Descrizione
Brooks K., Bunker diary, Piemme, 2015 « Mi pongo delle domande sul mondo che abbiamo intorno e poi cerco la risposta» Mi chiamo Linus e non so se leggerete questo diario. Ho 16 anni e sono rinchiuso in un bunker sotterraneo, e sono solo, non c’è nessuno qui con me. Ci sono sei stanze, una cucina, un bagno e una sala da pranzo: sei piatti e sei forchette di plastica. Nelle camere sei bibbie e sei taccuini con relativa penna, coperte e cuscini. Nient’altro. Mi hanno calato qua sotto tramite un ascensore, unico collegamento con il mondo esterno. Mi sono accorto che sul soffitto di tutte le stanze ci sono delle piccolissime grate. All’inizio pensavo fossero le bocchette di aerazione, e avevo ragione, ma non solo. In ogni grata c’è anche una telecamera e un microfono. Qualcuno sta osservando e ascoltando tutto quello che faccio. Mi sembra di impazzire, cosa vuole da me? Sì, perché io so chi mi sta spiando. Quel cieco, quel finto cieco in realtà. Erano sei mesi ormai che ero scappato dal collegio dove mi aveva rinchiuso mio padre. Vivevo per strada e dormivo dove capitava: anfratti della metropolitana, portici. Insomma qualsiasi posto sufficientemente ospitale per passarci la notte. Non me la passavo male. Quella domenica mattina però mi sono fregato da solo, non ho ascoltato il mio intuito. Mi aggiravo per la stazione e nella zona dove di solito ci sono i taxi c’era un furgone parcheggiato, dietro al quale un signore, visibilmente in difficoltà, cercava di caricare una pesante valigia. Mi sono avvicinato e ho notato il braccio ingessato e spessi occhiali da sole. Ho pensato, è cieco, ha bisogno d’aiuto e l’ho aiutato a caricare la valigia. E’ l’ultima cosa che ricordo prima del fortissimo odore di cloroformio che mi ha fatto svenire. E ora sono qui. Cosa vuole da me? Uscirò mai vivo da questo posto?
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Autore
Kevin Brooks
Kevin Brooks
Classe 1959 nasce a Exeter, in Inghilterra. Ha fatto moltissimi lavori, tra cui il musicista, il benzinaio, il tuttofare presso un’impresa di pompe funebri, il venditore di hot dog allo Zoo di Londra, l’impiegato di posta e infine il controllore ferroviario.
La sua carriera di scrittore inizia con l’opera Martyn Pig nel 2002, con la quale vince il Branford Boase Award e viene candidato anche al Carnegie Medal.
Bibliografia
Una canzone per Candy, Sonda, 2010
Bunker diary, Piemme, 2015
L’estate del coniglio nero, Piemme, 2016
Naked, Piemme, 2016
Commenti
Commenti Finora
La storia di questo libro è molto forte, sconvolgente e ricca di suspense; è capace di far provare al lettore tutte le sensazioni che il protagonista sta vivendo. Un finale così non me lo sarei mai aspettato, anche se mentre stavo leggendo gli ultimi capitoli avevo già qualche dubbio sul realizzarsi del mio finale ipotetico. Nonostante la lettura scorrevole, io non lo ho trovato uno dei miei libri “preferiti” perché l’ambientazione è sempre la stessa, non cambia mai.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi è piaciuto molto perchè non annoia e riesce ad incuriosirti. Succedono cose che nemmeno te le aspetti e ti fanno riflettere su come avresti reagito tu. Mi aspettavo un finale un po’ diverso.
Voto: leggi dettagliHo trovato questo libro facile da leggere, con uno stile semplice e chiaro.
L’autore riesce perfettamente a mettere in risalto le emozioni dei personaggi, facendoti immedesimare perfettamente in essi.
Una cosa che mi è piaciuta molto di questa narrazione sono le parti descrittive, spiegate nei minimi dettagli che rendono tutto il racconto più realistico.
La particolarità di questo libro sono le riflessioni del personaggio che scrive il diario, che trovo davvero interessanti. Ti fanno riflettere, ti fanno immedesimare in colui che scrivere e ti trasmette di conseguenza le sue emozioni e sensazioni.
Un’altra cosa intrigante nel libro è il contrasto fra i caratteri di alcuni personaggi. Sono tutti diversi, con una storia differente, ma comunque nel libro riescono a incastrasi perfettamente, come pezzi di un puzzle.
La nota distintiva del libro resta però il fatto di essere scritta come diario.
Il genere letterario si adatta perfettamente alla narrazione e rende la lettura più piacevole rispetto ad un racconto in terza persona.
Il modo di scrivere dell’autore è semplice ma dettagliato e descrive il modo di pensare del protagonista adolescente, ma ciò non rende il romanzo meno realistico. Leggendo si riesce da subito a immergersi nel racconto e a provare diverse emozioni contrastanti. Dalla confusione iniziale all’ansia e alla curiosità di scoprire chi è “l’uomo di sopra” e quale sarà il finale, che non fanno che crescere assieme alla storia. Si è sempre all’erta e con la consapevolezza che potrebbe accadere qualcosa da un momento all’altro nonostante la calma apparente. Le descrizioni del luogo e dei personaggi talmente nei particolari da sembrare reali.
