Descrizione
Autore
Blaine Harden
Blaine Harden è nato nel 1952 ed è un giornalista e autore americano. Attraverso la sua penna ha raccontato notizie raccolte durante i suoi viaggi nei luoghi più remoti. Non si limitò a prestare il proprio contributo ad una sola testata giornalistica. Dopo aver lavorato come corrispondente per The Washington Post in Africa, Europa dell’Est, Asia, e NewYork e Seattle, per quattro anni lavorò come corrispondente locale e nazionale del The New York Times. A questi seguirono l’impiego come scrittore per Times Magazine e il lavoro come reporter per Frontline, The Economist, Foreign Policy, National Geographic e The Guardian. Quando veste i panni dello scrittore, Blaine si cimenta nella scrittura di cronaca, portando alla luce truci realtà, che altrimenti sarebbero rimaste rinchiuse nell’ombra. I suoi libri sono “Africa: Dispatches from a Fragile Continent” (1990), “A River Lost”(1996), “Escape from Camp 14” (2012) e “The Great Leader and the Fighter Pilot” (2015).
Commenti
Commenti Finora
Descrizione
Fuga dal Campo 14, Codice edizioni, 2014
I campi di lavoro nordcoreani, tuttora funzionanti, esistono da un periodo di tempo doppio rispetto ai gulag sovietici e dodici volte superiore rispetto ai campi di concentramento nazisti. Sulla loro collocazione geografica non ci sono dubbi […] secondo le stime del governo sudcoreano sarebbero circa centocinquantamila i prigionieri rinchiusi nei campi…
Tanta la letteratura racconta le vicissitudini dei deportati nei campi nazisti, dei rifugiati politici, dei soldati in guerra, qui però è tutto diverso perché non è nel passato che si svolge il racconto, terribile, angosciante, purtroppo reale, molto reale, ma è nell’oggi. Shin Dong-hyuk è nato nel 1982 in un campo di prigionia nordcoreano, ha vissuto gran parte della sua vita convinto di meritarsi la reclusione, convinto che la prigionia fosse necessaria per debellare il nemico dello Stato. Fin da piccolissimo ha subito ogni tipo di tortura psicologica ma sopratutto fisica, ha visto decine e decine di ragazzi, donne, vecchi, uomini e bambini morire per cause “naturali”, ha provocato la morte della madre, convinto che fare la spia fosse legittimo e necessario. Ha mangiato topi e rane, ha vissuto con gli stessi vestiti per anni, senza biancheria intima. Non aveva accesso all’acqua, né per bere né per lavarsi; non gli era permesso avere amici, confidenti, rapporti o relazioni se non quelle con i capi per favorire la delazione di altri compagni.
Da questo clima di oppressione riuscirà a scappare nel 2002, impiegando quasi due anni per raggiungere gli Stati Uniti, questa è la sua storia brutale, intensa, potente che ci fa sentire tutti colpevoli. Dopo averlo letto non potrete più far finta di niente, sapete la verità.
82.2%
- User: 0%
ho amato questo libro per il semplice fatto che racconta una realtà poco, se non, raccontatat dai libri di storia la quale secondo me meriterebbe più spazio all’interno di tutte le scuole. Riesce a creare una situazione di empatia molto profonda tra il lettore e il protagonista. Consigliatissimo per chi apprezza una realtà spesso cruda e violenta.
Voto: leggi dettagliho amato questo libro per il semplice fatto che racconta una realtà poco, se non, raccontatat dai libri di storia la quale secondo me meriterebbe più spazio all’interno di tutte le scuole. Riesce a creare una situazione di empatia molto profonda tra il lettore e il protagonista. Consigliatissimo per chi apprezza una realtà spesso cruda e violenta.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
.
La musica che metteresti come colonna sonorashcindler list colonna sonora
Inventa un nuovo titolo
il mondo oltre le mura del campo
La frase che mi è piaciuta di più
Shin ignorava totalmente l’esistenza di un mondo oltre le mura del campo.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Schindler list e il ponte delle spie
Quello che pensi di questa storia in una rigauna realtà mai raccontata
Chiudi
Questo libro mi ha davvero segnata,non pensavo minimamente che ai nostri giorni in Corea del Nord potesse accadere qualcosa di così altroce; anche perché se ne parla pochissimo.
Mi ha davvero illuminata.
Inoltre sono stata colpita dalla crudezza del racconto e dal coraggio di Shin nel cercare di riprendere in mano la sua vita nonostante tutte le difficoltà e i problemi psicologigi una volta giunto in Corea del Sud e negli Stati Uniti.
