Descrizione
Autore
Elie Wiesel
Nacque in Romania da due ebrei ortodossi di discendenza ungherese che avevano un piccolo negozio, e altre tre figlie oltre a Élie. Visse a Sighet, una piccola cittadina della Transilvania, dove condusse una vita comune a molti bambini ebrei. Il suo mondo girava intorno alla famiglia, allo studio della religione, alla comunità e a Dio. Improvvisamente la sua famiglia, la sua comunità e la sua innocente fede vennero distrutte con la deportazione nazista del suo villaggio nel 1944. Sua madre ed una delle tre sorelle vennero immediatamente “selezionate” come inabili al lavoro ed inviate alle camere a gas, mentre lui e suo padre vennero mandati ad Auschwitz, dove i deportati erano obbligati a lavorare nel grande complesso chimico. Nel gennaio 1945 Wiesel ed il padre, dopo una lunga marcia al freddo e senza cibo, vennero trasferiti al campo di concentramento di Buchenwald, dove il padre, stremato dalle fatiche, morì.
Dopo la guerra, Wiesel finì in un orfanotrofio francese e nel 1948 cominciò a studiare alla Sorbona. Lavorò per un breve periodo per il quotidiano francese “L’arche”, come giornalista. Divenne socio del vincitore del Premio Nobel per la letteratura François Mauriac, che lo persuase a scrivere e raccontare la sua esperienza dell’Olocausto. Da questo incontro nacque quello che è considerato il suo capolavoro, La notte, forse il più forte e noto testo della letteratura sull’Olocausto.
E Wiesel ha dedicato tutta la vita ai suoi lavori, perché nessuno di noi dimentichi mai quello che è successo agli ebrei. Più tardi si trasferì negli Usa, di cui divenne cittadino nel 1963. Venne assunto alla Commissione Presidenziale sull’Olocausto dal 1978 al 1986, e appoggiò fortemente la costruzione dello United States Holocaust Memorial Museum. Oggi vive negli Stati Uniti ed è docente alla Boston University. Ha al suo attivo oltre 40 libri, tra romanzi e non. Ha ricevuto la Medaglia d’Oro del Congresso degli Stati Uniti nel 1985 ed il Premio Nobel per la pace nel 1986.
Bibliografia
La notte, La Giuntina, 1992
Il giorno, Guanda, 1999
Tutti i fiumi vanno al mare, Bompiani, 2002
Dopo la notte, Garzanti, 32004
La danza della memoria, Garzanti, 2008
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Descrizione
Elie Wiesel, La notte, Giunti
… l’Olocausto
La testimonianza di un adolescente che sopravvive ai campi concentrazionari di Auschwitz e Birkenau. Figlio di un rabbino, non ha mai messo in dubbio l’esistenza di Dio. Con la deportazione e la prigionia tutto si capovolge, e Dio, per lui e non solo, muore definitivamente. All’inizio, per la comunità, l’idea che sia in corso un programmatico sterminio degli ebrei è priva di fondamento, troppo insensato per essere vero. La tragedia, infatti, li coglie completamente di sorpresa e impreparati.
L’esperienza del ghetto e, poco dopo, del campo di concentramento, mostra invece che la follia dell’uomo può prevalere sulla ragione. Chi si salva, non sfugge semplicemente alla morte, ma vive la condizione del “sopravvissuto”. «Avremo scordato tutto: la morte, la fatica, i bisogni naturali. Più forti del freddo e della fame, degli spari e del desiderio di morire, condannati ed erranti, semplici numeri, eravamo gli unici uomini sulla terra».
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Il racconto mi è davvero piaciuto perché tratta uno dei temi più importanti della storia moderna. Consiglio questo libro perché secondo me è capace di sensibilizzare il lettore su un argomento delicato che al giorno d’oggi è spesso sottovalutato.
Voto: leggi dettagliIl racconto mi è davvero piaciuto perché tratta uno dei temi più importanti della storia moderna. Consiglio questo libro perché secondo me è capace di sensibilizzare il lettore su un argomento delicato che al giorno d’oggi è spesso sottovalutato.
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La storia mi é piaciuta.
La musica che metteresti come colonna sonoraLa canzone del bambino nel vento (Auschwitz)- i Nomadi
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il sopravvissuto
La frase che mi è piaciuta di più
“Avremo scordato tutto: la morte, la fatica, i bisogni naturali. Più forti del freddo e della fame, degli spari e del desiderio di morire, condannati ed erranti, semplici numeri, eravamo gli unici uomini sulla terra”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Il film di Anna Frank.
Quello che pensi di questa storia in una rigaÈ una storia affascinante e coinvolgente che mi ha entusiasmata dalle prime pagine.
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Mi è piaciuta perchè descrive tutta la storia nei minimi dettagli e anche i campi di concentramento in tutti i dettagli. anche le emozioni sono molto forti.
Voto: leggi dettagliMi è piaciuta perchè descrive tutta la storia nei minimi dettagli e anche i campi di concentramento in tutti i dettagli. anche le emozioni sono molto forti.
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Non ho nessuna frase per stroncare questa storia.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
E' tutto realtà
La frase che mi è piaciuta di più
Viva la libertà
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
I documentari di guerra
Quello che pensi di questa storia in una rigaPenso che questa storia parli dei deportamenti degli ebrei molto nei dettagli dato che è anche una testimonianza.
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leggere la notte è un viaggio bellissimo ,nella memoria di un sopravvissuto nei capi di concentramento ; di tanti uomini che sono morti nei campi , dei tanti ebrei e delle loro speranze . Questo libro libro pur parlando di un tema così oscuro e triste: L’olocausto è un romanzo avvincente una testimonianza , una storia vera che fa riflettere molto. Mi ha colpito molto l?inconsapevolezza dagli abitanti della piccola cittadina della Transilvania che pur essendo stati avvisati da uno straniero dell’esperienza atroce che gli aspetterà non sono scappati e non hanno preso sul serio le sue parole ; forse perchè non pensavano che il genere umano potesse arrivare a compiere atti così atroci .