Una storia che tiene incollati alle pagine nella speranza di avere una risposta alle domande lasciate in sospeso, che lascia con l’amaro in bocca.
Questo libro è stato davvero straordinario.
La storia è avvincente ed emozionante, ricca di colpi di scena.
Quando cominci a leggerlo non puoi fare a meno di immedesimarti nel protagonista e, soprattutto, non puoi fare a meno di riflettere sulle cose veramente importanti della vita. Questo è il messaggio che mi è arrivato: durante la nostra vita ci si porranno davanti tanti ostacoli, ma noi non dovremo mai arrenderci, perchè chi si arrende ha perso in partenza; e non importa se stiamo lottando per un bel voto o per la sopravvivenza, l’importante è continuare a lottare; perchè è facile tenere la testa alta finchè si è in piedi, ma bisogna avere il coraggio di andare avanti anche quando si cade.
Il racconto mi è piaciuto molto. È una storia piena di emozioni, scorrevole. Brooks ti fa entrare nel personaggio e nei compagni di prigionia, ti fa provare la terribile prigionia dentro al bunker.
Mentre leggi capisci come quei ragazzi abbiano avuto la forza di resistere a un pazzo sadico che gli spia 24 ore su 24.
Sono come dei criceti dentro la gabbia con il “padrone” che li tortura.
È come quando un bambino al parcogiochi tormenta le formiche provando piacere, divertimento.
È un libro molto forte, che ti appassiona e ti stimola.
Il libro mi è piaciuto moltissimo, il messaggio che lo scrittore vuole trasmettere è profondo, ci ho riflettuto molto.
Questo è un libro che tutti dovrebbero leggere
Bunker diary è un libro forte ma decisamente coinvolgente. Il libro narra di un ragazzo, Linus, intrappolato insieme ad altre cinque persone in un bunker dal quale nessuno può sfuggire. Sorvegliati da telecamere da qualcuno che li ha rapiti, cercano di trovare un modo per sopravvivere. Il libro ti prende psicologicamente come le vittime sono usate dal loro rapitore.
Voto: leggi dettagliBunker Diary parla di un ragazzo di nome Linus che viene intrappolato in un bunker da uno sconosciuto, senza possibilità di fuggire. Insieme a lui si aggiungeranno altre persone, e insieme vivranno questa prigionia di cui nessuno sa il motivo o lo scopo, e in cui non c’è modo di comunicare con “quello che sta di sopra”.
La storia mi è piaciuta moltissimo, l’idea è originale e lo stile molto azzeccato, la cosa che mi ha colpito di più è stata la capacità di questo libro di coinvolgere al cento per cento il lettore, tanto da non riuscire a smettere fino a che non sei arrivato alla fine. Alcune riflessioni che il narratore fa in parecchi punti del libro rimangono in testa e fanno pensare molto perché sono pensieri che riguardano l’animo umano; il tema centrale è una crudeltà che appunto è priva di un motivo logico e che è una presenza costante durante tutta la storia.
“Bunker diary” mi è piaciuto molto perchè lo scrittore, Brooks, è riuscito, con una trama piuttosto semplice, a trasmettere ansia e inquietudine fin dall’inizio.
E’ un libro coinvolgente, infatti, appena lo si comincia, è difficile staccarsi dalla lettura e si vuole conoscere il finale.
La storia è raccontata da Linus che scrive nel suo diario facendo trasparire tutte le sue emozioni: impotenza, rabbia, paura e tristezza.
Le descrizioni dettagliate inoltre, che fanno comprendere meglio la situazione angosciante in cui si trovano i personaggi, hanno reso il romanzo il più verosimile possibile.
Bunker diary racconta la struggente ed angosciante storia di Linus, un giovane ragazzo rapito e rinchiuso in un bunker, e dei suoi 5 compagni di prigionia. Il ritmo del racconto è veloce e incalzante, la storia coinvolgente ed appassionante; il finale, inaspettato quanto struggente, riuscirà a colpirci dritto allo stomaco.
L’abilità di Brooks sta proprio nel plasmare a suo piacimento i personaggi e la storia, diventando egli stesso il rapitore e trasformando noi nelle sue innocenti vittime.
una storia che ti insegna il valore della vita e della libertà, la consiglio a tutti
Voto: leggi dettagliLa storia è molto coinvolgente e l’autore riesce a far capire a chi legge le emozioni dei personaggi. È interessnte come 6 estranei con caratteri completamente diversi fra loro siano riusciti a conoscersi e a convivere in una situazione così.
Voto: leggi dettagliLinus è un giovane sedicenne che si ritrova catapultato in una difficilissima situazione.
Infatti lui e altre 5 persone, appartenenti tutte a realtà differenti, sono state rinchiuse in un bunker senza porte e finestre, accessibile solo attraverso un’ ascensore.
Al suo interno ci sono telecamere, microfoni, un orologio e l’ascensore dalla quale a seconda del loro comportamento li premia o li punisce.
Hanno sei taccuini dove posso richiedere ciò che desiderano ma non sempre viene loro dato.
Linus e gli altri 5 personaggi reagiscono tutti in maniere differenti: alcuni tentano la fuga ma senza riuscirci, altri si chiudono in loro stessi altri invece non perdono la speranza.