A parere mio “Fuga dal Campo 14″ dovrebbe essere diffuso nelle scuole e nelle biblioteche perché, oltre alla storia toccante, è scritto benissimo e il giornalista ha inserito anche dei collegamenti utilissimi per la comprensione della situazione dei diversi Stati citati nella storia.
Questo libro mi ha davvero segnata,non pensavo minimamente che ai nostri giorni in Corea del Nord potesse accadere qualcosa di così altroce; anche perché se ne parla pochissimo.
Mi ha davvero illuminata.
Inoltre sono stata colpita dalla crudezza del racconto e dal coraggio di Shin nel cercare di riprendere in mano la sua vita nonostante tutte le difficoltà e i problemi psicologigi una volta giunto in Corea del Sud e negli Stati Uniti.
A parere mio “Fuga dal Campo 14″ dovrebbe essere diffuso nelle scuole e nelle biblioteche perché, oltre alla storia toccante, è scritto benissimo e il giornalista ha inserito anche dei collegamenti utilissimi per la comprensione della situazione dei diversi Stati citati nella storia.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
-
La musica che metteresti come colonna sonoraColonna sonora di Shindler's List
Inventa un nuovo titolo
Il coraggio di Shin
La frase che mi è piaciuta di più
“Lo scopo delle nostre vite dovrebbe essere quello di andare nei luoghi dove non ci sono né amore né felicità, e portarceli”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Ricollego questo libro per le atrocità commesse nel campo 14 al film “Shindler’s List”;inoltre “Fuga dal Campo 14″ mi ricorda due libri:”La storia di Iqbal” e “Nel mare ci sono i coccodrilli”.
Quello che pensi di questa storia in una rigaCiò che penso di questa storia in poche righe è stato già scritto da una giornalista de “Il sole 24 Ore”:
“Il racconto di Shin togli il sonno anche a chi pensava di aver già sentito tutto”.
Chiudi
Il libro è la biografia del protagonista del racconto e mi è piaciuta molto la storia perchè descrive dettagliatamente la fuga da uno dei peggiori campi di concentramento della Corea del Nord ed è la testimonianza di un problema largamente sottovalutato.
Voto: leggi dettagliIl libro è la biografia del protagonista del racconto e mi è piaciuta molto la storia perchè descrive dettagliatamente la fuga da uno dei peggiori campi di concentramento della Corea del Nord ed è la testimonianza di un problema largamente sottovalutato.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Nulla.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
The Escape
La frase che mi è piaciuta di più
“Nell’attesa Shin meditava su come gli altri fossero indifferenti alla recinzione e alle opportunità al di là di essa”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Un resoconto agghicciante di una realtà attuale e ignorata praticamente da tutti.
Chiudi
Questo libro mi è piaciuto molto perché tratta un argomento, e cioè quello dei campi di prigionia nordcoreani, di cui ero completamente all’oscuro prima di leggerlo e grazie a esso sono venuto a conoscenza di questa situazione molto attuale, che purtroppo non si è ancora conclusa, ma a cui paesi come gli Stati Uniti e la Corea del Sud cercano da anni di porre fine.
La storia di Shin è commovente e incredibile allo stesso tempo: commovente perché vengono raccontate tutte le torture, sconcertanti e inimmaginabili, che lui ha dovuto subire per ben ventitré anni; incredibile perché, come viene più volte ripetuto nel libro, “Shin è l’unico uomo nato in un campo di prigionia della Corea del Nord ad essere riuscito a scappare”.
Questo libro mi è piaciuto molto perché tratta un argomento, e cioè quello dei campi di prigionia nordcoreani, di cui ero completamente all’oscuro prima di leggerlo e grazie a esso sono venuto a conoscenza di questa situazione molto attuale, che purtroppo non si è ancora conclusa, ma a cui paesi come gli Stati Uniti e la Corea del Sud cercano da anni di porre fine.
La storia di Shin è commovente e incredibile allo stesso tempo: commovente perché vengono raccontate tutte le torture, sconcertanti e inimmaginabili, che lui ha dovuto subire per ben ventitré anni; incredibile perché, come viene più volte ripetuto nel libro, “Shin è l’unico uomo nato in un campo di prigionia della Corea del Nord ad essere riuscito a scappare”.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Le uniche cose che mi sono piaciute un po’ meno del libro sono state le lunghe digressioni sulla storia nordcoreana che a tratti ho trovato un po’ noiose.
