Descrizione
Autore
Edgar Lee Masters
È nato il 23 agosto del 1868 a Garnett, Kansas. Figlio di un avvocato, cresce coi nonni nell’Illinois, e in particolare dal 1880 a Lewistone, cittadina affacciata sul fiume Spoon. L’infanzia è segnata da due morti precoci: prima, nel 1878, del fratellino minore; poi, l’anno successivo, del suo migliore amico che finisce sotto un treno.
Dopo le superiori sogna di continuare gli studi letterari, ma si deve rassegnare a fare pratica da avvocato nello studio paterno e, una volta trasferitosi a Chicago, inizia a lavorare anche come giornalista. Dopo aver aperto uno studio legale ed essersi sposato nel 1898, dà anche alle stampe un primo libro di poesie, mentre inizia a dedicarsi, ma con scarso successo, anche al teatro. Il matrimonio va presto in crisi anche a causa di una sua relazione extraconiugale, mentre inizia a frequentare il circolo di poeti della ‘Scuola di Chicago’. La lettura di una traduzione dell’Antologia palatina e una visita di sua madre, con la quale rievoca i tempi in cui viveva nel Midwest, spingono Masters a scrivere i primi epitaffi che verranno raccolti poi nella celeberrima Antologia di Spoon River, la sua opera più famosa: in poche settimane le sue poesie vengono pubblicate prima su rivista e poi in volume e raccolgono apprezzamenti da tutto il mondo (dall’Inghilterra, tra gli entusiasti anche Ezra Pound).
Dopo il divorzio nel 1923, Masters si risposa nel 1926 con una ragazza di trent’anni più giovane di lui da cui ha un nuovo figlio, ma mentre lei segue la sua carriera da insegnante lui si trasferisce al Chelsea Hotel del Greenwich Village, dove risiede fino al 1943. Quando peggiorano le sue condizioni di salute, si trasferisce in North Carolina con la moglie.
Muore il 5 marzo del 1950 a Melrose Park in Pennsylvania.
Nel 1971 Fabrizio De André pubblicò l’album Non al denaro, non all’amore né al cielo, liberamente tratto dall’Antologia di Spoon River.
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Descrizione
Antologia di Spoon River, Einaudi, 2014
Mentre la baciavo con l’anima sulle labbra, l’anima d’improvviso mi fuggì.
Si tratta di una raccolta di poesie tra le più importanti della storia americana. Ideate tra il 1914 e il 1915, le poesie raccontano ognuna la storia di un uomo o di una donna di Spoon River. La trovata geniale sta nel fatto che ogni poesia non è altro che l’epitaffio scritto sulla lapide sotto la quale è seppellito il personaggio raccontato: ognuno quindi non ha più nulla da perdere, e può narrare in assoluta libertà ciò che vuole sulla vita propria e di altri.
Da questa raccolta Fabrizio De André ha preso spunto per il suo splendido album Non al denaro, né all’amore, né al cielo.
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Questo libro , è molto appassionante in quanto racconta la storia degli abitanti di un paese che potrebbe essere reale, ambientato ai primi del Novecento in forma poetica. Da ogni singola poesia possiamo capire come gravitava la vita delle persone semplici e più in vista di un piccolo microcosmo che rispecchia la “piccola America”.Dalle poesie possiamo capire anche i loro drammi e le loro debolezze scandite attraverso la quotidianità . Molte storie del libro sono collegate tra loro , e ogni persona racconta la propria verità e il modo nel quale è morta. Il messaggio principale di questo libro è che tutti nonostante abbiano avuto vite diverse con ruoli più o meno importanti nella società siano uguali davanti alla morte che funge da giudice ancor prima di Dio.Racconta di una società miope, corrotta, sbagliata , ma che riconosce i propri errori e ha la capacità e la voglia di riscattarsi senza la possibilità di farlo. Infatti sono i morti a parlare. . Questo libro va anche contro la guerra , contro la corruzione e i vizi che erano moralmente e volutamente ignorati dalla società del tempo.
Voto: leggi dettagliQuesto libro , è molto appassionante in quanto racconta la storia degli abitanti di un paese che potrebbe essere reale, ambientato ai primi del Novecento in forma poetica. Da ogni singola poesia possiamo capire come gravitava la vita delle persone semplici e più in vista di un piccolo microcosmo che rispecchia la “piccola America”.Dalle poesie possiamo capire anche i loro drammi e le loro debolezze scandite attraverso la quotidianità . Molte storie del libro sono collegate tra loro , e ogni persona racconta la propria verità e il modo nel quale è morta. Il messaggio principale di questo libro è che tutti nonostante abbiano avuto vite diverse con ruoli più o meno importanti nella società siano uguali davanti alla morte che funge da giudice ancor prima di Dio.Racconta di una società miope, corrotta, sbagliata , ma che riconosce i propri errori e ha la capacità e la voglia di riscattarsi senza la possibilità di farlo. Infatti sono i morti a parlare. . Questo libro va anche contro la guerra , contro la corruzione e i vizi che erano moralmente e volutamente ignorati dalla società del tempo.
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non ho niente da scrivere a questo proposito in quanto ho gradito molto il libro
La musica che metteresti come colonna sonorasonata al chiar di luna di Beethoven
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tutti uguali davanti alla morte
La frase che mi è piaciuta di più
mentre la baciavo con l’anima sulle labbra , l’anima d’improvviso mi fuggì.
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Secondo me la copertina è adeguata al libro in quanto mostra un albero spoglio in uno sfondo invaso dalla nebbia e dà l’idea della malinconia della morte, con un senso di fissità nel tempo e di nostalgica sconfitta.
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libroSiamo qui insieme, abitanti vissuti, pronti a raccontarvi le nostre vite se avete voglia di ascoltarci e di assolverci.
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Semplicemente, scarnamente geniale. E la sincera pulizia con la quale i personaggi stessi possono esporre la loro storia, non avendo più nulla da perdere, lo rende ancora più speciale. Mi ha fornito momenti di profonda riflessione, che continuerà a fornire anche in futuro; è infatti sempre possibile estrapolarne qualcosa di nuovo.
Altamente apprezzabile anche la presenza dei testi in lingua originale: come per un poema letterario, è nella forma linguistica originaria che risiedono la bellezza ed il fascino strutturali. Solo così, a mio parere, è possibile apprezzare questo libro Davvero.
Semplicemente, scarnamente geniale. E la sincera pulizia con la quale i personaggi stessi possono esporre la loro storia, non avendo più nulla da perdere, lo rende ancora più speciale. Mi ha fornito momenti di profonda riflessione, che continuerà a fornire anche in futuro; è infatti sempre possibile estrapolarne qualcosa di nuovo.
Altamente apprezzabile anche la presenza dei testi in lingua originale: come per un poema letterario, è nella forma linguistica originaria che risiedono la bellezza ed il fascino strutturali. Solo così, a mio parere, è possibile apprezzare questo libro Davvero.
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“”””””””””””””””
La musica che metteresti come colonna sonora"Hallelujah" di Leonard Cohen
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"Epitaph"
La frase che mi è piaciuta di più
(Iconica dell’intero libro)
Where is Old Fiddler Jones
Who played with life all his ninety years,
Braving the sleet with bared breast,
Drinking, rioting, thinking neither of wife nor kin,
Nor gold, nor love, nor heaven?
Lo! he babbles of the fish-frys of long ago,
Of the horse-races of long ago at Clary’s Grove,
Of what Abe Lincoln said
One time at Springfield.
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Molto adeguata, in grado di rappresentare un ambiente “passato”, legato ad esso, dove non vigono più leggi o regole del nostro mondo.
