Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) La storia, precisa ed agghiacciante, mi è piaciuta perché, nonostante uno stile da dossier psichiatrico-criminologico è scorrevole, avvincente e fa pensare a più di un fatto di cronaca nera. In questa favola noir l’autore non ha intenzione di stupire con un finale a sorpresa, bensì analizza la società moderna e le sue Atrocità. Evidentemente influenzato da fatti reali, l'autore porta alla ribalta un problema che in parte condivido: la perdita della parte dei ruoli all'interno delle famiglie moderne può portare a danni psicologici inevitabili. Questo libro è infatti una palese accusa sui metodi educativi moderni, sull'ipocrisia degli stati occidentali nel non voler vedere la realtà e quindi, di riflesso, nel volerla nascondere anche ai nostri figli. Un duro attacco a tutta la società occidentale e a quello che è diventata. Non mi è molto piaciuto lo svolgimento del racconto di Ballard in quanto era ovvio fin dal principio che gli assassini erano i ragazzi. La musica che metterei come colonna sonora a questo libro è Profondo Rosso. Lo consiglio ad un tipo di persona a cui piacciano i libri horror ed agli amanti dei gialli. Secondo me, dopo l’ultima pagina, potrebbe succedere che il protagonista riesce a scovare i ragazzi e ad aiutarli a farsi una vita nuova e migliore. Senza più quei problemi che li hanno portati a compiere una simile strage. A questo libro collegherei il film “Il sesto senso” per l’agghiacciante trama ed atrocità delle vicende narrate.
SB
voto: Molto bello