Il protagonista vive una serie di eventi molto angoscianti e ansiosi che avranno delle difficili conseguenze.Non c’è via di fuga l’unica cosa che si può fare è aspettare e sperare che qualcosa cambi.
Il libro crea un effetto interessante al lettore.
Secondo me su tutte le sensazioni prevalgono quelle dell’ansia e dell’angoscia che fin dal primo momento lo scrittore ci fa provare.
Un altro aspetto molto interessante è il senso dell’ignoto che proviamo durante tutta la narrazione. Infatti il senso perenne dell’ignoto crea nel lettore un grande effetto in alcuni punti anche di paura.
Il mio giudizio sul libro è molto positivo.
Mi costringeva a dover andare avanti visto le situazione che lo scrittore è riuscito a creare.
Questo libro mi è piaciuto molto perché non utilizza un linguaggio difficile da capire e la scelta dell’autore di scrivere un diario, e non un normale libro a capitoli, l’ho trovata originale.
L’autore riesce a trasmettere la solidudine (cosa che spinge il lettore a continuare la lettura), la disperazione che si prova a rimanere chiusi per un lungo periodo in un luogo senza via d’uscita, dove viene violata la privacy ed essere privati dei propri piaceri. Una cosa chemi ha colpito sono state le reazioni dell’ “uomo di sopra” ai tentativi di scappare. A differenza di tanti altri finali, questo l’ho trovato diverso perché l’auotre non porta la storia al lieto fine ma con una conclusione più realistica anche se drammatica e triste.
Il libro mi è piaciuto molto, coinvolge molto il lettore e lo sollecita a continuare la lettura. Ogni situazione è descritta con grande cura e l’assenza di punteggiatura o di frasi di senso compiuto in alcune parti del testo rendono la lettura intrigante e fanno intuire i sentimenti del protagonista. Inoltre mi sono piaciuti particolarmente i ragionamenti e pensieri di Linus.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi è piaciuto perchè è un libro con carattere che spinge il lettore ad assaporarlo tutto d’un fiato.
Voto: leggi dettagliLinus insieme ad altre cinque persone si trova intrappolato in un bunker da cui non si può fuggire. La storia è intrigante e coinvolgente, questo libro fin dalle prime pagine ti cattura e ti fa immergere nella lettura per scoprire che cosa accadrà. Un grande spazio è dedicato alle emozioni e alle sensazioni, permettendo di immedesimarsi nel protagonista e sentirsi parte della storia. Il finale è del tutto sorprendente e inaspettato.
Voto: leggi dettagliUn libro capace di trasmettere alla perfezione tutte le sensazioni provate dal protagonista: paura, angoscia, claustrofobia,speranza.
il linguaggio è semplice ed incisivo,adatto alle varie situazioni che si attraversano.
E’ una storia intrigante che non riesci a dimenticare, come se avessi vissuto nel Bunker con Linus ed i suoi compagni.
Questo libro ha una storia avvincente e anche un po’ misteriosa. Inoltre riesce perfettamente a trasmette molte emozioni come la disperazione, la solitudine e il rimpianto, emozioni dominanti in questo libro. Riesce a far calare molto bene il lettore nella scena. Il carattere, i sentimenti e i ruoli dei vari personaggi sono molto differenziati ed unici, ognuno molto interessante e ben distinto dall’altro.
Il finale è inaspettato ed estremamente drammatico. Libro ottimo a chi piace questo genere di eventi ed emozioni che esprime.
Questa storia mi è piaciuta perchè l’ho trovata intrigante e accattivante, non mi sono mai stancata di leggerla perchè mi ha sempre tenuta sulle spine, facendomi desiderare di sapere immediatamente come sarebbe andata a finire. Mentre leggevo questo libro nella mia testa si susseguivano una miriade di domande: “E adesso cosa succede? Avranno altro cibo? Verranno puniti? moriranno di fame, freddo o pazzia?”, così ci sono rimasta molto male quando la situazione è iniziata a degenerare, e continuavo a dirmi che sarebbe andato tutto bene, che Linus, Jenny e Fred si sarebbero salvati. Ma quando, giunta all’ultima pagina, ho capito che non ci sarebbe stato nessun “happy ending”, sono rimasta delusa. Amareggiata, spiazzata, incredula che fosse finita davvero così. Il finale mi ha lasciato una grande tristezza, così mi sono arrabbiata, come se mi fossi immedesimata in Linus ma avessi ancora le forze per ribellarmi. E’ stato strano, un pò deludente, il finale mi ha lasciato l’amaro in bocca. Ma forse è anche per questo che questo libro, nonostante tutto, mi sia piaciuto.
Voto: leggi dettagliINTERPRETATIVA
In questo libro ci sono messaggi molto forti e diretti: il tema principale è il rapimento:
I messaggi che l’autore vuole mandare al lettore non tardano ad arrivare nella narrazione.
Si vede che l’autore ha puntato l’attenzione sulla psiche dei personaggi, e in particolare su quella del protagonista che vede in lui un cambiamento molto drastico: da giovane ribelle in caccia dei suoi sogni, a un uomo che guarda in faccia la realtà e accetta il suo destino.