Voto: leggi dettaglileggere la notte è un viaggio bellissimo ,nella memoria di un sopravvissuto nei capi di concentramento ; di tanti uomini che sono morti nei campi , dei tanti ebrei e delle loro speranze . Questo libro libro pur parlando di un tema così oscuro e triste: L’olocausto è un romanzo avvincente una testimonianza , una storia vera che fa riflettere molto. Mi ha colpito molto l?inconsapevolezza dagli abitanti della piccola cittadina della Transilvania che pur essendo stati avvisati da uno straniero dell’esperienza atroce che gli aspetterà non sono scappati e non hanno preso sul serio le sue parole ; forse perchè non pensavano che il genere umano potesse arrivare a compiere atti così atroci .
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La musica che metteresti come colonna sonoraRemember everything dei five finger death punch
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Per non dimenticare
La frase che mi è piaciuta di più
MAI DIMENTICHERò QUELLA NOTTE, LA PRIMA NOTTE NEL CAMPO CHE HA FATTO DELLA MIA VITA UNA LUNGA NOTTE
MAI DIMENTICHERò QUEL FUMO
MAI DIMENTICHERò I PICCOLI VOLTI DEI BAMBINI DI CUI AVEVO VISTO I CORPI TRASFORMARSI IN VOLUTE DI FUMO SOTTO UN CIELO MUTO.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
LO abbinerei al film di Roberto Benigni “La vita è bella” in quanto parlano ambedue dell’olocausto e in entrambi trasuda la speranza di sopravvivere che C’e nonostante ti trovi in un periodo buio.
Quello che pensi di questa storia in una rigaè incredibile che il genere umano è arrivato a compiere atti così atroci non immagini i campi,le camere a gas,le fosse ,e tanta crudeltà negli uomini in divisa
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La storia mi è piaciuta.
A parer mio è stata molto toccante perché narra di un bambino che, anche se molto piccolo, conosce per la prima volta il male e, inoltre, racconta di una realtà che molto spesso è difficile da raccontare.
Attraverso questo racconto si possono facilmente capire le emozioni, i dispiaceri e le paure che prova il piccolo Eliezer e imedesimarsici.
In genere, oltretutto, non sono attratta da romanzi che parlano dell’Olocausto ma, grazie a “La Notte”, mi sono sicuramente appassionata di più a questo genere.
La storia mi è piaciuta.
A parer mio è stata molto toccante perché narra di un bambino che, anche se molto piccolo, conosce per la prima volta il male e, inoltre, racconta di una realtà che molto spesso è difficile da raccontare.
Attraverso questo racconto si possono facilmente capire le emozioni, i dispiaceri e le paure che prova il piccolo Eliezer e imedesimarsici.
In genere, oltretutto, non sono attratta da romanzi che parlano dell’Olocausto ma, grazie a “La Notte”, mi sono sicuramente appassionata di più a questo genere.
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Alcune scene sono forse un po’ “crude” e eccessivamente tragiche.
La musica che metteresti come colonna sonora*
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Da solo ad Auschwitz
La frase che mi è piaciuta di più
“Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Quello che pensi di questa storia in una rigaStoria piacevole ed in alcuni tratti emozionante, che riesce a spiegare tematiche cosí importanti anche a ragazzi più giovani.
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il libro mi è piaciuto perchè racconta nel dettaglio la vita dei lagher che a volte può essere scontata e spesso dimenticata. il libro è una testimonianza importante di ciò che hanno passato gli ebrei e nonostante faccia venire la pelle d’oca per le orribile cose che hanno subito è importante che la nostra generazione sia consapevole di ciò che è accaduto. inoltre non vengono usate parole complesse e ciò aiuta dei giovani lettori come noi a comprendere meglio il significato vero del libro
Voto: leggi dettagliil libro mi è piaciuto perchè racconta nel dettaglio la vita dei lagher che a volte può essere scontata e spesso dimenticata. il libro è una testimonianza importante di ciò che hanno passato gli ebrei e nonostante faccia venire la pelle d’oca per le orribile cose che hanno subito è importante che la nostra generazione sia consapevole di ciò che è accaduto. inoltre non vengono usate parole complesse e ciò aiuta dei giovani lettori come noi a comprendere meglio il significato vero del libro
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il libro è adatto in ogni riga suscita certo emozioni forti ma adatte al’agomento.
La musica che metteresti come colonna sonora*
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i vagoni pieni di bambini al posto di bestiame
La frase che mi è piaciuta di più
Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede. Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere. Mai dimenticherò i miei sogni, che presero il volto del deserto. Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Quello che pensi di questa storia in una rigaNel libro si trovano contenuti forti e anche paurosi, però che conferiscono un chiaro quadro di ciò che è accaduto realmente. Confluiscono a dare un aspetto di verità ad una vicenda così tragica e spaventosa da essere impossibile rivivere. il libro fa riflettere parecchio il lettore sugli stati d’animo che hanno provato gli ebrei che spesso vengono lasciati in disparte dai libri di storia. leggendo questo libro ho scoperto una visione diversa della seconda guerra mondiale che non tratta solo delle battaglie ma della vera mostruosità del carattere umano che ha portato a trasformare altri uomini come noi in animali se non molto meno.
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è una storia toccante in quanto il ragazzino protagonista conosce per la prima volta il Male, per di più senza il sostegno di Dio. E’ una storia intensa, piuttosto travagliata, in molti momenti dolorosa e straziante.
Voto: leggi dettagliè una storia toccante in quanto il ragazzino protagonista conosce per la prima volta il Male, per di più senza il sostegno di Dio. E’ una storia intensa, piuttosto travagliata, in molti momenti dolorosa e straziante.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
è troppo incentrato su un’unica esperienza
La musica che metteresti come colonna sonora*
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la conseguenza del male
La frase che mi è piaciuta di più
Per la prima volta sentii la rivolta crescere in me. Perchè dovevo santificare il Suo Nome? L’Eterno Onnipotente taceva: di cosa dovevo ringraziarLo?
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
il film “La storia di Anne Frank” perchè anche nel film la storia, di una ragazzina ambiziosa la cui vita sarà troncata dal reclutamento nel campo di concentramento, è narrata in prima persona edè ambientata nello stesso periodo storico.
Quello che pensi di questa storia in una rigaho amato questo racconto perchè ho potuto immedesimarmi nella vita del protagonista grazie alle descrizioni delle sue emozioni nel singoli momenti.
riesce a trasmettere emozioni quali dolore, solitudine, sconsolatezza e terrore.
