Descrizione
Autore
Sex Pistols
Sex Pistols
Il 1977, Anarchy in the UK, il Punk, le creste, “no future for you”: queste le cose che vengono in mente a chiunque conosca anche un minimo l’immagine e la musica proposta dai Sex Pistols, praticamente i fondatori del punk rock britannico. La prima formazione risale al 1975 e comprende Jhonny Rotten, il frontman, Steve Jones, Paul Cook e Clen Matlock, che verrà poi sostituito da Sid Vicious. Sono state stelle che hanno bruciato davvero in fretta la loro vita e la loro carriera: restano assieme solo tre anni, pubblicando quattro singoli e un album registrato in studio. Sono stati però anni intensi: le loro canzoni contro il sistema, la regina e tutta la politica hanno svegliato moltissimi animi ribelli. Nel Settantasette esce l’unico album, Never Mind The Bollocks, proprio nell’anno considerato come la culla del punk; il primo singolo estratto è God Save The Queen, inno anti monarchico. Segue il successo internazionale, e anni invece travagliati: nel 1978 Jhonny Rotten lascia il gruppo mentre nel 1979 Sid Vicious muore di overdose a soli 21 anni e dopo essere stato sospettato della morte di Nancy Spungen, sua fidanzata. Al gruppo non resta che sciogliersi; torneranno sul palco nel 1996 per un Filthy Lucre Tour (Tour a scopo di lucro) e nel 2007 per un’altra manciata di date, ma non raggiungeranno più la fama e l’energia del magico Settantasette.
Per saperne di più vai al sito http://www.sexpistolsofficial.com/
Commenti
Commenti Finora
Descrizione
Never Mind the Bollocks, album dei Sex Pistols del 1977, è considerato dalla critica una pietra miliare del genere punk, un disco svolta che ha conferito al mondo intero un’immagine chiara di cos’è il punk. Siamo negli anni 70, i giovani si ribellano alla società ottusa, portano i capelli lunghi, sperimentano droghe e un nuovo modo di vivere la sessualità, e i Sex Pistols cantano: “I am an Antichrist, I am an anarchist/ Don’t know what I want but I know how to get it” (“Io sono un Anticristo, Io sono un anarchico/ Non so cosa voglio ma so come ottenerlo”).
Le prime parole di Never Mind The Bollocks sono “I don’t” = Io NON, un urlo di rifiuto che viene ripetuto per tutti e 12 i brani. Un disco duro e tagliente anche dal punto di vista musicale, che sfida le convenzioni e grida alla rinascita del rock intriso di punk. La censura britannica tentò senza successo di oscurare l’irriverente singolo God Save The Queen:
Oh signore Dio abbi misericordia
Tutti i crimini sono pagati
Quando non c’è futuro
Come può esserci peccato?
Siamo i fiori nella pattumiera
Siamo il veleno nella vostra macchina umana
Siamo il futuro, il vostro futuro
Dio salvi la regina
Hai capito bene
Amiamo la nostra Regina
Dio la salvi
Dio salvi la Regina
Hai capito bene
E non c’è futuro
Nel sogno dell’Inghilterra
Nessun futuro, nessun futuro
Nessun futuro per voi
Con questo album i Sex Pistols divennero i portabandiera di una cultura musicale e di uno stile di vita.
22 thoughts on “Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols”