Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Mi è piaciuta tantissimo la figura del sognatore,questo"eroe"solitario che non è un uomo,ma un essere neutro, che viene paragonato da Dostoevskij a una tartaruga che è un tutt'uno con la propria casa,la descrizione di questo personaggio è veramente magnifica nonostante si percepisca sempre una malinconia di sottofondo: il sognatore appunto sogna,ma non riesce mai ad afferrare concretamente il suo sogno. In certi momenti il linguaggio dei protagonisti assume toni troppo enfatici,e alcuni loro discorsi mi sono sembrati un po' ripetitivi. Come sottofondo metterei l'inverno di Vivaldi musica dolce e malinconica che trasporta nel mondo dei sogni. Penso che le notti bianche sia un libro particolare che non può lasciare indifferenti : o ti piace o non ti piace,non c'è una via di mezzo. Dopo la conclusione negativa dell'incontro fra il protagonista e Nasten'ka, questo ritorna a vivere nella sua dimensione :il sogno Non so bene il motivo, ma mi è venuto in mente un quadro di Degas con le ballerine, probabilmente perchè quando lo vedo mi sembra qualcosa di talmente delicato e bello che non può che trattarsi di un sogno.
Mi ha colpito molto anche la storia di Nasten'ka specialmente per la sua particolare originalità nonostante lasci al lettore una tristezza incolmabile.
Lo consiglio a tutte le persona che hanno voglia di leggre una storia d'amore diversa del solito,con tutte le sue varie sfacettature, e naturalmente lo raccomando a tutte le menti sognatrici.
ire
voto: Molto bello