a un altro libro dello stesso autore "I fratelli Karamazov" perchè lo stile è simile; un po' più azzardato è il collegamento con i libri umoristici di Wodehouse, in cui è sempre presente almeno una storia d'amore.
Smaruz
voto: Così così