è una importante testimonianza quell di un ragazzino che, sopravvissuto all’olocausto, rende viva la memoria.
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Probabilmente la peculiarità che caratterizza questo racconto autobiografico, da reputarsi pertanto testimonianza del passato, consiste nella spiccata capacità da parte dell’autore di rievocare un’atmosfera unanime, quasi surreale, propria dell’epoca del nazismo. Elie Wiesel ricorre difatti ad un linguaggio semplice da interpretare, ma intenso dal punto di vista strettamente emotivo, in quanto efficace nell’intento di ritrarre una concezione della vita a dir poco disarmante. E l’abilità da parte dell’autore va ricercata, a mio giudizio, nell’aver coinvolto il lettore in primo piano all’interno di questo immaginario collettivo del popolo ebreo, che soggetto alla persecuzione e segregazione sociale da parte del regime nazista, è animato unicamente da immagini cruenti e spietate. Tuttavia proprio questo aspetto si rivela basilare nel conferire una trascrizione più idonea della vicenda, senza la quale il lettore non si renderebbe consapevole dell’agonia vissuta da Wiesel durante la prigionia presso il campo di concentramento di Auschwitz. In secondo luogo ritengo doveroso soffermarmi su un capitolo in particolare, che mi ha colpito per i contenuti in chiave filosofica che tratta al suo interno. Tra le pp. trentanove e quaranta si insinua nell’autore il dubbio circa la possibilità di credere in Dio, poiché, se Dio esiste veramente ed è, come tutte le religioni predicano, “immensamente buono”, allora non avrebbe permesso che un simile sterminio come quello di Auschwitz potesse essere attuato. Ciò che l’autore sente in bisogno di comunicarci mediante tale convinzione a livello morale è che il silenzio di Dio difronte ad una strage offusca la propria fede. Questo ideale riguardo l’esistenza di Dio non mi riguarda in modo diretto, ma lo ritengo un pensiero valido, limitatamente ai diversi spunti psicologici che da esso si ricavano riguardo la coscienza dell’autore.
Voto: leggi dettagliProbabilmente la peculiarità che caratterizza questo racconto autobiografico, da reputarsi pertanto testimonianza del passato, consiste nella spiccata capacità da parte dell’autore di rievocare un’atmosfera unanime, quasi surreale, propria dell’epoca del nazismo. Elie Wiesel ricorre difatti ad un linguaggio semplice da interpretare, ma intenso dal punto di vista strettamente emotivo, in quanto efficace nell’intento di ritrarre una concezione della vita a dir poco disarmante. E l’abilità da parte dell’autore va ricercata, a mio giudizio, nell’aver coinvolto il lettore in primo piano all’interno di questo immaginario collettivo del popolo ebreo, che soggetto alla persecuzione e segregazione sociale da parte del regime nazista, è animato unicamente da immagini cruenti e spietate. Tuttavia proprio questo aspetto si rivela basilare nel conferire una trascrizione più idonea della vicenda, senza la quale il lettore non si renderebbe consapevole dell’agonia vissuta da Wiesel durante la prigionia presso il campo di concentramento di Auschwitz. In secondo luogo ritengo doveroso soffermarmi su un capitolo in particolare, che mi ha colpito per i contenuti in chiave filosofica che tratta al suo interno. Tra le pp. trentanove e quaranta si insinua nell’autore il dubbio circa la possibilità di credere in Dio, poiché, se Dio esiste veramente ed è, come tutte le religioni predicano, “immensamente buono”, allora non avrebbe permesso che un simile sterminio come quello di Auschwitz potesse essere attuato. Ciò che l’autore sente in bisogno di comunicarci mediante tale convinzione a livello morale è che il silenzio di Dio difronte ad una strage offusca la propria fede. Questo ideale riguardo l’esistenza di Dio non mi riguarda in modo diretto, ma lo ritengo un pensiero valido, limitatamente ai diversi spunti psicologici che da esso si ricavano riguardo la coscienza dell’autore.
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Durante la lettura di questo libro ho constato che l’intera trama è incentrata nel solo ricordo da parte dell’autore riguardo l’esperienza vissuta personalmente ad Auschwitz. Ritengo che lo stile di scrittura di Wiesel nella sua semplicità attribuisca alla vicenda una nota eccessivamente tragica e straziante. Come avevo già accennato precedentemente, il libro nel suo insieme eccede nel rievocare immagini crudeli e difficilmente attribuibili alla realtà. L’essenza stessa dell’essere uomini con una personalità, un animo, dei sentimenti svanisce così come la dignità e in tal senso si determinano condizioni di vita precarie, dove ogni essere umano è costretto a rimanere impassibile difronte ai fatti tragici della vita quotidiana, senza affidarsi ad alcun ricordo del proprio passato che possa allietare l’animo, ma curandosi soltanto dei beni esistenziali della vita come il cibo. Tutti questi aspetti conferiscono al testo un unicità per i temi trattati, ma si rivelano al contempo difficilmente affrontabili persino per chi non li ha vissuti in prima persona, come nel mio caso.
La musica che metteresti come colonna sonoraLa colonna sonora che metterei al libro è quella tratta dal film"La vita è bella" di Nicola Piovani, per la quale è stato insignito dell'Oscar alla migliore colonna sonora nel 1999.
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"La mia vita e Auschwitz".
La frase che mi è piaciuta di più
“Se solo potessi sbarazzarmi di questo peso morto[…] Immediatamente mi vergognai di me stesso, per sempre.”Questa frase la reputo significativa in quanto esprime, seppur implicitamente, un tema fondamentale sui cui si basa il racconto: la perdita della dignità umana ad opera dei nazisti. In questo frangente del libro Wiesel prova un terribile e tragico senso di sollievo perchè pensa di aver perduto il padre, considerato quasi un ostacolo alla sua sopravvivenza. Il rimorso per questo fugace pensiero indotto dalla situazione di privazione e di paura lo perseguiterà per sempre. Un simile comportamento lo si può attribuire alle condizioni precarie in cui i prigionieri del campo di concentramento riversano: l’uomo in queste circostanze può fare spazio al solo istinto di sopravvivenza.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Probabilmente, dal punto di vista dei contenuti che vengono trattati al suo interno, comparerei questo libro con due altrettanti capolavori della lettura sull’Olocausto:”Se questo è un uomo” di Primo Levi e “Il Diario di Anna Frank”. Tutti questi tre libri che ho appena accennato rappresentano una comune testimonianza dell’esperienza vissuta personalmente dai tre autori delle opere in questione, durante il periodo di reggenza del regime nazista, e rendono espressamente palese le atrocità di cui esso ne fu responsabile.