La musica che metteresti come colonna sonoraNon metterei nessuna musica come sottofondo perché l’argomento trattato è emotivamente molto forte e non ha bisogno di una colonna sonora che lo attenui o lo accentui: basta il racconto da solo.
Inventa un nuovo titolo
“Nascere, soffrire e fuggire”
La frase che mi è piaciuta di più
“Se Auschwitz è esistito per ‘soli’ tre anni, il Campo 14 è invece una camera di Skinner vecchia cinquanta, un esperimento ininterrotto di repressione e manipolazione della mente in cui le guardie allevano prigionieri che controllano, isolano e scagliano gli uni contro gli altri fin dal giorno della loro nascita”.
Mi è piaciuta molto questa frase perché fa capire che i campi di concentramento nordcoreani sono in funzione da tantissimo tempo, ma noi ne siamo venuti a conoscenza solo di recente grazie ai (pochi) fuggitivi o alle persone pentite che vi lavoravano visto che la Corea del Nord continua a smentirne l’esistenza e non permette quasi a nessuno straniero di superare le frontiere. Inoltre riassume in poche righe quello che sono costretti a subire i prigionieri che vengono trattati come pedine di un gioco.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Questo libro lo collegherei a tutti i libri che parlano dei campi di concentramento nazisti come “L’albero di Goethe” e “Lasciami andare madre” entrambi di Helga Schneider. Essi sono simili perché raccontano le atrocità che l’uomo è stato e è ancora in grado di fare verso altri uomini con l’utilizzo dei campi di concentramento e prigionia. La differenza è che quelli nazisti, come viene detto più volte nel libro, sono esistiti per un tempo relativamente breve mentre quelli nordcoreani sono ancora in piena attività.
Quello che pensi di questa storia in una rigaUna storia commovente e incredibile che mi ha fatto conoscere una situazione, molto attuale, di cui prima ignoravo completamente l’esistenza.
Chiudi
Fuga dal campo 14 narra di Shin, l’unico uomo nato in un campo di prigionia per oppositori politici delle Corea del Nord ad essere riuscito a scappare. Il crimine che Shin ha commesso è quello di avere uno zio fuggito in Corea del Sud. Nasce già dietro il filo spinato dove è soggetto ad ogni tipo di privazione e dove vede persino la madre solo come un nemico per ottenere il cibo. La Corea del Nord si è sempre impegnata per evitare che la presenza di questi campi venga divulgata ma a pensare che basta andare su Google maps o Google Earth per vedere questi luoghi di dolore lascia leggermente confusi. L’uomo progredisce nelle tecnologie ma si dimentica della dignità di un essere umano….
Voto: leggi dettagliFuga dal campo 14 narra di Shin, l’unico uomo nato in un campo di prigionia per oppositori politici delle Corea del Nord ad essere riuscito a scappare. Il crimine che Shin ha commesso è quello di avere uno zio fuggito in Corea del Sud. Nasce già dietro il filo spinato dove è soggetto ad ogni tipo di privazione e dove vede persino la madre solo come un nemico per ottenere il cibo. La Corea del Nord si è sempre impegnata per evitare che la presenza di questi campi venga divulgata ma a pensare che basta andare su Google maps o Google Earth per vedere questi luoghi di dolore lascia leggermente confusi. L’uomo progredisce nelle tecnologie ma si dimentica della dignità di un essere umano….
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
…
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La ricerca della Felicità
La frase che mi è piaciuta di più
Questa frase non mi è piaciuta in sé per la durezza ma mi ha colpito : In Corea del Nord è legale incriminare i nemici in base a rapporti di sangue e di parentela,” Il seme dei nemici di classe deve essere estirpato attraverso tre generazioni, chiunque essi siano”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Collegherei a questo libro al film “la ricerca della Felicità” perché dietro a tante difficoltà(ovviamente diverse dal film al libro..) non sai mai cosa la vita tiene in servo per te e magari arriva quel giorno che hai tanto sognato….