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro“Una rappresentazione in chiave poetica del sommario di una vita che avviene verso il termine di essa, in punto di morte; è come se tale momento venisse prolungato, per permettere ai personaggi di regalare il loro passato.”
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A me è piaciuto molto per come è stato impostato e anche perché è un libro che va fuori dal “normale” portando il lettore a leggerlo volentieri.
Voto: leggi dettagliA me è piaciuto molto per come è stato impostato e anche perché è un libro che va fuori dal “normale” portando il lettore a leggerlo volentieri.
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La musica che metteresti come colonna sonoraSfoghi di una vita complicata
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se i morti parlassero
La frase che mi è piaciuta di più
“E adesso?
Luce, solo luce che trasforma tutto il mondo in un giocattolo.
Molto bene, faremo gli occhiali così”
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Penso che la copertina vada bene soprattutto per la scelta dei colori.
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro-
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L'”Antologia di Spoon River” è una raccolta di poesie scritte come epitaffi di tutte le persone che abitavano in questo paese immaginario. Parlano in modo anche ironico della vita delle persone con i loro segreti, difetti, paure e mettendo in luce l’ipocrisia e la falsa morale dell’epoca. Trovo che sia un libro di denuncia verso un tipo di società bigotta e che calzi a pennello anche alla società dei giorni nostri. Per esempio nella poesia “Robert Southey Burke” il poeta ci mette in guardia dall’idolatrare altre persone, porle su un piedistallo e volerle imitare. Un’altra poesia, “La Signora Charles Bliss”, parla di una famiglia alla quale un reverendo consigliò di non divorziare per amore dei loro figli, con il risultato che i figli parteggiarono due per il padre e gli altri due per la madre creando una divisione interna alla famiglia ancora più grave di un divorzio. Quindi è un libro che, pur essendo stato scritto agli inizi del Novecento, è molto attuale. L’ironia leggera di cui è pervaso attenua il senso macabro degli epitaffi e strappa, a volte, un sorriso. Secondo me è un’opera ben riuscita e ho scoperto con piacere di riuscire a leggere anche le poesie.
Voto: leggi dettagliL'”Antologia di Spoon River” è una raccolta di poesie scritte come epitaffi di tutte le persone che abitavano in questo paese immaginario. Parlano in modo anche ironico della vita delle persone con i loro segreti, difetti, paure e mettendo in luce l’ipocrisia e la falsa morale dell’epoca. Trovo che sia un libro di denuncia verso un tipo di società bigotta e che calzi a pennello anche alla società dei giorni nostri. Per esempio nella poesia “Robert Southey Burke” il poeta ci mette in guardia dall’idolatrare altre persone, porle su un piedistallo e volerle imitare. Un’altra poesia, “La Signora Charles Bliss”, parla di una famiglia alla quale un reverendo consigliò di non divorziare per amore dei loro figli, con il risultato che i figli parteggiarono due per il padre e gli altri due per la madre creando una divisione interna alla famiglia ancora più grave di un divorzio. Quindi è un libro che, pur essendo stato scritto agli inizi del Novecento, è molto attuale. L’ironia leggera di cui è pervaso attenua il senso macabro degli epitaffi e strappa, a volte, un sorriso. Secondo me è un’opera ben riuscita e ho scoperto con piacere di riuscire a leggere anche le poesie.
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Non ho commenti negativi.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
I segreti di Spoon River
La frase che mi è piaciuta di più
Mi è piaciuta molto la poesia “Alexander Throckmorton”: “Quand’ero giovane, avevo ali forti e instancabili, ma non conoscevo le montagne. Quando fui vecchio, conobbi le montagne ma le ali stanche non tennero più dietro alla visione. Il genio è saggezza e gioventù”.
La trovo realista perché non si può essere saggi come gli anziani e forti come i giovani nello stesso tempo. Eppure sarebbe il massimo se si riuscisse a essere saggi in gioventù per vivere nel modo più giusto possibile.