Quello che pensi di questa storia in una rigaLa singolarità di questo romanzo consiste indubbiamente nel suo contenuto; si tratta non solo di un semplice racconto autobiografico, ma di una delle poche testimonianze rinvenute da chi ha vissuto personalmente l’orrore di Auschwitz. Leggendolo si percepisce la struttura metodica del regime nazista, basata su un principio fondamentale: la persecuzione degli ebrei. Ebbene questo libro costituisce a mio giudizio un riferimento, perchè si possa prendere atto del nostro passato e fondare le basi di una società di cui sia cardine la convivenza civile.
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Il romanzo mi ha colpito molto perchè è tratto da una storia vera di Elie Wiesel e mette in evidenza fino a che punto può arrivare la crudeltà e l’orrore degli uomini;il protagonista perde infatti la fede in Dio e nel genere umano. Nel racconto ogni cosa viene invertita, ogni valore distrutto e lo dimostra una frase citata da un Kapo nel romanzo: “Qui non ci sono padri, fratelli, amici” e “Ognuno vive e muore in solitudine”.
Voto: leggi dettagliIl romanzo mi ha colpito molto perchè è tratto da una storia vera di Elie Wiesel e mette in evidenza fino a che punto può arrivare la crudeltà e l’orrore degli uomini;il protagonista perde infatti la fede in Dio e nel genere umano. Nel racconto ogni cosa viene invertita, ogni valore distrutto e lo dimostra una frase citata da un Kapo nel romanzo: “Qui non ci sono padri, fratelli, amici” e “Ognuno vive e muore in solitudine”.
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La musica che metteresti come colonna sonoraLa guerra di Piero - Fabrizio De Andre'
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L'essenza della crudeltà
La frase che mi è piaciuta di più
“Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima e trasformarono i miei sogni in polvere”.
Ho scelto questa frase in quanto fa capire come il protagonista perda di vista sia la cognizione della realtà sia quella del suo io più interiore.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Il bambino con il pigiama a righe; Maus; Schindler’s List
Quello che pensi di questa storia in una rigaPenso che questo romanzo, per molti, sia la conferma più palese dello sterminio e degli effetti alle quale abbia mai assistito l’umanità e in particolare il protagonista.
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Tra i libri che ho letto questo in particolare modo mi ha colpita e toccata nel cuore. Mentre lo leggevo, da un lato non volevo finisse mai, dall’altro lato volevo arrivare alla fine rapidamente in quanto volevo sapere cosa accadesse al protagonista.
Voto: leggi dettagliTra i libri che ho letto questo in particolare modo mi ha colpita e toccata nel cuore. Mentre lo leggevo, da un lato non volevo finisse mai, dall’altro lato volevo arrivare alla fine rapidamente in quanto volevo sapere cosa accadesse al protagonista.
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A.
La musica che metteresti come colonna sonoraLe tasche piene di sassi di Jovanotti.
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Il buio di una gioventù.
La frase che mi è piaciuta di più
“Noi non pensavamo alla vendetta”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Le prime opere che mi vengono in mente sono i film: Vento di primavera, La chiave di Sara, La vita è bella ed Il bambino con il pigiama a righe.
Quello che pensi di questa storia in una rigaÈ una storia vera e avvincente che mi dice molto su come si viveva in quei durissimi tempi, ma anche molto cruda per alcuni sensi.
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Il libro mi ha davvero stupito perché Wiesel è riuscito a trattare questo argomento così crudo e drammatico senza renderlo pesante agli occhi di noi ragazzi.
Voto: leggi dettagliIl libro mi ha davvero stupito perché Wiesel è riuscito a trattare questo argomento così crudo e drammatico senza renderlo pesante agli occhi di noi ragazzi.
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Di solito libri di questo genere,che parlano di guerre e stermini,non mi sono mai piaciuti per la trama crudele e spietata di cui parlano.
La musica che metteresti come colonna sonora"Hurt "- Johnny Cash
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"Per non dimenticare"
La frase che mi è piaciuta di più
-L’uomo si eleva verso Dio per mezzo delle domande che Gli pone – amava ripetere.-Ecco il vero dialogo:l’uomo interroga e Dio risponde.Ma le Sue risposte non si comprendono,non si possono comprendere,perché vengono dal fondo dell’anima e vi rimangono fino alla morte.Le vere risposte, Eliezer,tu non le troverai che in te.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Il libro mi ha ricordato “Il diario di Anna Frank” perché tutti e due gli scrittori sono anche protagonisti della vicenda e anche il film “Il bambino col pigiama a righe”,perché credo che i due protagonisti siano molto simili.
Quello che pensi di questa storia in una rigaDi solito non leggo libri di questo genere perché non amo le trame che parlano di guerra, ma questo libro è riuscito davvero a farmi cambiare idea!
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Il romanzo di Wiesel mi è piaciuto molto. Il tema principale, ovvero, l’olocausto mi ha affascinato molto. Ho sempre visto film relativi a questo terribile evento, ma mai letto un racconto autobiografico. Ho letto con piacere il libro e alla fine di ogni capitolo ero invogliata ad andare avanti e scoprire cosa accadesse al protagonista. Sono rimasta spaventata, in alcuni parti, non perché si descrivevano scene violente ma in quanto si raccontava come i capiblocchi fossero gentili con gli ebrei.
Voto: leggi dettagliIl romanzo di Wiesel mi è piaciuto molto. Il tema principale, ovvero, l’olocausto mi ha affascinato molto. Ho sempre visto film relativi a questo terribile evento, ma mai letto un racconto autobiografico. Ho letto con piacere il libro e alla fine di ogni capitolo ero invogliata ad andare avanti e scoprire cosa accadesse al protagonista. Sono rimasta spaventata, in alcuni parti, non perché si descrivevano scene violente ma in quanto si raccontava come i capiblocchi fossero gentili con gli ebrei.