Quello che pensi di questa storia in una rigaQuesta storia è sicuramente una testimonianza importante ed in quanto tale dobbiamo evitare di rimanere come ascoltatori impassibili ma impegnarci al fine di preservarla; non dimenticare
Chiudi
Questa storia è sofferenza, questa storia tortura, questa storia è morte. Ecco ciò che accade in un altro luogo, anche ora delle povere persone sono torturate e seviziate dal sistema politico della Corea del Nord. La cosa orribile è che sono “invisibili”. Il resto del mondo non sa che stanno soffrendo e morendo in un campo di concentramento vivendo una vita d’inferno. Grazie al destino è riuscito a fuggire una persona, Shin Dong-hyuk. E’ la nostra salvezza, grazie alla sua testimonianza ci permette di bloccare quelle orripilanze. Ha portato al mondo un prova concreta dell’esistenza dei campi di concentramento in Nord Corea con il suo racconto, poi scritto e pubblicato dal giornalista Blaine Harden. Il racconto è una vergogna, ti fa vergognare e arrabbiare. Non puoi stare a leggere e non stare male al pensare che migliaia di persone stanno subendo quello che non riesci neanche ad immaginare. Ti sorprendi ancora della malvagità e della stupidità umana. La maggior parte delle persone pensa che la malvagità dei campi di sterminio sia finita nel 45′, ma purtroppo non è affatto cosi. Bisogna iniziare a sensibilizzare il mondo su questo fatto; e questo libro è lo strumento migliore. Non credo che il mondo debba vivere con una realtà “da libro distopico” che purtroppo è reale.
Voto: leggi dettagliQuesta storia è sofferenza, questa storia tortura, questa storia è morte. Ecco ciò che accade in un altro luogo, anche ora delle povere persone sono torturate e seviziate dal sistema politico della Corea del Nord. La cosa orribile è che sono “invisibili”. Il resto del mondo non sa che stanno soffrendo e morendo in un campo di concentramento vivendo una vita d’inferno. Grazie al destino è riuscito a fuggire una persona, Shin Dong-hyuk. E’ la nostra salvezza, grazie alla sua testimonianza ci permette di bloccare quelle orripilanze. Ha portato al mondo un prova concreta dell’esistenza dei campi di concentramento in Nord Corea con il suo racconto, poi scritto e pubblicato dal giornalista Blaine Harden. Il racconto è una vergogna, ti fa vergognare e arrabbiare. Non puoi stare a leggere e non stare male al pensare che migliaia di persone stanno subendo quello che non riesci neanche ad immaginare. Ti sorprendi ancora della malvagità e della stupidità umana. La maggior parte delle persone pensa che la malvagità dei campi di sterminio sia finita nel 45′, ma purtroppo non è affatto cosi. Bisogna iniziare a sensibilizzare il mondo su questo fatto; e questo libro è lo strumento migliore. Non credo che il mondo debba vivere con una realtà “da libro distopico” che purtroppo è reale.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Corea del Nord: diavolo con la maschera
La frase che mi è piaciuta di più
“Shin è stato molto fortunato” ma tutti gli altri? Tutte quelle persone che vivono come nei campi di concentramento nazisti ma anche peggio. La frase ti fa riflettere sulle altre persone non fortunate come lui.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
L’olocausto nazista o i gulag russi perché ti permettono di rapportare questi campi di sterminio con quelli già incisi nella storia umana.
Quello che pensi di questa storia in una rigaLa storia sulla cattiveria e la stupidità umana.
Chiudi
Agghiacciante. Era il mio unico pensiero nel leggere capitolo dopo capitolo la vita di Shin, nel rendermi conto che non si trattava di una storia, di una finzione, ma di quello che sta accadendo tuttora in Nord Corea. Di soprusi alle vite di milioni di persone; bambini che non conoscono il senso di famiglia, che non si immaginano neppure una vita al di fuori dei lavori forzati dei campi, con maestri (guardie) che ti possono uccidere di botte in ogni momento, con la fame che non ti abbandona mai perchè il cibo in Nord Corea è davvero poco, e allora routine è rubare la razione alla mamma, e sperare che sia troppo stanca per picchiarti. Ma, soprattutto, tradire. Segnalare ogni cosa alle guardie in modo da avere meno lavoro, o appena poco più cibo, e non fidarsi mai degli altri compagni. Dopotutto, “la fiducia era un ottimo modo per farsi fucilare”.
E così, quando Shin riesce a fuggire dall’inferno in cui non si era mai reso conto di vivere (non avendo altri metri di paragone), non smette purtroppo di essere prigioniero del campo. Non riesce a smettere di pensare che ogni persona intorno a lui lo voglia tradire, e molti rifugiati dalla Nord Corea non superano mai questo conflitto interiore.
Tutto ciò non va forse contro ai diritti che ogni uomo dovrebbe avere?
Non assomiglia tremendamente ai campi di sterminio nazisti, o ai gulag sovietici?
E noi cosa stiamo facendo per cambiare le cose?
