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Ok Computer

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Descrizione

Autore

Radiohead

Radiohead

Sì, quelli di Creep. Sono una band composta da cinque compagni di scuola di Oxford; hanno preso il nome da una canzone dei Talking Heads, band che li ha influenzati tantissimo, soprattutto per il bellissimo Kid A, uscito nel 2000. Nel 1985 nasce la band ed è composta da Thom Yorke, l’eclettico cantante e frontman, Ed O’Brien, chitarrista, Jonny Greenwood anche lui alla chitarra ma che si occupa anche di tutta la parte elettronica, suo fratello Colin al basso e Phil Selway alle percussioni. La maggior parte dei testi, per i quali i Radiohead sono celebri, sono scritti da Yorke e J. Greenwoood. Il primo singolo della band è proprio Creep, esce nel 1992 e non se ne accorge quasi nessuno; ma dopo l’album di debutto Pablo Honey, il successo arriva, totalmente inaspettato e a livello mondiale. Nel 1995 pubblicano The Bends, che  influenzerà altri gruppi britpop che verranno in seguito. Nel 1997 è la volta di Ok Computer, e dagli anni zero seguono Kid A, Amnesiac e Hail to the Thief: la band si evolve verso l’elettronica e il free jazz, e la loro popolarità non fa che aumentare. Dopo qualche assenza dalle scene  e altri progetti paralleli di un paio di membri, pubblicano altri due album, fino ad arrivare all’ultimo, poetico, A Moon Shaped Pool, che contiene b-sides, rarità e canzoni molto vecchie, e porta al settimo cielo i fan.

Per saperne di più vai al sito https://www.radiohead.com/deadairspace

Discografia

Pablo Honey, 1993
The Bends, 1995
OK Computer, 1997
Kid A, 2000
Amnesiac, 2001
Hail to the Thief, 2003
In Rainbows, 2007
The King of Limbs, 2011
A Moon Shaped Pool, 2016

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Descrizione

Radiohead, Ok Computer, Parlophone

 Ok Computer esce nel 1997, dopo il grande successo di The bends che conteneva Creep, uno dei brani più famosi dei Radiohead. Si tratta di un album svolta per il gruppo, che da qui in poi inizierà sperimentare suoni sempre più elettronici. La copertina ci racconta molto di questo album, il cui filo conduttore è il senso di alienazione, confusione e smarrimento che permea tutti i brani. Un’alienazione esistenziale ma anche politica rispetto alla tecnologia postindustriale. L’immagine presenta un ambiente urbano non definito. Lo sfondo è principalmente bianco, ogni tanto uno sprazzo di celeste:  «Ovunque c’è rumore di sottofondo. Nelle nostre vite, nel modo in cui la nostra mente lavora. Tutta la copertina, così chiara, è legata all’idea di “rumore bianco”», dice Tom York riferendosi alla copertina.

Paranoid Android è il primo singolo estratto dall’album, dura quasi sei minuti e mezzo ed è un pezzo surreale, claustrofobico ma splendido. In Ok Computer c’è una perfetta fusione di testi e musica: i suoi brani sono stati spesso studiati in prestigiose università che hanno riconosciuto nella figura di Thom York un vero poeta post moderno.

Subterranean Homesick Alien, che omaggia nel titolo un vecchio successo di Bob Dylan (Subterranean Homesick Blues), è un brano dolce e malinconico, nel quale viene sviluppato il concetto di alienazione: vivo in una città/dove non sento gli odori/ma devo stare attento/alle fessure nei marciapiedi/sopra di me/girano gli alieni/e fanno i loro video/da fare vedere agli amici/di tutte queste strane creature che/imprigionano il loro spirito/scavano buchi dentro se stessi e/vivono dei loro segreti/sono tutti così tesi.

Karma police e No surprises sono gli altri due grandi successi del gruppo; il primo melodico e diventato ormai celebre, il secondo una sorta di dolce ninna nanna.

Un disco diventato un classico che ha rivoluzionato la musica rock e influenzato moltissime band.

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