Un altro messaggio che dà è incentrato sull’istinto di sopravvivenza che si riscontra per gran parte della narrazione: l’autore si può associare al maniaco che osserva i personaggi ed è pronto a stravolgere anche in modo violento l’umore dei soggetti creando situazioni interessanti e movimentate .
Interessante vedere i gruppi ben distinti che si creano, come succede anche nella vita di tutti i giorni, e il pregiudizio che si ha prima di conoscere una persona.
VALUTATIVA
Un libro molto bello che lascia nel lettore uno stato quasi di sconforto alla fine della lettura, ma che durante la narrazione ti mette nei panni dei personaggi e si forma quasi un collegamento con essi.
La lettura non è complessa la trama è facilmente seguibile e di forte dinamismo, i personaggi sono molto interessanti e descritti in modo accurato.
Lo consiglio a un pubblico amante dei thriller e della suspense.
la storia è travolgente, piena di suspance e adrenalina nonostante si svolga quasi tutta in un luogo chiuso, ed è riuscita a tenermi incollata al libro dall’inizio alla fine
Voto: leggi dettagliBrooks descrive questo racconto con parole semplici e contemporanee, quindi di facile lettura. Le sue parole, il mistero, la coesione del testo implicano il lettore a continuare a leggere di capitolo in capitolo senza fermarsi. La precisione nei dettagli e l’ambientazione sono ottimali per immedesimarsi nel protagonista e nella scena.
Personalmente il libro è di scorrevole e piacevole lettura. Il fatto che le vittime siano spiate da varie telecamere suscita nel lettore una certa angoscia da poter rendersi conto che rappresenta in pieno la vita quotidiana di tutti noi.
Infine vorrei dire che è un libro che ti aiuta ad analizzare la situazione dei giorni d’oggi: il libro può essere inteso come una metafora.
Bunker Diary mi ha trasmesso tanta tristezza e ansia, mi ha coinvolto molto e mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti della vita. Non riuscivo più a smettere di leggerlo, è scritto in modo semplice ma dettagliato e in poco tempo mi sono immedesimata nel protagonista. La cosa che mi ha fatto rimanere di stucco è soprattutto il finale, non me lo aspettavo così drammatico e cupo.
Voto: leggi dettagliSecondo me, con questo libro, l’autore voleva farci capire la fortuna che abbiamo nell’avere ciò che ci serve (come il cibo o l’acqua) senza fare alcuno sforzo e a portata di mano, cosa che a noi sembra scontata, ma che in certe parti del mondo non lo è.
In generale il libro mi è piaciuto molto, perché riesce a tenerti incollato ad esso, spiegandoti la storia del protagonista non tuttta in una volta, ma distribuita durante i momenti in cui non succede nulla di troppo interessante.
Oltre a ciò si vede chiaramente l’evoluzione del protagonista, da ragazzo ribelle e che pensa solo a se stesso, a un ragazzo con una mentalità da adulto (quasi da genitore) nei confronti della bambina.
Inoltre nella storia sono presenti vari spunti per la riflessione a volte quasi filosofici (ad esempio tutto il ragionamento sul tempo).
E’ interessante anche il fatto che i capitoli vengano indicati con la data, che divente sempre più incompleta, fino a diventare un punto interrogativo durante la narrazione, quasi insieme alla situazione del protagonista: la quale impazzisce sempre di più (come si nota dalla presenza, sempre più frequente, di pensieri, per me senza senso, sugli animali).
Infine il fatto che l’avere un sacco di tempo per pensare ti porti a ricordare addirittura filastrocche raccontate quando il protagonista era bambino, e il fatto che ragionando sul proprio passato il ragazzo capisca che forse quella di scappare non sia stata una buona idea; indicano che l’autore voleva sottolineare come nella società moderna non si prenda più abbastanza tempo per pensare.
Il tutto è scritto in modo scorrevole e, per me, molto piacevole.
Ho finito di leggere Bunker Diary da pochi giorni e sto ancora riflettendo su ciò che ho letto. È un libro che può davvero lasciare il segno in una persona. Il finale lascia di sasso, con un groviglio di sentimenti davvero difficile da spiegare e descrivere.
La storia è raccontata da Linus, uno dei sei prigionieri, in un taccuino; Linus, scrivendo, fa emergere tutte le emozioni che prova (rabbia, dolore, frustrazione, impotenza, scoraggiamento…) che diventano così anche quelle del lettore.
Consiglio questo libro a tutti i ragazzi ma anche ai più adulti, perché non è sicuramente un libro scritto per essere una distrazione ed essere una lettura piacevole ma un libro con un significato profondo che permette di riflettere.
Bunker Diary racconta la storia di Linus, un ragazzo di 16 anni che, dopo aver aiutato un anziano all’apparenza cieco, si ritrova insieme a una bambina e quattro adulti prigioniero in un bunker sotterraneo. Insieme dovranno cercare di sopravvivere nello spazio claustrofobico e senza via d’uscita rappresentato dal bunker. Molto interessante è l’aspetto psicologico di ogni personaggio, ognuno proveniente da ambienti e ceti sociali diversi, che si trovano obbligati a convivere insieme. Il libro è strutturato come un diario, dove il protagonista Linus ci narrerà ogni vicenda accaduta all’interno di questa inviolabile prigione.