Agghiacciante. Era il mio unico pensiero nel leggere capitolo dopo capitolo la vita di Shin, nel rendermi conto che non si trattava di una storia, di una finzione, ma di quello che sta accadendo tuttora in Nord Corea. Di soprusi alle vite di milioni di persone; bambini che non conoscono il senso di famiglia, che non si immaginano neppure una vita al di fuori dei lavori forzati dei campi, con maestri (guardie) che ti possono uccidere di botte in ogni momento, con la fame che non ti abbandona mai perchè il cibo in Nord Corea è davvero poco, e allora routine è rubare la razione alla mamma, e sperare che sia troppo stanca per picchiarti. Ma, soprattutto, tradire. Segnalare ogni cosa alle guardie in modo da avere meno lavoro, o appena poco più cibo, e non fidarsi mai degli altri compagni. Dopotutto, “la fiducia era un ottimo modo per farsi fucilare”.
E così, quando Shin riesce a fuggire dall’inferno in cui non si era mai reso conto di vivere (non avendo altri metri di paragone), non smette purtroppo di essere prigioniero del campo. Non riesce a smettere di pensare che ogni persona intorno a lui lo voglia tradire, e molti rifugiati dalla Nord Corea non superano mai questo conflitto interiore.
Tutto ciò non va forse contro ai diritti che ogni uomo dovrebbe avere?
Non assomiglia tremendamente ai campi di sterminio nazisti, o ai gulag sovietici?
E noi cosa stiamo facendo per cambiare le cose?
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
…
La musica che metteresti come colonna sonoraLosing my religion, R.E.M.
Inventa un nuovo titolo
Noi, ancora prigionieri
La frase che mi è piaciuta di più
I rifugiati che cercano di adattarsi a una nuova vita mentre convivono con la costante sensazione di essere circondati da gente che li vuole tradire.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
“If we don’t end war, war will end us”
H.G. Wells
Ciò che sta accadendo ora in Nord Corea non può essere ignorato. Si tratta di un conflitto, un conflitto silenzioso che sta portando al logoramento di un intera nazione, e alla morte di milioni e milioni di vite.
La scioccante disumanizzazione che ripetiamo di non dover più far accadere dalla Seconda Guerra Mondiale. Eppure…
Chiudi
Difficile dire che il libro mi sia piaciuto perché non è una storia bella o gradevole anzi al contrario è struggente, disarmante e commovente. Ma è vera. Questa è la biografia di un’uomo nato e vissuto fino a qualche hanno fa dentro un campo di lavoro in corea del nord, un’uomo che dopo essere fuggito ad un ingiusta prigionia si è miracolosamente ripreso, pur trovandosi in un mondo mai visto prima nemmeno nei suoi sogni più inimmaginabili per poi viaggiare nei più grandi stati a raccontare la sua difficile esperienza.
Tutti giustamente parlano dello sterminio del popolo ebraico avvenuto durante la seconda guerra mondiale, ma quanto è difficile trovare testimonianze sull’attuale situazione in corea del nord? basti pensare che a scuola non si accenna nemmeno all’argomento e in questo senso, Fuga dal campo 14 è una vera e propria testimonianza scritta della violazione dei diritti umani in corso attualmente, di quante prove avrà ancora bisogno il mondo prima di agire? quante persone devono ancora morire ? e quante ancora cominciare a vivere?
Il protagonista Shin ci racconta della sua dura vita all’interno del campo, in cui lui non era a conoscenza del significato delle colonne portanti della crescita di una persona come amore, affetto familiare, lealtà, fiducia e amicizia.
Durante la lettura mi è risultato difficile credere che tutto fosse vero e che nel momento stesso in cui in ero a leggere le pagine di quel libro, nella mia cameretta, con vestiti puliti e profumati addosso a qualcuno veniva tolto il diritto di essere uomo.
Difficile dire che il libro mi sia piaciuto perché non è una storia bella o gradevole anzi al contrario è struggente, disarmante e commovente. Ma è vera. Questa è la biografia di un’uomo nato e vissuto fino a qualche hanno fa dentro un campo di lavoro in corea del nord, un’uomo che dopo essere fuggito ad un ingiusta prigionia si è miracolosamente ripreso, pur trovandosi in un mondo mai visto prima nemmeno nei suoi sogni più inimmaginabili per poi viaggiare nei più grandi stati a raccontare la sua difficile esperienza.