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
La copertina è molto semplice e mi sembra adatta al libro.
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libroLeggimi perché parlo anche di te
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Questo libro mi è piaciuto moltissimo sotto tutti i punti di vista. Le poesie, ognuna singolarmente speciale eppure spesso collegate fra loro, mi hanno davvero fatta emozionare e commuovere più volte. Penso che proprio il fatto che tratti tante storie diverse renda impossibile il non rispecchiarsi in almeno una di esse. Interessantissimo inoltre il mezzo che l’autore decide di utilizzare: da morti non si ha più nulla da nascondere e ogni defunto racconta la sua storia facendo riflettere il lettore.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi è piaciuto moltissimo sotto tutti i punti di vista. Le poesie, ognuna singolarmente speciale eppure spesso collegate fra loro, mi hanno davvero fatta emozionare e commuovere più volte. Penso che proprio il fatto che tratti tante storie diverse renda impossibile il non rispecchiarsi in almeno una di esse. Interessantissimo inoltre il mezzo che l’autore decide di utilizzare: da morti non si ha più nulla da nascondere e ogni defunto racconta la sua storia facendo riflettere il lettore.
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
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La frase che mi è piaciuta di più
Non puoi tirarti su fino al bordo e vedere all’esterno il mondo delle cose, e nello stesso momento vedere te stesso.
Sei sommerso nella botte di te stesso, tabù e regole e apparenze, sono le doghe della tua botte.
Spezzale e dissolvi l’incantesimo di credere che la tua botte sia la vita!
E di conoscere la vita!
(dalla tomba di Griffy il bottaio)
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Mi piace perhché la trovo adatta al contenuto del libro.
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libroOgni morto ha una storia da raccontare.
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Non ho mai apprezzato molto il genere poetico, tuttavia questo libro mi ha colpita molto in positivo; a partire dai temi trattati: si racconta molto di fatti quotidiani, che si possono ritrovare in ciascuno di noi, come ad esempio l’amore, l’invidia, il tradimento; ma anche di tematiche più pesanti, come la guerra, gli omicidi, la corruzione.
Un altro aspetto molto positivo di questa raccolta è che ogni personaggio, raccontando della propria vita, facendolo quasi sempre con rimorsi, dia giudizi, opinioni e faccia critiche ad altre persone descritte in altre poesie. Ciò rende più interessante la lettura e fa riflettere molto su quanti segreti, invidie, corruzioni ci possano essere all’interno di una sola cittadina.
Non ho mai apprezzato molto il genere poetico, tuttavia questo libro mi ha colpita molto in positivo; a partire dai temi trattati: si racconta molto di fatti quotidiani, che si possono ritrovare in ciascuno di noi, come ad esempio l’amore, l’invidia, il tradimento; ma anche di tematiche più pesanti, come la guerra, gli omicidi, la corruzione.
Un altro aspetto molto positivo di questa raccolta è che ogni personaggio, raccontando della propria vita, facendolo quasi sempre con rimorsi, dia giudizi, opinioni e faccia critiche ad altre persone descritte in altre poesie. Ciò rende più interessante la lettura e fa riflettere molto su quanti segreti, invidie, corruzioni ci possano essere all’interno di una sola cittadina.
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Alcune poesie sono meno interessanti di altre, ma questo credo sia solo questione di gusto personale. Nell’insieme però devo dire che è un libro davvero molto bello e coinvolgente.
La musica che metteresti come colonna sonora"Rise of the instruments" perch mi ricorda molto l'idea di un percorso, che in questo caso associo al collegamento tra le vite delle varie persone.
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"La città che non muore mai"
La frase che mi è piaciuta di più
“Io non ero amato dagli abitanti del paese,
ma tutto perché dicevo
proprio quello che pensavo,
e affrontavo quelli che mi offendevano
protestando direttamente,
senza nascondere o covare
segreti, rancori o risentimenti.” Ho scelto questa frase perché mi ha fatto riflettere su come a volte essere sinceri sia fonte di giudizi ed offese.
