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To bring you my love

To bring you my love

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PJ Harvey

PJ Harvey

Polly Jean Harvey è una gigantessa della musica rock dal 1991. Nata nel 1969 in Inghilterra, è figlia di un artigiano e di una scultrice e fin da piccola i suoi genitori le danno input musicali importanti, crescendola con blues, jazz, e in generale musica impegnata. Suona il sassofono dall’età di otto anni e fino ai diciassette lo suona in varie band; poi inizia a comporre le sue canzoni, e nel 1991 mette su un gruppo, PJ Harvey, che prende in prestito il suo nome ma che è composto da tre membri. Sempre nel 1991 si trasferisce a Londra per studiare Arte e Scultura, che resteranno sempre sue grandissime passioni, ma il suo focus principale resta sempre la musica. Sono anni intensi: Polly scrive canzoni provocatorie, fa parlare di sé con una foto in topless che appare sul Rolling Stone e viene premiata dalla stessa rivista come miglior cantante dell’anno, a soli ventidue anni. Il suo gruppo però si disfa nel 1993 e lei torna un paio di anni dopo come solista, pubblicando una valanga di album: da To Bring You My Love nel 1995 fino ad arrivare alla sua ultima fatica The Hope Six Demolition Project uscito nel 2016. Ha avuto una liaison con un collega, e che collega, Nick Cave, che quando si sono lasciati ha deciso di scrivere mezzo disco sulla loro rottura, The Boatman’s Call. I fan hanno amato moltissimo questa coppia, e nei momenti di sconforto ascoltano, sicuramente, la canzone che Nick e Polly hanno cantato assieme: https://www.youtube.com/watch?v=uHdNCHomHlU

Per saperne di più vai al sito http://pjharvey.net/

Discografia

Dry , 1992
Rid of Me, 1993
To Bring You My Love, 1995
Dance Hall at Louse Point, 1996
Is This Desire, 1998
Stories from the City, Stories from the Sea, 2000
Uh Huh Her, 2004
White Chalk, 2007
A Woman a Man Walked By, 2009
Let England Shake, 2011
The Hope Six Demolition Project, 2016

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Descrizione

PJ Harvey, To bring you my love, Island Records

I was born in the desert/I been down for years/Jesus, come closer/I think my time is near.

(Sono nata nel deserto/sono stata giù per anni/Gesù vieni più vicino/credo che il mio tempo sia vicino).

Sono queste le prime parole di apertura di uno dei migliori album di Pj Harvey, datato 1995, To bring you my love. Un disco intenso, carico di tensione e contraddizione, poetico e onirico. Fin dal primo pezzo, To bring you my love, che dà il nome all’album, ci immergiamo in un universo struggente e graffiante (così come la sua voce), ci sentiamo avvolti da qualcosa di oscuro che ci conduce in un viaggio all’insegna del rock e della sensualità.

Nella copertina dell’album, Polly Jean indossa un vestito rosso, è bella e sorridente, mentre galleggia in una pozza d’acqua. Un’esplorazione del corpo femminile che passa attraverso la sofferenza fino a farsi spritualità carnale, un alternarsi costante tra sacro e profano. Pj Harvey ha affermato di non essere stata molto bene durante la lavorazione di To bring you my love, tanto da dichiarare di essersi sentita “persa come persona”.  E in questo album traspare tutto il suo disagio anche attraverso il corpo. Polly Jean oscilla tra rock e blues in un sound che angoscia e intriga allo stesso tempo. Percorriamo le tenebre per poi incontrare un po’ di luce nel brano C’mon Billy, più energico ma sempre malinconico. Altro pezzo indimenticabile è  Down by the water, che anticipa l’inquietante I Think I’m  a mother e l’implorante Sends his love to me, fino a The Dancer che chiude l’album con una sorta di straziante preghiera.

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