Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Del romanzo mi sono piaciute la trama e le tematiche trattate. Il racconto giallo fantastico narra l’indagine condotta da uno psichiatra che deve scoprire gli assassini di 32 persone che vivevano all’interno di un complesso residenziale sorvegliato. L’unico difetto che sono riuscito a cogliere nel libro è l’assenza di personaggi “individui”. Infatti tutti i ragazzi, lo psichiatra e altre comparse sono descritte come “tipi”, che rispecchiano una categoria generale di persone. Come colonna sonora a questo libro metterei ad esempio, la musica di uno dei film di Hitchcok per rendere meglio l’idea della suspense. Lo consiglio alle persona a cui piace leggere libri gialli da cui emergono tematiche attuali su cui bisognerebbe riflettere. Secondo me dopo l’ultima pagina lo psichiatra, Richard Greville, dopo aver risolto il caso, smette di cercare di convincere le autorità della sua tesi. Cioè che i ragazzi del Pangbourne Village colpiranno ancora nei confronti di uomini potenti. Dopo molti anni dalla chiusura del caso i giovani uccideranno il Primo Ministro inglese. A condurre le indagini si ripresenterà Greville che risolverà nuovamente il caso facendo condannare i ragazzi. Leggendo questo libro mi sono venute in mente le stragi realmente accadute ai giorni d’oggi ad esempio, quella della figlia e del suo fidanzato che hanno ucciso i genitori di lei in modo cruento, senza scrupoli e senza alcun coinvolgimento emotivo.
Con lo scorrere degli eventi si viene a delineare un comportamento molto diffuso tra i giovani...
Comunque anche chi non vuole analizzare il libro potrebbe essere soddisfatto lo stesso della trama avvincente.
Niccolò
voto: Bello