Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) ho trovato questo libro molto interessante riguardo a come è scritto. infatti è un tipo di scrittura semplice, ma allo stesso tempo assai efficace. la storia infatti nn è di per sè molto entusiasmante, però il modo in cui è scritta e, ovviamente i discorsi dei personaggi, la rendono comunque molto bella. probabilmente il fatto che spesso la storia era trascinata, certe parti eccessivamente particolareggiate e soprattutto ridondanti. i monologhi del protagonista non mi sono sempre piaciuti, infatti alcuni li ho trovati troppo melodrammatici, però capisco che quello era il fine dell'autore. un musica lenta, non troppo allegra, sicuramente tragica. sul finale un bel concerto di violini e arpe, ma poi, quando compare l'uomo che lei veramente ama, una drammattica successione di tamburi e ottoni. direi a chiunque. infatti non appartiene a nessun genere in particolare. è comunque un libro molto introspettivo, quindi non lo consiglio a una persona abituata a libri di avventura ecc. nulla di più di quello che c'è scritto. sinceramente ho trovato il finale non aperto, infatti cominque abbiamo un'idea a mio giudizio chiara di come sarà probabilmente la vita del protagonisca. in ogni caso spero che lui trovi una ragazza che valga quanto la protagonista femminile, però libera, con cui avere una bella storia d'amore tutti quei film degli anni '70 in cui ci sono le classiche scene dei due innamorati che stanno semplicemente a parlare. infatti da questo punto di vista ho trovato questo libro molto "pudico", infatti, nonostante sia una storia d'amore, per quanto finita male, non vi è mai nessun riferimento a baci o quant'altro.
-eLe-
voto: Bello