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La musica che metteresti come colonna sonora"Cristhina Perri - A Thousand Years"
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Combattendo per la vita.
La frase che mi è piaciuta di più
Ma perché, ma perché benedirLo? Tutte le mie fibre si rivoltavano. Per aver fatto bruciare migliaia di bambini nelle fosse? Per aver fatto funzionare sei crematori giorno e notte, anche di sabato e nei giorni di festa? Per aver creato nella Sua grande potenza Auschwitz, Birkenau, Buna e tante altre fabbriche di morte? Come avrei potuto dirGli:”Benedetto tu sia o Signore, Re dell’universo, che ci hai eletto fra i popoli per venir torturati giorno e notte, per vedere i nostri padri, le nostri madri, i nostri fratelli finire al crematorio? Sia lodato il Tuo santo nome, tu che ci hai scelto per essere sgozzatisul tuo altare”?
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Abbinerei questo libro a “Il diario di Anna Frank” dato che entrambi sono racconti autobiografici centrati sull’olocausto. Lo abbinerei anche al film “La vita è bella”, oltre ad avere come tema la vita nei campi di concentramento, hanno in comune anche il forte legame figlio-padre.
Quello che pensi di questa storia in una rigaIl coraggio è la virtù più importante per gli uomini. Gli ebrei ne hanno avuto da vendere.
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Tra tutti i libri che ho letto su questo argomento questo è quello che ha colpito di piú. La stora è coinvolgente a tal punto che non riesci a blocare la lettura per una pausa, i personaggi sono descritti con tale precision che quasi ti ci affezioni. La lettura è semplice e non richiede una conoscenza profonda. Lo consiglio piú a studenti delle superiori per il semplice fatto che ci vuole una maturità maggiore rispetto ad altri libri (es. il diario di Anna Frank).
Voto: leggi dettagliTra tutti i libri che ho letto su questo argomento questo è quello che ha colpito di piú. La stora è coinvolgente a tal punto che non riesci a blocare la lettura per una pausa, i personaggi sono descritti con tale precision che quasi ti ci affezioni. La lettura è semplice e non richiede una conoscenza profonda. Lo consiglio piú a studenti delle superiori per il semplice fatto che ci vuole una maturità maggiore rispetto ad altri libri (es. il diario di Anna Frank).
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Secondo me (anche per un gusto personale) le anticipazioni sono troppo specifiche in alcuni casi.
La musica che metteresti come colonna sonoraLa canzone del bimbo nel vento-Guccini
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Il cielo era muto.
La frase che mi è piaciuta di più
Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volue di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
[…]
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Molte frasi e pensieri sono molto simili a ”Se questo è un uomo”
Quello che pensi di questa storia in una rigaColpisce e ti resa dentro.
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Storia molto toccante dato il tema trattato: i campi di concentramento. Durante la lettura, il testo fa riflettere di come, in tempi passati, vi erano persone che trattavano crudelmente altri esseri umani solamente perchè si sentivano di “razza superiore”
Voto: leggi dettagliStoria molto toccante dato il tema trattato: i campi di concentramento. Durante la lettura, il testo fa riflettere di come, in tempi passati, vi erano persone che trattavano crudelmente altri esseri umani solamente perchè si sentivano di “razza superiore”
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La musica che metteresti come colonna sonoraauschwitz di Francesco Guccini
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nelle mani del nemico
La frase che mi è piaciuta di più
mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e sette volte sprangata.
mai dimenticherò quel fumo.
mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede.
mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. mai.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
il “diario di Anna Frank” di Anna Frank
“se questo è un uomo” di Primo Levi
“la vita è bella” di Roberto Benigni
storia molto toccante e il limite della crudeltà umana
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Racconto incredibilmente affascinante. Tema molto toccante che in questo libro viene messo molto in evidenza anche con tutta la sua tragicità.
Voto: leggi dettagliRacconto incredibilmente affascinante. Tema molto toccante che in questo libro viene messo molto in evidenza anche con tutta la sua tragicità.
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E’ una testimonianza fantastica che però viene interrotta in vari pezzi da alcune esperienze del protagonista dopo la liberazione dai campi di concentramento che distolgono l’attenzione del lettore.
La musica che metteresti come colonna sonora"Auschwitz (canzone del bambino nel vento)" di Guccini
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Eliezer
La frase che mi è piaciuta di più
“Ho più fiducia in Hitler che in nessun altro. E’ l’unico che ha mantenuto le sue promesse, tutte le sue promesse, col popolo ebraico.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Un film che mi è venuto in mente è Anna Frank, tipico esempio di testimonianza dei campi di sterminio. Mi è venuto in mente perchè entrambi i protagonisti sono stati condotti nei campi di concentramento. L’unica differenza è che a differenza di Anna, Eliezer esce vivo del campo mentre Anna Frank no.
Quello che pensi di questa storia in una rigaAppasionante e travolgente, è un libro tragico ma ricco di significato.
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la storia non mi è piaciuta molto
Voto: leggi dettaglila storia non mi è piaciuta molto
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niente
La musica che metteresti come colonna sonorasoffiando nel vento
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Vai sempre avanti
La frase che mi è piaciuta di più
non dimenticherò mai quella notte
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
quanta stella c’è nel cielo
Quello che pensi di questa storia in una rigaquello che penso su questa storia è che il mondo è stato crudele in paasato
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Storia bella che ti fa rflettere sulla crudeltá subita dagli uomini ritenuti inferiori dai tedeschi
Voto: leggi dettagliStoria bella che ti fa rflettere sulla crudeltá subita dagli uomini ritenuti inferiori dai tedeschi
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La musica che metteresti come colonna sonoraAuschwitz
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La deportazione
La frase che mi è piaciuta di più
E anche quando non avemmo piú fame non ci fu nessuno che pensó alla vendetta.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Il bambino con il pigiama a righe
Quello che pensi di questa storia in una rigaStoria che ti fa capire quanto può essere crudele la razza umana
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Una storia commovente che fa riflettere
Il libro è molto corto e di linguaggio semplice, perciò viene voglia di leggerlo. Io personalmente sono rimasta molto colpita dalle vicende del ragazzo e del padre è ancora di più dal fatto che sia una storia vera. Ciò è inconcepibile. Consiglio a tutti la lettura, aiuta a comprendere il senso della felicità, che a volte riusciamo purtroppo a dimenticare.
