Descrizione
Autore
Debra Granik
Debra Granik
Debra, nata nel 1963 a Cambridge, in Massachusetts, è una regista indipendente americana; è nipote d’arte, possiamo dire, visto che il nonno Theodore è stato il fondatore e presentatore di un famoso programma tipo talk show in radio, The American Forum of the Air. Dopo essere cresciuta nei dintorni di Washington DC, in una famiglia benestante di origine ebrea, si laurea in Scienze Politiche alla Brandeis University, nel 1985. Durante il periodo universitario si interessa ai documentari, ai media e al femminismo; dopo la laurea produce dei film educativi per i sindacati. Decide quindi di prendere una laurea specialistica in campo cinematografico, e lo fa con successo alla New York University; durante il secondo periodo universitario gira il suo primo corto, Snake Feed, nel 1997, che poi sarà la base per Down to the Bone, primo suo lungometraggio, che esce nel 2004. Nel 2010 dirige invece Un Gelido Inverno, molto amato dalla critica e vincitore di diversi riconoscimenti. Nel 2014 esce la sua ultima fatica, finora, Stray Dog. Debra definisce il lavoro di regista come un processo organico e incrementale, che ha parecchia vita propria. È vincitrice di diversi premi al Sundance Film Festival, come il Gran Premio della Giuria per Un Gelido Inverno, film per il quale è stata nominata anche agli Oscar per la categoria Miglior Film.
Commenti
Commenti Finora
Descrizione
Granik D., Un gelido inverno, USA, 2010
Ree ha sedici anni, e per resistere ad una vita durissima ha messo da parte forse per sempre i sogni, e si è costruita una corazza: cappotto nero come la notte, sotto un vestitino giallo svolazzante, scarponi militari, e auricolari che mandano il rumore delle onde dell’oceano per separarsi dal mondo. Vive in una casa che è poco più di una baracca all’estremo nord, spesso in mezzo alla neve, e ha sulle spalle tutta la famiglia, dopo che il padre, ubriacone e codardo, se n’è andato promettendo di tornare pieno di soldi e regali, e chiedendo di non essere cercato prima.
Da tempo il cervello della mamma è andato in frantumi, e ora va accudita come un vegetale, e i due fratellini di otto e dieci anni rischiano già di seguire il destino degli uomini di famiglia, tutti buoni a nulla o criminali.
Come se non bastasse, arriva dallo sceriffo la notizia dell’ultima vigliaccata del padre: ha ipotecato la loro casa come cauzione, e se non si presenterà al processo per droga che lo riguarda la settimana seguente l’intera proprietà verrà confiscata, e Ree, madre e fratellini finiranno in strada.
C’è una sola scelta per Ree: partire alla ricerca del padre finito chissà dove, e riportarlo vivo o morto in città, per avere indietro la casa e il diritto al futuro e ai sogni. Tratto dall’omonimo romanzo di Daniel Woodrell, il film ne è una trasposizione a tinte noir molto fedele.
69 thoughts on “Un gelido inverno”