Tutti giustamente parlano dello sterminio del popolo ebraico avvenuto durante la seconda guerra mondiale, ma quanto è difficile trovare testimonianze sull’attuale situazione in corea del nord? basti pensare che a scuola non si accenna nemmeno all’argomento e in questo senso, Fuga dal campo 14 è una vera e propria testimonianza scritta della violazione dei diritti umani in corso attualmente, di quante prove avrà ancora bisogno il mondo prima di agire? quante persone devono ancora morire ? e quante ancora cominciare a vivere?
Il protagonista Shin ci racconta della sua dura vita all’interno del campo, in cui lui non era a conoscenza del significato delle colonne portanti della crescita di una persona come amore, affetto familiare, lealtà, fiducia e amicizia.
Durante la lettura mi è risultato difficile credere che tutto fosse vero e che nel momento stesso in cui in ero a leggere le pagine di quel libro, nella mia cameretta, con vestiti puliti e profumati addosso a qualcuno veniva tolto il diritto di essere uomo.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
.
La musica che metteresti come colonna sonoraPensa di Fabrizio Moro
Inventa un nuovo titolo
19.9 Hertz
La frase che mi è piaciuta di più
“Ma cosa diavolo stai facendo?”gli chiese Shin temendo che qualche caposqudra potesse sentire.
“sto cantando” rispose lui.
“smettila immediatamente!”
Shin non aveva mai cantato una canzone in vita sua e le uniche melodie che avesse mai sentito erano le musiche marziali trasmesse nell’allevamento dagli autoparlanti degli autocarri, mentre i prigionieri strappavano le erbacce. Gli sembrava qualcosa d’innaturale e follemente rischioso.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Se questo è un’uomo di Primo Levi,Il pianista, E adesso sono nel vento dei Nomadi, il bambino con il pigiama a righe perché allo stesso modo racconta la segregazione nei campi di concentramento.
Spirit: cavallo selvaggio per l’istinto di libertà che lega i protagonisti.
Un libro necessario per rendersi conto di quanti siamo fortunati ad avere una casa, dei vestiti puliti ogni mattina, una famiglia che ci ama per ciò che siamo oltre ad essere indispensabile per divulgare la notizia e sensibilizzare le persone su questo argomento poco noto.
Chiudi
Fuga dal Campo 14 racconta la storia di Shin, un ragazzo che è nato e cresciuto in questo campo fino all’età di 23 anni. È un libro agghiacciante perché narra di una storia vera ma anche per il fatto che ancora oggi esistono campi di lavoro in Corea del Nord dove intere generazioni di famiglie vengono rinchiuse per espiare colpe. Magari non ci rendiamo conto di quanti danni possa produrre vivere in stato di cattività (con numerose violenze subite) sapere cosa sia l’amore, l’affetto, l’istruzione e tutte le altre emozioni, ma anche senza avere la consapevolezza di un mondo diverso fuori dal campo. Eppure essendo nel 2016, con tutte le nuove tecnologie e tendenze, molto spesso siamo distanti e disinteressati ai fatti che succedono in altri paesi, come la vita allucinante che tutt’ora stanno vivendo qualche migliaio di persone in Corea del Nord e la cosa più vergognosa è che il governo e le autorità nord coreane permettono queste atrocità pur violando i diritti umani.
Voto: leggi dettagliFuga dal Campo 14 racconta la storia di Shin, un ragazzo che è nato e cresciuto in questo campo fino all’età di 23 anni. È un libro agghiacciante perché narra di una storia vera ma anche per il fatto che ancora oggi esistono campi di lavoro in Corea del Nord dove intere generazioni di famiglie vengono rinchiuse per espiare colpe. Magari non ci rendiamo conto di quanti danni possa produrre vivere in stato di cattività (con numerose violenze subite) sapere cosa sia l’amore, l’affetto, l’istruzione e tutte le altre emozioni, ma anche senza avere la consapevolezza di un mondo diverso fuori dal campo. Eppure essendo nel 2016, con tutte le nuove tecnologie e tendenze, molto spesso siamo distanti e disinteressati ai fatti che succedono in altri paesi, come la vita allucinante che tutt’ora stanno vivendo qualche migliaio di persone in Corea del Nord e la cosa più vergognosa è che il governo e le autorità nord coreane permettono queste atrocità pur violando i diritti umani.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
…
La musica che metteresti come colonna sonoraHold Back The River -James Bay
Inventa un nuovo titolo
Una vita straziante
La frase che mi è piaciuta di più
La frase che mi ha colpito di più è stata la decima regola del campo.”I prigionieri che violano le regole e i regolamenti del campo verranno fucilati all’istante. Ogni prigioniero deve vedere in ogni guardia un maestro, e attenendosi alle 10 regole del campo piegarsi al duro lavoro e alla disciplina per potersi ripulire dagli errori passati”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Collegherei a questo libro i libri ” racconti dell’alloggio segreto” di Anna Frank, “La memoria dei fiori -il diario di Rywka Lipszyc” ma anche il film “Il bambino con il pigiama a righe” perché anche se non si svolgono nella stessa ambientazione, hanno lo stesso significato quello di far sapere al lettore o allo spettatore ciò che la crudeltà umana è stata in grado di fare o fa alle persone tutt’ora.
