Descrizione
Autore
John Wyndham
John Wyndham
John Wyndham Parkes Lucas Beynon Harris, questo il nome completo, dal quale l’autore ha ricavato vari pseudonimi, come John Beynon e J. B. Harris, nasce in Inghilterra nel 1903. Figlio di un avvocato, tenta senza successo molte carriere: prova a seguire le orme del padre, poi a diventare agricoltore, addirittura si butta nella pubblicità e infine decide di perseguire la carriera di scrittore a partire dagli anni Trenta. Pubblica nel 1935 il suo primo romanzo, Il popolo segreto, di stampo avventuroso/fantastico; sarà proprio la fantascienza il campo nel quale brillerà, e al quale ritornerà dopo il periodo della Seconda Guerra Mondiale nel quale è caporale della Royal Signal Corps e dove non scrive nulla per tutta la durata del conflitto. Tra il 1951 e il 1957 escono i suoi romanzi più noti: Il giorno dei trifidi, Il risveglio dell’abisso, I trasfigurati, I figli dell’invasione. Continua a sfornare libri anche negli anni successivi, quando si ritira nella sua casa di campagna nello Hampshire, dove muore nel 1969; un paio di titoli vengono pubblicati postumi. I suoi lavori hanno ispirato numerosissimi registi sia per lavori cinematografici che televisivi, prodotti soprattutto dalla BBC.
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Descrizione
John Wyndham, I trasfigurati, BEAT, 2015
In un mondo futuro e postapocalittico, i sopravvissuti si sono organizzati in piccoli villaggi autonomi di pastori e agricoltori. La comunità di Waknuk è forse la più ordinata, timorata di Dio, e attenta a rispettare la Definizione, un insieme di leggi che tutti sin da bambini devono imparare a memoria per non ripetere gli errori del passato, con comandamenti come:
«E il Signore decretò che l’uomo dovesse avere un corpo, una testa, due braccia, due gambe; che ogni braccio dovesse avere due giunture e terminare in una mano; che ciascuna mano dovesse avere cinque dita… E ogni creatura che abbia aspetto umano ma non sia formata così non è umana. È un Sacrilegio… »
David è il figlio del capo carismatico del villaggio, e lo ha visto bruciare, anche nelle stagioni di grande crisi e carestia, piante e animali considerati impuri perché imperfetti, o diversi dalla norma.
Un giorno scopre il “terribile segreto” di una nuova amica: ha sei dita nei piedi. A lui non sembra affatto grave, poi ricorda la Definizione, e inizia a riflettere su ciò che è “normale”, e quindi giusto, e cosa no, e quindi sacrilego. Deve denunciare l’impurità della ragazza? E che dire di quella strana capacità che lui stesso possiede, e non ha mai rivelato, di poter comunicare a distanza col pensiero con le pochissime altre persone come lui?
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