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
L’immagine di copertina per me è particolarmente adatta alla trama in generale di questa raccolta di poesie.
E’ molto interessante come l’idea di un albero secco, isolato, lontano da tutto, faccia riferimento alla vita dei defunti abitanti di Spoon River, che continuano a vivere in quanto sono e saranno sempre, per il loro passato, fonte di giudizi e critiche anche tra gli abitanti del pese ancora in vita.
E’ un libro insolito, diverso dal genere letterario che noi ragazzi siamo abituati a leggere. A me personalmente questa raccolta di poesie è piaciuta particolarmente, perciò la consiglio a tutti coloro che vogliono scoprire cosa si cela dietro a ciascuna persona e voglia capire quanti segreti ci siano all’interno di una sola piccola cittadina.
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Sì, mi è piaciuto per il fatto che il poeta,Edgar Lee Masters,
cerca di immedesimarsi nei defunti attraverso la frase che è sul loculo. Immagina, come ho già detto, la vita
del o dei defunti/o in questione
Sì, mi è piaciuto per il fatto che il poeta,Edgar Lee Masters,
cerca di immedesimarsi nei defunti attraverso la frase che è sul loculo. Immagina, come ho già detto, la vita
del o dei defunti/o in questione
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Sì mi è piaciuta
La musica che metteresti come colonna sonorala quinta sinfonia di Beethoven
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una chiacchierata con i defunti
La frase che mi è piaciuta di più
《Non poteva ancora accorgersi che anche se stava cercando di aiutare la ragazza,come lui sosteneva
aveva infranto la legge degli uomini e di Dio》
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
E’tetra, ma si addice al libro
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libroVivi per morire
e muori per nascere
CHE STRANA LA VITA
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A me piace molto la poesia e questa raccolta l’ho amata. Mi ha fatto sentire vicina ad ogni defunto, alle storie vissute, tanto da sentirmi partecipe delle loro vite riassunte in poche righe
Voto: leggi dettagliA me piace molto la poesia e questa raccolta l’ho amata. Mi ha fatto sentire vicina ad ogni defunto, alle storie vissute, tanto da sentirmi partecipe delle loro vite riassunte in poche righe
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
mi è piaciuto molto e di conseguenza non cambierei nulla.
La musica che metteresti come colonna sonoraTi dico ciao
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Anime immortali dimenticate
La frase che mi è piaciuta di più
resa muta dal pudore […] e lo lascia morire
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
il paesaggio cupo nella copertina è azzeccato perché ricorda un cimitero e rispecchia il sentimento di dolore che esprimono gli epitaffi
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libroUn paese rivive la sua vita con i pensieri dei defunti pieni di ricordi, rimorsi e rimpianti raccolti nel libro
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Mi è piaciuto moltissimo questo libro. La cosa che mi ha affascinato di più è come l’autore riesca a raccontare così tanto (l’intera vita di una persona) in così poche righe; soprattutto non ci racconta solo quello che hanno fatto nella vita ma ci trasmette anche quello che provavano.
Voto: leggi dettagliMi è piaciuto moltissimo questo libro. La cosa che mi ha affascinato di più è come l’autore riesca a raccontare così tanto (l’intera vita di una persona) in così poche righe; soprattutto non ci racconta solo quello che hanno fatto nella vita ma ci trasmette anche quello che provavano.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Non credo ci sia qual cosa di negativo da scrivere. Ci sono alcune poesie che mi sono piaciute meno ma li è questione di gusti. A me comunque sono prevalentemente piaciute.
La musica che metteresti come colonna sonoraLAYLA-Smokestacks
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La voce dei morti
La frase che mi è piaciuta di più
-Mary McNeely-
Ho un amico, ma il mio dolore non ha amici.
