Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) In questo libro secondo me regna sovrano, al di sopra di qualsiasi altra cosa, lo stile di Dostoevskij, meraviglioso; mi sono piaciute in particolare le descrizioni di Pietroburgo, deserta, avvolta solo dal chiarore della luna nella notte. Ho fatto veramente fatica a seguire il discorso del "sognatore", non riuscivo a trovare un filo logico a ciò che diceva e, seppur la scrittura sia indubbiamente bellissima, in questa parte diventa troppo aulica e prolissa secondo me. Leggendo "Notti Bianche" mi sono venuti in mente due brani di musica classica secondo me perfetti come sottofondo musicale a questo libro: il Notturno Op.9 di Chopin e Sogno d'Amore di Franz Liszt. La loro atmosfera dolce ed evocativa è proprio adatta secondo me alla dimensione onirica che caratterizza il libro di Dostoevskij. E' un libro che, nonostante non sia esattamente come le storie d'amore convenzionali, penso, proprio per questo, possa essere letto da tutti, per scoprire una dimensione diversa di questo sentimento tanto descritto e "sbandierato". Per quanto la fine mi abbia un po' deluso, credo che comunque riporti il libro in una dimensione più realista, pessimista forse. Sinceramente non sono riuscita a collegare il racconto con nessun altro libro o altro, forse perché questa dimensione estranea alla realtà e questa visione dell'amore, dell'amicizia, così particolare non mi era mai capitato di trovarle da nessun'altra parte.
Inoltre sono rimasta un po' delusa del personaggio di Nasten'ka, che avevo tanto apprezzato durante il racconto, per le confessioni e i dialoghi con il protagonista, ma che alla fine si rivela veramente volubile e superficiale.
Ma a questo libro non manca niente e penso che per rispettare la circolarità del racconto il protagonista, dopo aver vissuto il suo rapporto umano più intenso e profondo, debba ritornare alla sua solita vita immersa nel sogno e nella solitudine della notte a Pietroburgo. Potrebbe incontrare così una nuova Nasten'ka...ma non metterei nessun finale miracolistico ed eccessivamente "lieto", in cui la vera Nasten'ka torna indietro e si rende conto di amare il "sognatore".
Grace*
voto: Bello