Quello che pensi di questa storia in una rigaRacconto molto toccante e in alcuni punti spietato.
Chiudi
Devo essere sincera sono rimasta davvero stupita da questo libro. Prima di leggerlo non ero al corrente delle atrocità che vengono compiute nei campi di concentramento per oppositori politici nella Corea del Nord e dell’arretratezza in cui si trova questo Paese. Come possono esistere uomini che per la sete di potere compiano simili azioni? Un barlume di speranza in questa terribile storia è Shin e tutti coloro che riescono a fuggire dai campi. Grazie a quest’uomo abbiamo la prima testimonianza di qualcuno che è nato in un campo e cresciuto, come afferma lui, senza emozioni.
Voto: leggi dettagliDevo essere sincera sono rimasta davvero stupita da questo libro. Prima di leggerlo non ero al corrente delle atrocità che vengono compiute nei campi di concentramento per oppositori politici nella Corea del Nord e dell’arretratezza in cui si trova questo Paese. Come possono esistere uomini che per la sete di potere compiano simili azioni? Un barlume di speranza in questa terribile storia è Shin e tutti coloro che riescono a fuggire dai campi. Grazie a quest’uomo abbiamo la prima testimonianza di qualcuno che è nato in un campo e cresciuto, come afferma lui, senza emozioni.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
-
La musica che metteresti come colonna sonoraInvisible U2
Inventa un nuovo titolo
Insegnami a essere umano
La frase che mi è piaciuta di più
“Non sapevo cosa fossero compassione e tristezza. E’ così che ci hanno cresciuti: non eravamo in grado di provare le più normali emozioni umane. Ora che sono fuori sto imparando a scoprire che cos’è l’emotività. Ho imparato a piangere, e sento che sto finalmente diventando un essere umano.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Collegherei questo libro a:
– Il diario di Anne Frank: una ragazza ebrea che scrive un diario di come la sua vita è cambiata dopo la proclamazione delle leggi razziali. Dalla libertà è passata a nascondersi dalla polizia con la sua famiglia fino a morire in un campo di concentramento. La vita di Shin è stata l’opposto di quella di Anne Frank: è nato in un campo di concentramento, una volta scappano si nascondeva dalla polizia e finalmente, arrivato in Corea del Sud, ha conosciuto la vera libertà.
-Corri ragazzo corri:Un libro che narra la storia vera di un bambino ebreo polacco che dopo la proclamazione delle leggi razziali riesce a fuggire dal ghetto di Varsavia e comincia a rubare per vivere, chiedere ospitalità a delle famiglie nascondendo sempre la sua vera identità.
Questo libro denuncia l’indifferenza, la crudeltà e la sete di potere del genere umano. Ma in tutto ciò la fuga di Shin è un miracolo, una serie successiva di avvenimenti favorevoli.
Chiudi
No, non mi è piaciuta questa storia. E non dovrebbe piacere a nessuno.
Questo libro è la dimostrazione scritta di ciò che avviene in Corea del Nord da più di 20 anni a questa parte e dello scandaloso e ripugnante silenzio del mondo intero che tace questo scempio permettendo a dei veri e propri mostri di oltraggiare i diritti dell’uomo. Shin, il protagonista della storia è l’unico uomo nato e cresciuto nei campi di concentramento nord coreani che è riuscito a scappare e fuggire in Cina per poi raggiungere l’America e diffondere la sua triste verità, diventata un messaggio da urlare a gran voce. Questo libro contiene una storia forte, mai sentita prima e molto preziosa che andrebbe tatuata sui muri delle città perché quello che succede in Corea del Nord diventi argomento di discussione collettivo che denuncia ciò che accade e si prodiga per intervenire attivamente e fermare questa carneficina. Il libro ti pone l’effettiva realtà della situazione, in modo oggettivo e alle volte molto violento che colpisce nel profondo. Consiglio a chiunque di leggere questo libro perché se continuiamo a mascherare ciò che accade, a rimanere immobili di fronte ad una situazione che non ci colpisce in prima persona, finiremo per essere noi i veri responsabili delle migliaia di persone morte e torturate.