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Io credo che la copertina sia adatta e rispecchi il significato del libro.
Un albero isolato e senza foglie in un campo e la nebbia che rende tutto cupo come la morte.
Ti travolge parola dopo parola.
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Opera multiforme e polifonica, secondo molti critici “la commedia umana del novecento”.
I 244 defunti di Spoon River si presentano, dicono sempre la veritá (ormai nella morte non hanno piú nulla da nascondere), si lamentano della loro condizione di quando furono in vita o raccontano solo un episodio che risulta per loro particolarmente importante.
Possiamo entrare nell’universo di Spoon River da qualunque parte aprendo una pagina a random.
Analizzando nell’insieme tutti i personaggi vediamo un perfetto affresco della societá americana dei primi del novecento, una serie di vizi e turbamenti soffocati dalle leggi dell’apparenza.
Una serie di destini che formano assieme un unico grande destino, quello non solo di una societá in crisi, ma di una crisi che é propria dell’uomo del novecento, se non dell’uomo in quanto uomo.
Il filo conduttore é proprio lo squallore del fallimento tutto frutto di ambizioni deluse.
Questa é un’opera difficile da catalogare perché: se da un lato invita al pensiero sulla caucitá e l’insignificanza della vita umana, dall’altro lato svela esplicitamente i misteri racchiusi nall’animo di queli che, altro non sono che stereotipi della societá umana occidentale.
Quest’opera mi ha aperto un mondo, mi é piaciuta molto, mi ha insegnato molte cose: alcune le ho capite, altre no; tra qualche anno lo rileggeró e, magari, scopriró altre sfaccettature di una societá, da noi giovani, lontana.
Opera multiforme e polifonica, secondo molti critici “la commedia umana del novecento”.
I 244 defunti di Spoon River si presentano, dicono sempre la veritá (ormai nella morte non hanno piú nulla da nascondere), si lamentano della loro condizione di quando furono in vita o raccontano solo un episodio che risulta per loro particolarmente importante.
Possiamo entrare nell’universo di Spoon River da qualunque parte aprendo una pagina a random.
Analizzando nell’insieme tutti i personaggi vediamo un perfetto affresco della societá americana dei primi del novecento, una serie di vizi e turbamenti soffocati dalle leggi dell’apparenza.
Una serie di destini che formano assieme un unico grande destino, quello non solo di una societá in crisi, ma di una crisi che é propria dell’uomo del novecento, se non dell’uomo in quanto uomo.
Il filo conduttore é proprio lo squallore del fallimento tutto frutto di ambizioni deluse.
Questa é un’opera difficile da catalogare perché: se da un lato invita al pensiero sulla caucitá e l’insignificanza della vita umana, dall’altro lato svela esplicitamente i misteri racchiusi nall’animo di queli che, altro non sono che stereotipi della societá umana occidentale.
Quest’opera mi ha aperto un mondo, mi é piaciuta molto, mi ha insegnato molte cose: alcune le ho capite, altre no; tra qualche anno lo rileggeró e, magari, scopriró altre sfaccettature di una societá, da noi giovani, lontana.
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Mi è piaciuta molto perció la consiglio a tutti coloro a cui piacerebbe scoprire mondi lontani e societá diverse dalla nostra.
La musica che metteresti come colonna sonoraLa colonna sonora che ho ascoltato mentre leggevo questa opera è l'album "Non al denaro non all'amore nè al cielo" di Fabrizio de Andrè ispirato proprio all'Antologia di Spoon River.
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Non saprei che altro titolo dare perchè è perfetto questo.
La frase che mi è piaciuta di più
“dov’è il vecchio Jones, il volinista
che giocò per novant’anni con la vita,
(…)
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina”
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
La mia copertina non dice molto vi é l’immagine di un’anziana signora con un’espressione affranta che, secondo me significa che l’opera tratta di personaggi ormai decaduti.