La storia è molto coinvolgente grazie alla dettagliata analisi emotiva di ogni personaggio che interagisce in modi differenti con gli altri. Il ritmo è scorrevole e il testo è facilmente comprensibile; inoltre, essendo la vicenda narrata da un adolescente, è facile immedesimarsi nel suo punto di vista e capire ancora meglio le emozioni che egli trasmette: ansia, paura, tristezza, gioia e timore. Per questo consiglio di leggere il libro.
il libro in sé è molto travolgente sin dalle prime pagine ti viene la voglia di andare avanti nella lettura del libro pagina per pagina per poi arrivare alla conoscenza del finale.
Voto: leggi dettaglila storia è molto bella e non si vuole mai staccare gli occhi dal libro,
a mio parere si dovrebbe fare una continuazione.
Questa storia mi è piaciuta molto perchè è appassionante e ti viene voglia di proseguire il racconto pagina dopo pagina per cercare di scoprire come va a finire. Mi piace molto la figura del protagonista perchè anche di fronte a moltissime difficoltà lui riesce comunque a non arrendersi mai e cerca di superarle in ogni modo possibile.
Voto: leggi dettagliIl libro narra la storia di Linus, un ragazzo di soli sedici anni, che si ritrova imprigionato in un bunker. Inizialmente Linus è da solo in quel luogo ancora sconosciuto dove un ascensore rappresenta l’unica via di uscita ma successivamente, col passare dei giorni, il bunker inizia ad “ospitare” sempre più persone con età e passati differenti. E’ una lotta continua nel capire come uscire da quella prigione sotterranea con la consapevolezza però di essere sempre osservati dalla mente contorta che si nasconde dietro alla telecamere. Nonostante le situazioni siano abbastanza inverosimili, il libro è dettagliato e ben strutturato. La narrazione è veloce e avvincente. Lo consiglio vivamente in quanto è un libro ben riuscito, facile da leggere e scorrevole. Ha la capacità di catturare l’attenzione del lettore sin dalla prima pagina e di tenerlo sulle spine durante l’intero racconto. Ti cambia tanto e ti fa riflettere
Voto: leggi dettagliSei persone, Linus, un ragazzo di sedici anni, quattro adulti e Jenny una bambina di nove anni, si ritrovano in un bunker perché rapiti dall’ “uomo di sopra” che li tiene controllato attraverso telecamere e microfoni. Insieme dovranno trovare il modo per sopravvivere e uscire da quel luogo.
È Linus attraverso i suoi sfoghi, pensieri e paure scritte sul suo taccuino, a narrarci tutta la storia.
Se dovessi descrivere questo romanzo con una parola, questa sarebbe ansia.
Appena inizi a leggere Bunker diary non riesci più a staccarti. Ti riesce difficile non immedesimarti nelle paure, angosce e nei pensieri dei personaggi perché è come se tu fossi parte integrale di loro.
È capace di mettere in faccia alla realtà al lettore e farlo riflettere su molte cose.
Dopo aver letto l’ultima pagina, mi sono sentita incompleta ho sfogliato le restanti pagine bianche del libro sperando ci fosse stato scritto qulcos’altro, invece nulla.
Avrei voluto sapere qualcosa di più sul rapinatore e sapere cosa l’ha spinto a rapire queste sei persone e fare di loro ciò che voleva.
È una lettura che consiglio ma che non rileggerei perché non ne avrei il coraggio.
Storia Appasionante e intrigante
Voto: leggi dettagliStoria Appasionante e intrigante.
Voto: leggi dettagliQuesta storia è molto coinvolgente, il modo in cui vengono descritti gli avvenimenti ed espressi i pensieri è molto realistico. Tutto é narrato in prima persona, dal punto di vista del protagonista, Linus, che spesso si ritrova a parlare con sé stesso o meglio, a scrivere a sé stesso, e mentre lo fa si corregge, si risponde da solo, rendendo secondo me, molto meglio tutte le emozioni che prova, le sue idee, quello a cui pensa, nel corso della storia. Ho trovato molto interessante lo sviluppo e la caratterizzazione di ogni personaggio, a mio parere studiata molto attentamente. Ho pensato fosse curioso vedere come sei persone molto diverse fra loro, di ceti sociali diversi e provenienti da ambienti diversi, si siano ritrovate a “vivere” se così si può dire, insieme a degli estranei, e che si siano orientate di più verso certi comportamenti o modi di pensare rispetto ad altri. Credo ci sia una grande analisi psicologica di ogni personaggio e ciò rende la storia ancora più coinvolgente. Linus nel corso della storia si ritrova a riflettere su molti aspetti della vita in generale e della sua in particolare; pensa molto alla quotidianità e a quanto questa sia importante. Penso che il racconto assuma, sempre di più nel corso della storia un aspetto piuttosto macabro e inquietante,ma lo consiglierei lo stesso a tutti perché nonostante trasmetta paura, tristezza, ansia, la curiosità di sapere come finisce porterà chiunque alla conclusione del racconto che a parer mio, lascerebbe molti senza parole.
Voto: leggi dettagliIl libro mi è piaciuto molto, ed è molto bello, scritto molto bene e storia affascinante.
una delle parti migliori è quando si inizia ad intravedere la complicità e la voglia di sopravvivere dei ragazzi.
