Descrizione
Autore
Beppe Fenoglio
Nasce nella capitale economica delle Langhe, ad Alba (Cuneo), il primo marzo 1922. Nonostante l’estrazione modesta della sua famiglia — i genitori gestiscono una macelleria— arriva a frequentare il liceo. Qui incontra due insegnanti di gran valore: il professore di filosofia, Pietro Chiodi, e quello d’italiano, Leonardo Cocito — entrambi antifascisti e partigiani combattenti. In seguito per la chiamata alle armi interrompe gli studi universitari, senza mai più riuscire a conseguire la laurea.
Tornato ad Alba nel 1943 si arruola tra i partigiani, prima in un gruppo comunista, poi, in formazioni monarchiche, nei cosiddetti «azzurri» o «badogliani». Si era fatto una profonda cultura letteraria sui poeti e sugli scrittori inglesi, e sulla civiltà anglosassone nel suo complesso, che ammirava come antidoto e rivalsa sulla meschina realtà provinciale del fascismo. Solamente nelle Langhe, Fenoglio, il gentleman-writer dal carattere duro e ostinato, ritroso e selvatico, ritrova e riconosce intero se stesso e il mondo. S’impiega presso un’azienda vinicola: lavoro che fino alla fine non vorrà mai abbandonare. «Se andassi da un’altra parte — confessa a sua madre — non troverei più il tempo per scrivere». Molti dei suoi manoscritti sono vergati sul retro delle carte commerciali della ditta.
Il suo esordio letterario non è affatto facile. Nel 1949 l’editore Einaudi rifiuta la sua prima raccolta. Solamente nel 1952 pubblica la raccolta di racconti I ventitré giorni della città di Alba. Nel 1954 esce il romanzo breve, centrato sul mondo delle Langhe, La malora. Deluso dalla sfavorevole accoglienza della critica rompe con Einaudi e nel 1959 pubblica presso Garzanti il romanzo Primavera di bellezza, per il quale nel ’60 gli viene assegnato il Premio Prato. Questi furono gli unici libri pubblicati in vita.
Vita che si svolse così, tra gli affetti familiari e il lavoro d’ufficio, la passione per lo sport e la dedizione alla scrittura. Nell’estate 1962 fu colto da un male inguaribile che lo spense a Torino l’8 febbraio 1963, e che sopportò con stoica fermezza. Postumi escono Una questione privata, la raccolta di racconti Un giorno di fuoco, Il partigiano Johnny, La paga del sabato.
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Descrizione
I ventitre giorni della città di Alba, Einaudi, 2015
Racconti sulla guerra partigiana
Dodici bellissimi racconti, sei dei quali dedicati alla guerra partigiana, sei alla vita contadina e di paese nell’Italia della seconda guerra mondiale.
Il primo, che dà il titolo all’intera raccolta, narra della conquista partigiana della città piemontese di Alba, e della strenua e impossibile difesa per mantenere le posizioni: solo 23 giorni dopo Alba verrà persa, e i partigiani ridotti a un decimo dall’esercito della Repubblica Sociale Italiana.
In questo e in altri racconti Fenoglio da una parte celebra la scelta dei partigiani, dall’altro ne fa vedere anche tutti i lati meno eroici e contraddittori con il suo stile inimitabile, secco e cinematografico.
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Il libro è una raccolta di racconti che si possono suddividere in due parti:
– Racconti partigiani e di guerra
– Racconti degli abitanti di Alba
Nei racconti partigiani emerge in maniera drammatica la vita che questi uomini e bambini conducevano. I partigiani non erano adeguatamente pronti e non erano neppure adeguatamente attrezzati a combattere e mi ha colpito di come la maggior parte di loro affrontava ogni giorno la morte in faccia solo per difendere la propria terra e le persone che ci vivevano.
Quasi tutti i racconti sono narrati con sentimento, quindi chi lo legge riesce a immedesimarsi nella situazione descritta e talvolta si rivede nei personaggi.
Il libro è una raccolta di racconti che si possono suddividere in due parti:
– Racconti partigiani e di guerra
– Racconti degli abitanti di Alba
Nei racconti partigiani emerge in maniera drammatica la vita che questi uomini e bambini conducevano. I partigiani non erano adeguatamente pronti e non erano neppure adeguatamente attrezzati a combattere e mi ha colpito di come la maggior parte di loro affrontava ogni giorno la morte in faccia solo per difendere la propria terra e le persone che ci vivevano.
Quasi tutti i racconti sono narrati con sentimento, quindi chi lo legge riesce a immedesimarsi nella situazione descritta e talvolta si rivede nei personaggi.
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Le sfumature di Alba e dintorni
La frase che mi è piaciuta di più
Stavolta c’erano, proprio di fronte, e si tirarono su dalla molle terra e spararono con tutte le armi, avendo i mirini accecati dal fango. Ora finalemente si vedevano, ognuno col suo bravo elmetto.
[…]
L’ufficiale in prima fila era ancora dritto ma le sue due mani non gli bastavano più per tamponarsi il sangue che gli usciva da parecchi buchi della divisa.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Questo libro dà la possibilità di rendersi veramente conto di cosa significasse vivere al tempo della guerra o subito dopo, cosa che i libri di storia non possono fare.
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Ho apprezzato molto questo libro sicuramente per il tema di cui tratta. Fenoglio infatti descrive chiaramente la società di quei tempi (seconda guerra mondiale): la dura vita che i partigiani affrontavano insieme ai rischi che correvano, la vita quotidiana dei più poveri ad esempio contadini che a malapena avevano da mangiare per loro nei loro piccoli appezzamenti. Ciò che ha suscitato il mio interesse nei singoli racconti è anche l’utilizzo del dialetto tipico delle langhe e di espressioni che al tempo usavano.
Voto: leggi dettagliHo apprezzato molto questo libro sicuramente per il tema di cui tratta. Fenoglio infatti descrive chiaramente la società di quei tempi (seconda guerra mondiale): la dura vita che i partigiani affrontavano insieme ai rischi che correvano, la vita quotidiana dei più poveri ad esempio contadini che a malapena avevano da mangiare per loro nei loro piccoli appezzamenti. Ciò che ha suscitato il mio interesse nei singoli racconti è anche l’utilizzo del dialetto tipico delle langhe e di espressioni che al tempo usavano.
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La musica che metteresti come colonna sonoraBella ciao
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Guerra, amore e morte a quei tempi.
La frase che mi è piaciuta di più
Sono due le frasi che mi sono piaciute di più prese da due racconti diversi:
“Scesero la collina, molti piangendo e molti bestemmiando, scuotendo la testa guardavano la città che laggiù tremava come una creatura”.
da “I ventitre giorni della città di Alba”
“Quando ho vinto non ho intascato la posta, e adesso che ho perduto devo pagarla per intero. Ma mi sembra di pagare per degli altri”.
da “Un altro muro”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Guerra e povertà diventano una cosa sola.
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Il libro “I ventitre giorni della città di Alba” mi è piaciuto molto per la sua forma narrativa e per il modo realistico con cui lo scrittore ha descritto le tristi, e nello stesso tempo eroiche, vicende dell’epoca.
Lo scrittore utilizza molto i dialoghi, e questo rende i personaggi ancora più veri.
Sono narrate, quasi in modo staccato, dodici storie diverse di partigiani che lottarono contro la Repubblica, i fascisti. Questi fatti sono intrecciati con la vita quotidiana dell’epoca.
Ad esempio nel capitolo intitolato “Ettore va al lavoro” l‘autore narra appunto di Ettore che è stato in guerra, ha combattuto a fianco dei partigiani, ma tornò a casa esasperato. Era uno sfaticato , non voleva trovare lavoro, ma continuava a farsi mantenere dalla famiglia che era in pessime condizioni economiche. La madre, disperata, tenta in tutti i modi di convincerlo a trovare un’occupazione. Alla fine Ettore si mise a lavorare in un giro di traffici illegali con un suo amico.
Il capitolo che invece è stato più crudo per me è stato “Un altro muro”, in cui si parla di due partigiani catturati dai fascisti e condannati alla fucilazione dopo otto giorni. Dopo quell’ infinito periodo di agonia il terribile giorno arrivò.
I fascisti portarono i due partigiani che dove dovevano essere fucilati al muro e quando era tutto pronto spararono, ma solo a uno di quei due. L’altro partigiano, Max, fu liberato perché faceva parte di una trattativa che riguardava uno scambio di prigionieri. La Repubblica non voleva lasciare Max in libertà senza fargli provare la paura di morire.
La sola idea di provare le esperienze vissute da questo uomo, mi mette tristezza e rabbia.