No, non mi è piaciuta questa storia. E non dovrebbe piacere a nessuno.
Questo libro è la dimostrazione scritta di ciò che avviene in Corea del Nord da più di 20 anni a questa parte e dello scandaloso e ripugnante silenzio del mondo intero che tace questo scempio permettendo a dei veri e propri mostri di oltraggiare i diritti dell’uomo. Shin, il protagonista della storia è l’unico uomo nato e cresciuto nei campi di concentramento nord coreani che è riuscito a scappare e fuggire in Cina per poi raggiungere l’America e diffondere la sua triste verità, diventata un messaggio da urlare a gran voce. Questo libro contiene una storia forte, mai sentita prima e molto preziosa che andrebbe tatuata sui muri delle città perché quello che succede in Corea del Nord diventi argomento di discussione collettivo che denuncia ciò che accade e si prodiga per intervenire attivamente e fermare questa carneficina. Il libro ti pone l’effettiva realtà della situazione, in modo oggettivo e alle volte molto violento che colpisce nel profondo. Consiglio a chiunque di leggere questo libro perché se continuiamo a mascherare ciò che accade, a rimanere immobili di fronte ad una situazione che non ci colpisce in prima persona, finiremo per essere noi i veri responsabili delle migliaia di persone morte e torturate.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
…
La musica che metteresti come colonna sonoraImagine di Jhon Lennon
Inventa un nuovo titolo
La mia non vita
La frase che mi è piaciuta di più
In America gli studenti delle scuole superiori discutono sul perché Franklin D. Roosevelt non abbia bombardato le linee ferroviarie che portavano ai campi di concentramento dei nazisti. I loro figli potrebbero chiedere, più o meno tra una generazione, perché l’occidente sia rimasto a guardare le ben più esplicite immagini satellitari dei campi di Kim Jong Il. Senza fare nulla.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
A questo libro collegherei:
-la poesia capolavoro di Primo Levi “Se questo è un uomo” perché:
« Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no. »
-Un bellissimo graffito di Corrado Cagli un artista ebreo che per lavorare si iscrisse al Partito Fascista e con l’emanazione delle leggi raziali scappò in America per poi tronare dopo la liberazione dei campi. Questo graffito si trova all’interno del museo monumento al deportato politico e razziale di Carpi e raffigura un sole, il filo spinato e due mani: una di un prigioniero e una di un uomo libero. La collegherei al libro perché quella mano può essere la nostra, l’unica che può cambiare le cose;
-paradossalmente alla trilogia “Diverget” di Veronica Roth che racconta la storia di innumerevoli umani ai quali è negata la conoscenza della verità ed è impedito esprimere emozioni se non concesse dalla loro fazione di appartenenza.
Un racconto esplicito e violento che rivela la pura ignoranza umana.
Chiudi
Questa storia mi ha fatto riflettere molto, mi ha dato la possibilità di capire un po’ di più ciò che succede quando l’uomo dalla storia non vuole imparare.
Quando ci sono persone che credono più che esistano delle razze che degli uomini come tutti.
Non capiscono che non bisognerebbe fare nessuna distinzione di razza, sesso, lingua, cultura e religione.
Consiglio questo libro a chi dalla vita, vuole imparare qualcosa.
Questa storia mi ha fatto riflettere molto, mi ha dato la possibilità di capire un po’ di più ciò che succede quando l’uomo dalla storia non vuole imparare.
Quando ci sono persone che credono più che esistano delle razze che degli uomini come tutti.
Non capiscono che non bisognerebbe fare nessuna distinzione di razza, sesso, lingua, cultura e religione.
Consiglio questo libro a chi dalla vita, vuole imparare qualcosa.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
*
La musica che metteresti come colonna sonora*
Inventa un nuovo titolo
Gli innocenti
La frase che mi è piaciuta di più
*
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
*
Quello che pensi di questa storia in una rigaUna storia che fa pensare, che nel mondo c’è qualcuno che dalla storia non impara, che vuole eliminare i suoi simili solo perchè leggermente diversi.
Illustra molto bene l’attuale guerra che ancora c’è nella Corea del Nord, queste sono cose che non bisognerebbe che si ripetessero.
Chiudi
28 thoughts on “Fuga dal campo 14”