Questo libro mi è piaciuto molto. Si legge bene,é molto scorrevole. La trama interessante e misteriosa,che lascia nel dubbio. Non è lunghissima, è sviluppato molto bene.
Voto: leggi dettagliBello.La storia ritrae un episodio che non succede spesso,persone chiuse in un bunker,che non possono scappare,per far divertire un uomo.un po’ sadica ma mi è piaciuta.
Voto: leggi dettaglila storia in generale mi è piaciuta. L’inizio sinceramente penso non sia fantastico, anzi mi ha molto annoiato e mi ha fatto pensare che la storia non sarebbe stata molto interessante. Fortunatamente continuando la lettura ho potuto cambiare idea.
Voto: leggi dettaglila storia mi è piaciuta molto perché ti lasciava con il fiato sospeso tutto il tempo e non vedevi l’ora di continuare la lettura, è anche un libro adatto per ragazzi della nostra età e il testo è molto scorrevole
Voto: leggi dettagliBel libro. Ha una trama che ispira e i contenuti non sono da meno.
Mi è piaciuto molto leggerlo, perché come protagonisti ci sono persone che hanno dei “problemi” che si hanno anche nella vita reale.
A me piacciono molto i libri come questo, perché ti fa pensare e, in un certo senso, riesce anche a farti cambiare umore; il libro riesce a far rattristare e angosciare il lettore.
Mi ha colpito molto lo stile dell’autore nel raccontare questa storia.Utilizza un tono è un lessico crudo e violento,a tal punto da scombussolarti lo stomaco,le idee e le emozioni.In alcune parti le sensazioni che ho provato come lettrice erano così forti che credevo di non poter più andare avanti,ma la curiosità l’aveva sempre vinta,il desiderio di sapere come sarebbe andata a finire era tanto potente che mi spingeva a continuare.Personalmente mi hanno affascinato i personaggi e le loro personalità così delineate,studiate a tavolino.Quelli che per tutto il corso del racconto sono rimasti “puri” o comunque figure positive sono:Fred,Linus e Jenny.Tutti loro hanno principi sani che comprendono soprattutto l’altruismo e l’amore verso il prossimo,che in un clima come quello del bunker,in cui si lotta per la sopravvivenza,è difficile continuare a seguire.L’idea della libertà che noi tutti abbiamo quotidianamente diventa il sogno è la necessità più grande di ogni persona che è entrata nell’ascensore dell’uomo di sopra.Durante la lettura mi sentivo mancare il respiro tanto ero all’interno della narrazione,le emozioni dei protagonisti diventavano anche le mie,esplodevano in me la rabbia,la voglia di graffiare quelle pareti bianche e di urlare a squarciagola,il senso di claustrofobia e il desiderio di scappare da quel posto orribile.È stato un libro devastante,per tutto quello che hanno passato i sei personaggi e per tutto quello che ho passato io leggendolo;digerire alcune pagine non è stato facile e mi sentivo impotente a non poter cambiare nulla.Il finale mi ha portato a riflettere intere ore,per la sua crudeltà e per il fatto che in questo libro il male vinca sul bene,come spesso accade nella realtà.Sarei curiosa di leggere un libro dove viene scritto il punto di vista di colui che ha orchestrato tutto.
Voto: leggi dettagliPremetto che Bunker Diary è un libro che mi è capitato tra le mani per caso, e già dalla copertina lo avevo etichettato come “non il mio genere”.
Ma, come si sa, never judge a book by its cover, e quando l’ho preso a sfogliare e leggiucchiare di qua e di là ho iniziato a voler saperne di più, e questa è la breve storia di come ho iniziato a leggere questo libro. Sì, poco interessante, poco attinente, ma era giusto per farvi sapere come mi ha iniziato a piacere.
Bunker Diary per me è stato uno di quei libri che si legge velocemente e da cui non ci si riesce a staccare fino a che non si termina. É un romanzo molto scorrevole ed è scritto dal punto di vista di un adolescente, Linus, facile da immedesimarsi, da capire.
La figura del padre, i discorsi con il vecchio filosofo, la disperazione, la bambina, l’ascensore e le liste della spesa, la presenza angosciante delle telecamere, i deliri e i ricordi dell’adolescente, l’esperienze di vita di Linus e l’esperienze di vita di tutti,le ultime pagine e non aggiungo altro per evitare di spoilerare- tutto ciò è raccontato fegato a fegato, se la cosa ha senso, inteso come “arriva direttamente, ti investe in pieno con le annesse sensazioni”.
Questa storia mi è piaciuta molto perchè è appassionante e ti viene voglia di proseguire il racconto pagina dopo pagina per cercare di scoprire come va a finire. Mi piace molto la figura del protagonista perchè anche di fronte a moltissime difficoltà lui riesce comunque a non arrendersi mai e cerca di superarle in ogni modo possibile.
Voto: leggi dettagliC’è stato un aspetto in particolare che mi è piaciuto, ovvero quello del tipo di narrazione del diario combinato con il protagonista che è un mio( circa) coetaneo. Ciò rende più semplice immedesimarsi nel protagonista, riuscire a capirlo e addirittura quasi pensare come lui.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta perché ti cattura dal primo istante. Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole.