Il fenomeno della “Resistenza” che si è sviluppato durante la seconda guerra mondiale e dei gesti eroici compiuti da semplici persone mi colpisce molto, in quanto è sicuramente molto lontano dalla realtà dei giorni nostri.
Il libro “I ventitre giorni della città di Alba” mi è piaciuto molto per la sua forma narrativa e per il modo realistico con cui lo scrittore ha descritto le tristi, e nello stesso tempo eroiche, vicende dell’epoca.
Lo scrittore utilizza molto i dialoghi, e questo rende i personaggi ancora più veri.
Sono narrate, quasi in modo staccato, dodici storie diverse di partigiani che lottarono contro la Repubblica, i fascisti. Questi fatti sono intrecciati con la vita quotidiana dell’epoca.
Ad esempio nel capitolo intitolato “Ettore va al lavoro” l‘autore narra appunto di Ettore che è stato in guerra, ha combattuto a fianco dei partigiani, ma tornò a casa esasperato. Era uno sfaticato , non voleva trovare lavoro, ma continuava a farsi mantenere dalla famiglia che era in pessime condizioni economiche. La madre, disperata, tenta in tutti i modi di convincerlo a trovare un’occupazione. Alla fine Ettore si mise a lavorare in un giro di traffici illegali con un suo amico.
Il capitolo che invece è stato più crudo per me è stato “Un altro muro”, in cui si parla di due partigiani catturati dai fascisti e condannati alla fucilazione dopo otto giorni. Dopo quell’ infinito periodo di agonia il terribile giorno arrivò.
I fascisti portarono i due partigiani che dove dovevano essere fucilati al muro e quando era tutto pronto spararono, ma solo a uno di quei due. L’altro partigiano, Max, fu liberato perché faceva parte di una trattativa che riguardava uno scambio di prigionieri. La Repubblica non voleva lasciare Max in libertà senza fargli provare la paura di morire.
La sola idea di provare le esperienze vissute da questo uomo, mi mette tristezza e rabbia.
Il fenomeno della “Resistenza” che si è sviluppato durante la seconda guerra mondiale e dei gesti eroici compiuti da semplici persone mi colpisce molto, in quanto è sicuramente molto lontano dalla realtà dei giorni nostri.
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Racconti partigiani
La frase che mi è piaciuta di più
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Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Grande unione di rabbia e tristezza.
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È un libro molto interessante perché ,è prima di tutto, una storia vera, poi puoi entrare nella guerra , perché proprio mentre la guerra per la riconquista di Alba sembra finita , i tedeschi , che sembrano essersi arresi, attaccano nuovamente la città riprendendola solo dopo 23 giorni.Il compito dei nazisti è stato anche agevolato dagli Alleati che non hanno aiutato i partigiani per difendere Alba.
Lo consiglio fortemente per chi ama i racconti di guerra.
È un libro molto interessante perché ,è prima di tutto, una storia vera, poi puoi entrare nella guerra , perché proprio mentre la guerra per la riconquista di Alba sembra finita , i tedeschi , che sembrano essersi arresi, attaccano nuovamente la città riprendendola solo dopo 23 giorni.Il compito dei nazisti è stato anche agevolato dagli Alleati che non hanno aiutato i partigiani per difendere Alba.
Lo consiglio fortemente per chi ama i racconti di guerra.
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No grazie
La musica che metteresti come colonna sonoraLike Toy Soldiers-Eminem
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I ventitre giorni del dominio partigiano su Alba
La frase che mi è piaciuta di più
“Era una giornata di pioggia e per rilassarci giocavamo a carte, quando i tedeschi ci attaccarono da est aggirandoci.Ce ne siamo accorti sentendo le mitragliatrici che sparavano per uccidere.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Mi è venuto in mente il film “Apocalypse now”
Quello che pensi di questa storia in una rigaUna pagina triste della storia italiana
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Il libro mi ha coinvolto fin da subito. Scritto molto bene.
Ti fa capire molto bene come vivevano le persone “normali” la guerra.
Il libro mi ha coinvolto fin da subito. Scritto molto bene.
Ti fa capire molto bene come vivevano le persone “normali” la guerra.
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Il libro è molto bello lo consiglio a chi piace questo genere.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
I 12 racconti.