Una storia commovente che fa riflettere
Il libro è molto corto e di linguaggio semplice, perciò viene voglia di leggerlo. Io personalmente sono rimasta molto colpita dalle vicende del ragazzo e del padre è ancora di più dal fatto che sia una storia vera. Ciò è inconcepibile. Consiglio a tutti la lettura, aiuta a comprendere il senso della felicità, che a volte riusciamo purtroppo a dimenticare.
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Niente
La musica che metteresti come colonna sonoraOld man
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Non abbandoniamoci
La frase che mi è piaciuta di più
Vedo Hitler come un Messia, è l’unico che è stato in grado di mantenere tutte le promesse.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Anna Frank
Quello che pensi di questa storia in una rigaUn grido silenzioso alla crudeltà degli uomini
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“La notte”, scritto da Elie Wiesel, racconta le terribili esperienze vissute in prima persona dall’autore, un giovane ebreo ortodosso che venne deportato nei campi di concentramento di Auschwitz, Birkenau, Buna e Buchenwald.
In poco più di cento pagine, l’autore riesce a trasmettere perfettamente le sue emozioni ed i suoi pensieri al lettore, descrivendo inoltre in modo dettagliato gli avvenimenti, i luoghi e le persone che, come lui, furono obbligate, ingiustamente, a vivere in quelle spaventose condizioni.
Sinceramente ritengo che non ci saranno mai abbastanza parole spese sulla Shoa, mai abbastanza racconti, perché nulla di tutto questo potrà ripagare chi lì dentro è deceduto e cancellare ciò che lì dentro è accaduto. Perciò dobbiamo tenere in vita la memoria dell’esempio più grande di distruzione del principale diritto dell’esistenza, che per tutti dovrebbe essere inviolabile e che invece lì, su quella terra, è stato brutalmente infranto.
“La notte”, scritto da Elie Wiesel, racconta le terribili esperienze vissute in prima persona dall’autore, un giovane ebreo ortodosso che venne deportato nei campi di concentramento di Auschwitz, Birkenau, Buna e Buchenwald.
In poco più di cento pagine, l’autore riesce a trasmettere perfettamente le sue emozioni ed i suoi pensieri al lettore, descrivendo inoltre in modo dettagliato gli avvenimenti, i luoghi e le persone che, come lui, furono obbligate, ingiustamente, a vivere in quelle spaventose condizioni.
Sinceramente ritengo che non ci saranno mai abbastanza parole spese sulla Shoa, mai abbastanza racconti, perché nulla di tutto questo potrà ripagare chi lì dentro è deceduto e cancellare ciò che lì dentro è accaduto. Perciò dobbiamo tenere in vita la memoria dell’esempio più grande di distruzione del principale diritto dell’esistenza, che per tutti dovrebbe essere inviolabile e che invece lì, su quella terra, è stato brutalmente infranto.
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Non c’è niente che non mi sia piaciuto di questo libro.
La musica che metteresti come colonna sonora"Blowin in the Wind"- Bob Dylan.
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Lottando per la vita.
La frase che mi è piaciuta di più
“Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Collegherei questo racconto al libro “Il diario di Anna Frank” perché in entrambi le vicende vengono narrate mediante gli occhi dei due protagonisti, costretti a vivere situazioni terribili e ad assistere a visioni crudeli e violente della vita nei campi di concentramento.
Quello che pensi di questa storia in una rigaDobbiamo necessariamente assumerci l’onore e l’onere di ricordare.
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Ho apprezzato davvero molto questo libro, sia il modo in cui è stato scritto sia per la triste anche se vera storia che racconta, lo ritengo un bel libro sopratutto perché anche se in poche pagine esprime in pieno le emozioni provate, e dà una chiara idea degli avvenimenti avvenuti in quel periodo, lo trovo uno dei migliori libri che si possano trovare riguardante questo argomento perché lascia nella memoria un chiaro segno della crudeltà dell’ olocausto.
Voto: leggi dettagliHo apprezzato davvero molto questo libro, sia il modo in cui è stato scritto sia per la triste anche se vera storia che racconta, lo ritengo un bel libro sopratutto perché anche se in poche pagine esprime in pieno le emozioni provate, e dà una chiara idea degli avvenimenti avvenuti in quel periodo, lo trovo uno dei migliori libri che si possano trovare riguardante questo argomento perché lascia nella memoria un chiaro segno della crudeltà dell’ olocausto.
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La musica che metteresti come colonna sonora/
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Non trovo titolo più appropriato di quello già dato.
La frase che mi è piaciuta di più
Io diventai A-7713. Ormai non avevo più altro nome.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Schindler’s list
Quello che pensi di questa storia in una rigaTrovo questa storia molto triste come il resto di tutte le altre storie raccontate dai sopravvissuti dell’ olocausto, ma questa storia in particolare la trovo molto più cruda rispetto alle altre, come detto prima trovo davvero impressionante che cosi poche pagine diano una piena idea al lettore della crudeltà dell’ olocausto.
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Uno dei fattori-chiave che mi è piaciuto maggiormente all’interno della storia è che i fatti vengono narrati attraverso “gli occhi” di un ragazzino di solo quattordici anni, che viene sottoposto a visioni assolutamente crudeli e forti della vita nei campi di concentramento.
Inoltre l’autore, con le sue parole e minuziose descrizioni, fa provare al lettore cosa significava realmente vivere in quell’epoca in certe condizioni e in alcuni luoghi.
Mi è piaciuto anche il fatto che, insieme agli avvenimenti storici, lo scrittore metta in evidenza la forte fede religiosa, trattando temi importanti come l’amicizia, l’amore fra padre e figlio, la violenza, la crudeltà e molti altri.
Nella vicenda è anche molto forte il tema del legame paterno, nel quale non sono presenti solamente aspetti positivi, ma anche dubbi e fatica.
Uno dei fattori-chiave che mi è piaciuto maggiormente all’interno della storia è che i fatti vengono narrati attraverso “gli occhi” di un ragazzino di solo quattordici anni, che viene sottoposto a visioni assolutamente crudeli e forti della vita nei campi di concentramento.