Inoltre è interessante vedere come i protagonisti si ingegnino per trovare un’uscita dal bunker.
Linus è un ragazzo di sedici anni che nelle prime pagine del libro viene rapito e rinchiuso in un terrificante bunker. Attraverso le pagine del suo diario Linus racconta di un’esperienza asfissiante e claustrofobica vissuta con cinque compagni pescati apparentemente da classi sociali e generazionali disgiunte. I sei malcapitati si troveranno ad affrontare situazioni impensabili e a guardare negli occhi le paure e le amarezze più temibili, sempre sotto lo sguardo attento di telecamere e microfoni che controllano l’intero bunker.
Bunker Diary lascia completamente spiazzati, uno stile tanto veloce e incalzante in alcuni passaggi quanto nauseabondo e malinconico altrove. Il tono fa realmente vivere le sensazioni di Linus e permette di entrare nella sua mente anche grazie ad una “libertà di scrittura” che il ragazzo del racconto “usa” scrivendo direttamente quello che pensa, senza mezzi termini e senza omissioni se non esplicitamente motivate.
Questo libro è realmente un capolavoro, in particolar modo dal punto di vista stilistico, ho estremamente gradito la capacità di Brooks di far immergere completamente il lettore non nelle situazioni come osservatore ma direttamente nella testa confusa del protagonista. Consiglio questo libro soprattutto ai ragazzi in cerca di una tipologia di narrazione nuova ed alternativa.
È una storia che fa prendere tantissimo,non si vorrebbe mai smettere di leggere ma solo andare avanti.
È devastante leggere tutto quello che succede in quel posto, a quei poveri ragazzi e soprattutto a quella povera, innocente bambina. Il non arrendersi mai e il metterci tutti se stessi è fondamentale in questo libro.
Ci vuole fegato per leggerlo, se si ha è il libro giusto.
“Bunker Diary” è un libro che ti fa provare molte sensazioni, tra cui: Timore e Ansia. È un libro ricco di suspence, che ti porta a voler sapere cosa succede nelle pagine seguenti. Le riflessioni di Linus riguardo il suo passato penso che siano molto importanti, perché ci fanno riflettere sul nostro presente, infatti, guardiamo sempre il lato negativo delle cose.
Questo romanzo ti porta ad arrivare al finale col cuore in gola…è diverso dagli altri libri, te lo aspetti in altro modo, però l’autore fa in modo che il lettore senta un senso di vuoto.
Questo libro è molto complicato da valutare perché è una storia intrigante e strana. L’inizio mi è piaciuto abbastanza ed è andato migliorando fino alla fine.,, Ho trovato un po’ noiosi i momenti in cui il protagonista racconta della sua vita passata. Per il resto posso dire che è un libro abbastanza bello.
Voto: leggi dettagliE’ un libro molto coinvolgente e ricco di suspense dalla prima pagina fino alla fine, è raccontato in prima persona e personalmente l’ho trovato anche molto introspettivo. Ansia. La parola chiave. Insieme a rabbia, asfissia, furia, angoscia, ansia e ancora ansia.
Voto: leggi dettagliAnsia, timore, paura, incompletezza, sono solo alcune delle sensazioni che questo libro, bunker diary, mi ha fatto provare. La sua lettura è piacevole, assai scorrevole, ed è come se ti desse un senso di incompletezza, una voglia di sapere che ti porta a leggere pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo… fino a raggiungere il finale: qualcosa di assolutamente inaspettato, crudo,che ti lasca col cuore in gola.
Bunker diary è un libro che ho gradito molto, forse per il suo genere: thriller/horror o forse per la forma “incalzante” in cui è scritto. consiglio apertamente questo libro a tutti gli amanti del genere thriller, ma anche a coloro che vogliono sperimentare nuovi generi.
“Bunker Diary” è un romanzo agghiacciante, cupo. È un libro dove i protagonisti vivono con le loro angosce di una prigionia ai confini della realtà. La particolaritá più grande che caratterizza questo libro è far apparire normale ciò che normale non è. Con pacatezza e rassegnazione i protagonisti accettano la loro condizione di prigionieri anche se non occorre un bunker per essere soggiogati. Anche godendo della più totale libertà siamo “schiavi” del denaro, del successo, della droga, del fumo, dell’alcol. Spesso per libera scelta, quasi mai costretti, ci lasciamo trascinare dalle cattive abitudini. Questo libro mi ha fatto capire che seppur essendo liberi, diamo più attenzione agli aspetti negativi della nostra vita, senza godere delle cose positive. Consiglio la lettura agli appassionati del genere horror/thriller
Voto: leggi dettagliMi è piaciuta molto la storia poiché è molto coinvolgente, mi ha spinta a leggere questo libro in maniera veloce (anche perché il testo è molto adatto a degli adolescenti), l’unica cosa negativa (ma non del tutto) è stato il finale che mi ha lasciata spiazzata e senza parole, anche perché volevo sapere chi fosse “l’uomo di sopra” durante tutto il libro.