La frase che mi è piaciuta di più
I partigiani erano per lo più bravi ragazzi e che come tali avevano dei brutti difetti.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
12 racconti molto belli
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Inizialmente ero un po’perplessa, ma dopo alcune pagine del primo racconto ho cambiato opinione: é un libro bellissimo che prende in considerazione vari aspetti della vita durante la guerra. Questa lettura la consiglio a tutti ma soprattutto agli appassionati di storia.
Voto: leggi dettagliInizialmente ero un po’perplessa, ma dopo alcune pagine del primo racconto ho cambiato opinione: é un libro bellissimo che prende in considerazione vari aspetti della vita durante la guerra. Questa lettura la consiglio a tutti ma soprattutto agli appassionati di storia.
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La guerra civile in Italia
La frase che mi è piaciuta di più
“Io non mi ci trovo in questa vita, e tu lo capisci ma non ci stai.
Io non mi ci trovo in questa vita perché ho fatto la guerra”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Lettura coinvolgente, fluida e molto commovente
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La storia mi è piaciuta perché parla di un fatto realmente accaduto dove i partigiani,non riuscendo a difendere la città di Alba dai fascisti, si ritirarono amareggiati e piangenti per non essere riusciti a salvarla da quel brutto destino.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta perché parla di un fatto realmente accaduto dove i partigiani,non riuscendo a difendere la città di Alba dai fascisti, si ritirarono amareggiati e piangenti per non essere riusciti a salvarla da quel brutto destino.
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Non mi sono appassionata molto perché è un po contraddittorio l’autore. Egli, essendo un partigiano, mette troppo in evidenza gli aspetti negativi della loro organizzazione e si sofferma sulle loro paure e debolezze.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La dolorosa fine
La frase che mi è piaciuta di più
I partigiani erano per lo più bravi ragazzi e che come tali avevano dei brutti difetti.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
I partigiani non dovevano abbandonarsi ai festeggiamenti.
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Questo libro di Fenoglio, scritto in modo semplice e chiaro, descrive fedelmente il tema tanto toccante quanto reale della Seconda Guerra Mondiale. Libro consigliato per comprendere al meglio gli eventi che hanno cambiato l’assetto geopolitico e sociale del 1939-1945, temi pesanti che mettono in risalto la capacità dello scrittore di sdrammatizzare con toni quasi ‘burleschi’ anni di paura e morte.
Questa è la storia delle generazioni dei “bisnonni” che ognuno di noi dovrebbe conoscere e da cui prendere spunto per non cadere negli errori già commessi.
Questo libro di Fenoglio, scritto in modo semplice e chiaro, descrive fedelmente il tema tanto toccante quanto reale della Seconda Guerra Mondiale. Libro consigliato per comprendere al meglio gli eventi che hanno cambiato l’assetto geopolitico e sociale del 1939-1945, temi pesanti che mettono in risalto la capacità dello scrittore di sdrammatizzare con toni quasi ‘burleschi’ anni di paura e morte.
Questa è la storia delle generazioni dei “bisnonni” che ognuno di noi dovrebbe conoscere e da cui prendere spunto per non cadere negli errori già commessi.
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Non ho apprezzato particolarmente la voracità con la quale lo scrittore ha inserito nomi dei personaggi così numerosi e con ruoli a volte troppo marginali per lo sviluppo degli eventi presi in esame.
La musica che metteresti come colonna sonora"La vita è bella"di Nicola Piovani
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L'Alba della svolta
La frase che mi è piaciuta di più
“Alba la presero in duemila il 10 Ottobre e la persero in duecento il 2 Novembre dell’anno 1944″.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
L’Amico ritrovato, perché analogamente ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale e ugualmente descrive la storia di un amicizia, rendendolo però in quest’ultimo libro, il tema principale.
Quello che pensi di questa storia in una rigaLa bellezza della semplicità di alcuni uomini anche in un momento così buio della storia umana.
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Questo libro racconta diverse vicende successe in quei 23 giorni in cui Alba era sotto il controllo dei partigiani ed alcune avventure capitate nel dopoguerra. È un libro molto interessante che aiuta a comprendere la vita delle persone durante la seconda guerra mondiale, in tutti i suoi aspetti.
In alcuni punti mi ha colpito molto la situazione di povertà: come alcune famiglie dovessero gestire i pochi soldi che avevano, senza spenderli in oggetti inutili. Oppure la vita dei partigiani costretti a vivere in zone poco abitate e mal ridotte senza rivedere la propria famiglia o gli amici.