Inoltre l’autore, con le sue parole e minuziose descrizioni, fa provare al lettore cosa significava realmente vivere in quell’epoca in certe condizioni e in alcuni luoghi.
Mi è piaciuto anche il fatto che, insieme agli avvenimenti storici, lo scrittore metta in evidenza la forte fede religiosa, trattando temi importanti come l’amicizia, l’amore fra padre e figlio, la violenza, la crudeltà e molti altri.
Nella vicenda è anche molto forte il tema del legame paterno, nel quale non sono presenti solamente aspetti positivi, ma anche dubbi e fatica.
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Nel complesso penso che l’autore sia stato molto dettagliato e descrittivo, ma l’unica parte che ha tralasciato durante la sua narrazione è la fine che hanno fatto la sorellina e la madre, che vengono citare solo all’inizio del racconto o in poche altre parti. Credo che l’abbia fatto pensando che fosse abbastanza ovvio che le donne nei campi di concentramento non sopravvivevano praticamente mai.
La musica che metteresti come colonna sonora"Requiem", W. A. Mozart.
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La speranza.
La frase che mi è piaciuta di più
“Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Storia molto descrittiva che offre al lettore un’ottima visione storica e sociale.
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“La notte” è una metafora che spiega il periodo buio che l’autore ha passato nei campi di concentramento: prima ad Auschwitz poi a Birkenau, Buna e per ultimo Buchenwald.
La parte più dura ma anche la più bella è stata la parte finale, quando Elie rimane accanto al padre, dandogli acqua, pane e buona parte della sua razione quotidiana di zuppa pur sapendo che il padre non ce la farà.
Il fatto che più fa ragionare è che Elie non crede più in un dio, perché quale buon dio destinerebbe ai propri fedeli un destino così atroce?
“La notte” è una metafora che spiega il periodo buio che l’autore ha passato nei campi di concentramento: prima ad Auschwitz poi a Birkenau, Buna e per ultimo Buchenwald.
La parte più dura ma anche la più bella è stata la parte finale, quando Elie rimane accanto al padre, dandogli acqua, pane e buona parte della sua razione quotidiana di zuppa pur sapendo che il padre non ce la farà.
Il fatto che più fa ragionare è che Elie non crede più in un dio, perché quale buon dio destinerebbe ai propri fedeli un destino così atroce?
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La musica che metteresti come colonna sonoraA team di Ed Sheeran, ma non per il testo, più per la musica.
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"dio esiste?"
La frase che mi è piaciuta di più
“Com’era possibile che si bruciassero degli uomini, dei bambini, e che il mondo tacesse?”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Mi viene in mente “l’amico ritrovato” di Fred Uhlman, perché entrambi sono ambientati in periodo di guerra ed entrambi parlano di studenti ebrei che vengono strappati via dalla loro casa e portati nei campi di concentramento. Entrambi sopravvivono.
Quello che pensi di questa storia in una rigaRacconta molto bene gli orrori dell’olocausto.
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Consiglio di leggere questo romanzo a chi come me nutre una grande passione e curiosità per la storia, in particolare per l’Olocausto.
Il protagonista Elie è un ragazzo forte e coraggioso, anche se all’apparenza può sembrare debole e indifeso. Il rapporto tra egli e suo padre è strettissimo e sarà questo che permetterà ad Elie di sopportare gli orrori della guerra e del campo. Ho trovato ammirevole la determinazione che il lettore pensa che un bambino non possa avere e che invece emerge nel libro. Questo romanzo è una bellissima autobiografia che mette l’amore tra due persone, Elie e suo padre, davanti ai disastri degli anni ’40.
Consiglio di leggere questo romanzo a chi come me nutre una grande passione e curiosità per la storia, in particolare per l’Olocausto.
Il protagonista Elie è un ragazzo forte e coraggioso, anche se all’apparenza può sembrare debole e indifeso. Il rapporto tra egli e suo padre è strettissimo e sarà questo che permetterà ad Elie di sopportare gli orrori della guerra e del campo. Ho trovato ammirevole la determinazione che il lettore pensa che un bambino non possa avere e che invece emerge nel libro. Questo romanzo è una bellissima autobiografia che mette l’amore tra due persone, Elie e suo padre, davanti ai disastri degli anni ’40.
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La musica che metteresti come colonna sonora"Earth Song" - Michael Jackson
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'Tra la vita e la morte'
La frase che mi è piaciuta di più
“Le porte vennero richiuse. Eravamo in trappola, fino al collo. Il mondo era un carro ermeticamente chiuso.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quando penso al rapporto tra Elie e suo padre in questo romanzo mi viene automaticamente in mente quello tra Guido e suo figlio Giosuè nel film “La Vita è Bella”. Entrambi fortissimi e meravigliosi.
Quello che pensi di questa storia in una rigaUna storia sincera, piena di coraggio, di determinazione e di amore in un periodo che di amore ne aveva veramente poco; per non dimenticare.
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Elie è un ragazzo molto giovane, il quale è stato deportato insieme alla madre, al padre e alla sorella Zipporà. Elie fin da subito viene separato dalla madre e dalla sorella, rimarrà solo con il padre assieme al quale lotterà per la vita o per la morte. Il romanzo è meraviglioso, perché il rapporto tra il padre e il figlio è fortissimo. Entrambi si aiuteranno a vicenda: ad esempio quando uno dei due è troppo debole l’altro gli concede la propria razione di pane, inoltre fin quando il padre rimarrà in vita Elie lo supporterà sempre, anche quando le speranze sono terminate.
Voto: leggi dettagliElie è un ragazzo molto giovane, il quale è stato deportato insieme alla madre, al padre e alla sorella Zipporà. Elie fin da subito viene separato dalla madre e dalla sorella, rimarrà solo con il padre assieme al quale lotterà per la vita o per la morte. Il romanzo è meraviglioso, perché il rapporto tra il padre e il figlio è fortissimo. Entrambi si aiuteranno a vicenda: ad esempio quando uno dei due è troppo debole l’altro gli concede la propria razione di pane, inoltre fin quando il padre rimarrà in vita Elie lo supporterà sempre, anche quando le speranze sono terminate.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
A causa del tema della storia, ovvero la deportazione, durante la lettura il racconto l’ho trovato un po’ crudo.