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libroLa divina commedia dei nostri giorni
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Mi è piaciuta molto, infatti mi ha presa subito e l’ho finita in pochi giorni.
Voto: leggi dettagliMi è piaciuta molto, infatti mi ha presa subito e l’ho finita in pochi giorni.
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Non ci sono aspetti che non mi sono piaciuti, è davvero ben scritto e pensato.
La musica che metteresti come colonna sonoraI See Fire - Ed Sheeran
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Poesie per una popolazione perduta
La frase che mi è piaciuta di più
Un guizzo di fiamme come una libellula
mi abbacina-
sventolo come una bandiera!
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
La copertina, a mio avviso, rispecchia perfettamente i contenuti del libro, dando un ulteriore senso di angoscia al tutto.
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libroUn libro pieno di significato e davvero bello: tutti dovrebbero leggerlo.
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Avevo già letto il libro prima di venire a conoscenza del progetto Xanadù, me ne ero innamorata sin dalla prima lettura, e mi sono tuffata molto volentieri nella storia per la seconda volta, sentendomi di nuovo a casa, muovendomi familiarmente tra le pagine. Durante lo svolgimento del racconto, immaginavo di camminare fra le lapidi del cimitero di Spoon River ed ero completamente immersa nel mondo poetico descritto, cosa che mi ha sorpreso, non avendo mai prediletto la poesia come genere letterario. Tuttavia, questo libro mi ha lasciato a bocca aperta, ed ogni sua rilettura mi ha offerto una differente visione dei personaggi presentati ed un diverso significato ai pensieri che esprimono, senza mai essere banale. Lo consiglierei a chiunque abbia voglia di perdersi tra le pagine di poesie profonde ma di scorrevole lettura, che possono essere interpretate in modi sempre nuovi e personali, magari trovando, tra un verso e l’altro, anche la risposta alle proprie domande mai espresse.
Voto: leggi dettagliAvevo già letto il libro prima di venire a conoscenza del progetto Xanadù, me ne ero innamorata sin dalla prima lettura, e mi sono tuffata molto volentieri nella storia per la seconda volta, sentendomi di nuovo a casa, muovendomi familiarmente tra le pagine. Durante lo svolgimento del racconto, immaginavo di camminare fra le lapidi del cimitero di Spoon River ed ero completamente immersa nel mondo poetico descritto, cosa che mi ha sorpreso, non avendo mai prediletto la poesia come genere letterario. Tuttavia, questo libro mi ha lasciato a bocca aperta, ed ogni sua rilettura mi ha offerto una differente visione dei personaggi presentati ed un diverso significato ai pensieri che esprimono, senza mai essere banale. Lo consiglierei a chiunque abbia voglia di perdersi tra le pagine di poesie profonde ma di scorrevole lettura, che possono essere interpretate in modi sempre nuovi e personali, magari trovando, tra un verso e l’altro, anche la risposta alle proprie domande mai espresse.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
La storia mi è piaciuta
La musica che metteresti come colonna sonoraFields of gold, Sting
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Voci dal passato
La frase che mi è piaciuta di più
Difficile scegliere una sola frase che mi è piaciuta, data la moltitudine di storie e temi discussi, ma alcune delle parti che mi hanno colpito potrebbero essere l’inizio della poesia di Mary McNeely, che recita :” Viandante, amare significa trovare la propria anima attraverso l’anima di chi si ama.” oppure il pensiero della moglie di George Reece :” Nient’altro che questo è l’onore : interpretare bene il proprio ruolo.”
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Penso che la copertina dell’edizione dia un tono troppo moderno e cupo al libro, e far cadere in un tranello qualche lettore disattento, abituato a giudicare un libro dalla copertina. Avrei preferito una copertina più semplice e “formale”, inerente al periodo in cui la storia è stata scritta
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libroL’alibi perfetto per poter parlare della vita senza inibizioni
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