Salta subito all’occhio la grandissima descrizione riservata agli stati d’animo dei personaggi: Beppe Fenoglio è riuscito a farmi capire ciò che i protagonisti delle varie storie provavano durante una determinata azione, come poteva essere una fucilazione oppure il ricevimento di una notizia tanto attesa.
È riuscito ad inserire nella storia finali inaspettati, lasciando numerose scene con molta suspance.
È un libro molo interessante che consiglio vivamente a tutti i lettori che si vogliono cimentare in questo libro che mostra come era la seconda guerra mondiale
Questo libro racconta diverse vicende successe in quei 23 giorni in cui Alba era sotto il controllo dei partigiani ed alcune avventure capitate nel dopoguerra. È un libro molto interessante che aiuta a comprendere la vita delle persone durante la seconda guerra mondiale, in tutti i suoi aspetti.
In alcuni punti mi ha colpito molto la situazione di povertà: come alcune famiglie dovessero gestire i pochi soldi che avevano, senza spenderli in oggetti inutili. Oppure la vita dei partigiani costretti a vivere in zone poco abitate e mal ridotte senza rivedere la propria famiglia o gli amici.
Salta subito all’occhio la grandissima descrizione riservata agli stati d’animo dei personaggi: Beppe Fenoglio è riuscito a farmi capire ciò che i protagonisti delle varie storie provavano durante una determinata azione, come poteva essere una fucilazione oppure il ricevimento di una notizia tanto attesa.
È riuscito ad inserire nella storia finali inaspettati, lasciando numerose scene con molta suspance.
È un libro molo interessante che consiglio vivamente a tutti i lettori che si vogliono cimentare in questo libro che mostra come era la seconda guerra mondiale
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il libro mi è piaciuto molto, l’unico problema è che essendo suddiviso in varie storie non spiega la connessione temporale tra un racconto ed il successivo, essendo presenti numerose ellissi.
La musica che metteresti come colonna sonora-
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2 novembre 1944
La frase che mi è piaciuta di più
“Io non mi ci trovo in questa vita, e tu lo capisci ma non ci stai, io non mi ci trovo in questa vita perché ho fatto la guerra”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
non ne ho
Quello che pensi di questa storia in una rigaLa storia di questo libro è molto interessante, per chi vuole approfondire l’argomento della seconda guerra mondiale
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L’opera racconta e descrive la vita e le vicende di molti giovani, concentrate in dodici storie, durante e dopo la Guerra. Il linguaggio utilizzato è realistico (trattandosi anche di episodi autobiografici, ricchi di dialoghi), talvolta crudo e sicuramente oggettivo e senza troppe mediazioni. Da consigliarsi al lettore che cerca una visione non retorica della Resistenza.
Voto: leggi dettagliL’opera racconta e descrive la vita e le vicende di molti giovani, concentrate in dodici storie, durante e dopo la Guerra. Il linguaggio utilizzato è realistico (trattandosi anche di episodi autobiografici, ricchi di dialoghi), talvolta crudo e sicuramente oggettivo e senza troppe mediazioni. Da consigliarsi al lettore che cerca una visione non retorica della Resistenza.
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La musica che metteresti come colonna sonoraFischia il vento
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"Dodici racconti da Alba"
La frase che mi è piaciuta di più
“Corse incontro a Set che era apparso in fondo al corridoio. Corse avanti colle mani protese come a tappar la bocca dell’arma di Set e così i primi colpi gli bucarono le mani.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Mario Rigoni Stern “Il Sergente nella neve”: entrambi gli autori trattano di Guerra, pur se in ambiti geografici diversi e presentano i fatti senza manipolarli, senza eroismi o enfasi.
Quello che pensi di questa storia in una rigaOttima raccolta che narra vicende tristi ma con finali spesso inaspettati e carichi di sentimenti.
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Libro consigliabile a tutti gli amanti della storia. Racconti che fanno capire al lettore sentimenti, preoccupazioni e gioie dei personaggi.
Voto: leggi dettagliLibro consigliabile a tutti gli amanti della storia. Racconti che fanno capire al lettore sentimenti, preoccupazioni e gioie dei personaggi.
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la società ai tempi della guerra
La frase che mi è piaciuta di più
Non c’è stata una frase particolare che mi ha colpito.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Racconti molto belli che descrivono la società nel periodo del dopoguerra.
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