La musica che metteresti come colonna sonora"La guerra di Piero" di Fabrizio de André.
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Anime perdute.
La frase che mi è piaciuta di più
- Sia benedetto il Nome dell’Eterno!
Ma perché, ma perché benedirLo? Tutte le mie fibre si rivoltavano. Per aver fatto bruciare migliaia di bambini nelle fosse? Per aver fatto funzionare sei crematori giorno e notte, anche di sabato e nei giorni di festa? Per aver creato nella sua grande potenza Auschwitz, Birkenau, Buna e tante altre fabbriche di morte? Come avrei potuto dirGli: “Benedetto Tu sia o Signore, Re dell’Universo, che ci hai eletto fra i popoli per venire torturati giorno e notte, per vedere i nostri padri, le nostre madri, i nostri fratelli finire al crematorio? Sia lodato il Tuo Santo Nome, Tu che ci hai scelto per essere sgozzati sul Tuo altare”?
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Collegherei a questo libro le foto del fotografo di Auschwitz, Wilhelm Brasse, perché sono fotografie che riescono a rappresentare le ambientazione del libro.
Quello che pensi di questa storia in una rigaL’uomo sottoposto a certe condizione perde tutta la sua dignità e supera le soglie dell’umano.
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é una storia vera vissuta in prima persona dall’autore, che riesce quindi a trasmettere tutta la drammaticità e il terrore di ciò che ha dovuto passare nel periodo dell’Olocausto.
Voto: leggi dettaglié una storia vera vissuta in prima persona dall’autore, che riesce quindi a trasmettere tutta la drammaticità e il terrore di ciò che ha dovuto passare nel periodo dell’Olocausto.
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secondo me non ci sono aspetti negativi riguardo questo libro.
La musica che metteresti come colonna sonora"Nuvole bianche" di Ludovico Einaudi
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"Il vuoto negli occhi"
La frase che mi è piaciuta di più
“Ho più fiducia in Hitler che in nessun altro. E’ l’unico che ha mantenuto le suepromesse, tutte le sue promesse, col popolo ebraico”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Film ad esempio “La vita è bella” e “La chiave di Sara”, che trattano sempre il tema della persecuzione degli ebrei
Quello che pensi di questa storia in una rigaE’ una storia triste, profonda, di paura ma di coraggio, di grande importanza per tutti perché parla di un periodo storico terribile che nessuno deve dimenticare.
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La storia narrata in questo libro mi è piaciuta molto e la promuoverei in quanto l’autore ha raccontato la sua vita mentre era nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald.
Voto: leggi dettagliLa storia narrata in questo libro mi è piaciuta molto e la promuoverei in quanto l’autore ha raccontato la sua vita mentre era nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
A questa domanda non posso rispondere perché questa storia mi è piaciuta molto.
La musica che metteresti come colonna sonoraIridescent Linkin Park
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La Vita
La frase che mi è piaciuta di più
” Noi non pensavamo alla vendetta. “
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Collegherei i celebri film ” Il bambino con il pigiama a righe ” e ” La vita è bella. ” Come immagine sceglierei Hitler in quanto responsabile dell’Olocausto.
Quello che pensi di questa storia in una rigaE’ una storia intensa, emozionante, commovente, bella e soprattutto reale, che mi ha gatto riflettere molto.
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Agli amanti del periodo storico relativo alla Seconda guerra Mondiale consiglio di leggere questo libro. A me è piaciuto molto. Il protagonista ci insegna come essere forti e coraggiosi anche nei momenti più duri, come superare le difficoltà con determinazione avendo sempre come obiettivo quello di non arrendersi nonostante le umiliazioni subite e dare anche un sostegno agli altri.
Voto: leggi dettagliAgli amanti del periodo storico relativo alla Seconda guerra Mondiale consiglio di leggere questo libro. A me è piaciuto molto. Il protagonista ci insegna come essere forti e coraggiosi anche nei momenti più duri, come superare le difficoltà con determinazione avendo sempre come obiettivo quello di non arrendersi nonostante le umiliazioni subite e dare anche un sostegno agli altri.
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La storia mi è piaciuta
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
l'ultima notte
La frase che mi è piaciuta di più
-Non ti lasciare andare!- cercò di incoraggiarlo mio padre.-Bisogna resistere! Non perdere la fiducia in te stesso!-
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
La vita va vissuta fino all’ultimo
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La storia mi è piaciuta molto perchè al suo interno, non sono presenti “tempi morti” in cui l’attenzione del lettore decade, ma bensì, all’interno della storia sono presenti molte riflessioni da parte del protagonista. Le riflessioni presenti all’interno del libro fanno si che la mente del lettore pensi e ragioni sui vari argomenti che il libro tratta.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta molto perchè al suo interno, non sono presenti “tempi morti” in cui l’attenzione del lettore decade, ma bensì, all’interno della storia sono presenti molte riflessioni da parte del protagonista. Le riflessioni presenti all’interno del libro fanno si che la mente del lettore pensi e ragioni sui vari argomenti che il libro tratta.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
la storia mi è piaciuta
La musica che metteresti come colonna sonoraAmelie - Comptine D' un Autre Ete
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L'incendio nella notte
La frase che mi è piaciuta di più
Abbiate fiducia nella vita, mille volte fiducia.
Le prime parole umane.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Il film che mi è venuto in mente leggendo questo libro, è il film di Rose Bosch:”Vento di primavera”
perchè nel libro come nel film, le famiglie ebree, non sanno di essere in pericolo e continuano a vivere tranquilli nella loro comunità e solo dopo essere stati deportati nei vari campi di concentramento, si rendono conto di essere giunti alla fine della loro vita.
Penso che la storia narrata in questo libro, ci metta davanti agli orrori che noi esseri umani, abbiamo compiuto nei confronti di altri nostri simili. Alcuni capitoli sono dedicati alla descrizione degli ambienti presenti all’interno del campo di concentramento e in alcune parti della storia, viene anche narrato ciò che succedeva ai singoli personaggi. Personalmente ho ritenuto alcune sequenze della storia, molto “crude”.
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27 thoughts on “La notte”