Voto: leggi dettagliLibro molto bello e coinvolgente. Lo consiglierei a tutti.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta moltissimo poichè mi ha colpito fin dall’inizio, perchè è scritta come un diario e i pensieri sono molto intimi. Ma mi ha attirato soprattutto dopo aver letto le prime venti pagine perchè ad ogni pagina ti sale sempre di più l’ansia di quello che potrebbe succedere o di quello che si potrebbe scoprire.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi è piaciuto molto: è quasi impossibile annoiarsi poichè, nonostante l’ambientazione resti la stessa, ciò che cambia è la situazione psicologica dei personaggi durante la storia. Il libro, scritto dal punto di vista di Linus, è molto coinvolgente, tanto che ti sembra di essere anche tu in quella situazione catastrofica (o almeno a me è successo così). Lo consiglio!
Voto: leggi dettagliBunker Diary è un romanzo spiazzante che ho cominciato a leggere grazie alla copertina che suscitava in me curiosità. Le vicende intriganti piene di suspance del libro portano a voler sapere cosa accadrà in seguito e voltare pagina dopo pagina.
Voto: leggi dettagliDevo ammettere con sincerità che inizialmente avevo scelto questo libro chiedendo consiglio ad un’amica per poter leggere durante il Natale qualcosa di non troppo “impegnativo” e con il minor numero di pagine possibile. Stavo già leggendo un altro romanzo che mi piaceva molto, infatti avevo intenzione di finirlo entro il termine delle vacanze senza dovermi cimentare in lunghe storie scolastiche, come le classiche “new age” che di qualunque cosa parlino trovano sempre un motivo valido per “versare” nel messaggio o nella trama qualche “goccia di cultura”, ad esempio riferimenti storici sulla guerra mondiale. Ovviamente non avevo idea di che cosa stessi per leggere. Appena ho iniziato il libro sono rimasta letteralmente affascinata e, devo ammettere, anche un po’ turbata dall’inizio in medias res della vicenda. Il libro parla di un sedicenne intrappolato in un bunker (=rifugio antiatomico usato principalmente durante la seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda) assieme ad altre cinque persone, per più di ben due mesi. Ma il primo capitolo, le prime righe, descrivono dettagliatamente e in prima persona, sotto forma di diario, la presenza del ragazzino solo nel “rifugio” sotterraneo. È impossibile spiegare a parole come questo libro sia riuscito ad iniettarmi nelle vene la voglia di continuare capitolo dopo capitolo il suo racconto. Sono stata ipnotizzata dal protagonista, dalla infinita monotonia delle giornate e dalla diversità con cui egli riesce a rendere ogni descrizione di ogni giorno. Linus (così si chiama il ragazzo) mi ha ricordato moltissimo il protagonista de “Il giovane Holden”, sia nel modo di scrivere sia nel modo di rapportarsi con gli altri. Una scena in particolare, che mi ha ricordato Holden, è stata quella in cui dall’unica via di entrata e uscita del bunker, ovvero un ascensore, il sedicenne trova e consola una bimba di nome Jenny di solo nove anni, la quale, rapita dall’ “uomo di sopra”, piange disperata. Insomma, un libro ricco di suspence, che provoca nel lettore un continuo e costante sentimento di ansia, che a me veniva ogni volta che guardavo il libro da lontano, e che, quando lo vedevo, dovevo iniziare subito a leggerlo. L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ delusa e affranta è stato il finale inaspettato, che dà realismo alla scena più di quanto il lettore è portato a credere nel corso del romanzo. Infine, è un libro ricco di colpi di scena, attese, speranza, verosimiglianza, pensieri ed emozioni che portano il lettore ad immedesimarsi, nonostante il contesto, nel protagonista. Decisamente una lettura consigliabile!
Voto: leggi dettagliQuesto libro è riuscito a farmi provare il senso di disagio che vivevano i personaggi. Mi ha fatto impazzire come il protagonista stesso cercasse di rimanere impassibile a tutto ciò, per poi mostrarsi per il ragazzino che è. Il finale mi ha del tutto sorpreso, certo non mi aspettavo nulla di drastico, ma un finale fatto così mi ha fatto arrabbiare e non poco. Continuavo a chiedermi, più che altro a sperare, che al mio libro mancassero delle pagine. Lo consiglio davvero, perché mi è sicuramente rimasto impresso e mi ha coinvolto pagina dopo pagina. Crudo, scioccante, disturbante e davvero realistico.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta perchè è molto scorrevole e mi è venuto spontaneo continuare a leggerla, mi ha tenuto il fiato sospeso dall’inizio alla fine, anche se non è una lettura per adolescenti troppo giovani.
Più avanti vai con la lettura, più vuoi scoprire chi è “l’uomo di sopra”.
Il finale mi ha lasciata “incompleta” e mi ha spiazzata del tutto.
Questo libro è diverso dalla maggior parte dei libri per ragazzi, sia per la storia in sè e perchè non ha i solito lieto fine, ti lascia con la cruda verità della cattiveria umana che agisce senza un motivo.
Bunker Diary è una bellissima storia raccontata da un ragazzo come tutti noi.
Questo libro deve essere letto perchè ti fa sentire parte della storia e ti fa riflettere sull’importanza della vita.
Mi è piaciuto molto anche per il fatto che più vai avanti a leggere e più sei curioso di sapere come andrà a finire.
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